domenica 20 settembre 2009

discorsi persi!!

Discorsi persi!

Ho fatto a suo tempo il servizio militare di leva per diciassette mesi e dieci giorni (questi ultimi di CPR
cella di punizione di rigore che non viene computata nel servizio). E' stato un tempo lunghissimo che mi è stato sottratto dall'età di ventuno anni e otto mesi a quasi ventitrè. Tornato a casa ero spaesato, un pesce fuor d'acqua..
.Le condizioni dei soldati come me erano a dir poco spiacevoli, con nessun diritto e tantissimi doveri. Se sbagliavamo la riga il colonnella ci dava degli "animali!"La differenza tra soldati e ufficiali era abissale! La mia decade era di 1150 lire e per quasi metà erano per sette sigarette "nazionale"che allora costavano sette lire l'una.Se si rompeva un vetro della camerata i soldi per la sua sostituzione venivano sottratti alla decade. Il servizio di leva era un grande crogiolo nazionale. Ragazzi di tutte le regioni d'italia ci conoscevamo in caserma e spesso diventavamo amici. l'Italia di allora fosse assai meno razzista di quella di oggi. Il mio amico Giuseppe Lana, milanese, si alzò all'alba per accompagnarmi alla stazione il giorno del mio congedo. Mi offrì al bar una "ombrina" che accettai non sapendo cosa fosse. Si trattava di un calice di vino bianco che non volevo proprio bere. Erano le sei del mattino! L'ho bevuto e ne ho avuto bruciore allo stomaco per tutta la mattinata.
Il servizio militare di leva è stato abolito nel 2005 ed è stato sostituito dal servizio professionale
di persone che si arruolano per intraprendere la "carriera" militare e farne l'occupazione retribuita
di tutta la vita. Un mestiere come un altro. La ragione di questa professionalizzazione è stata spiegata tante di quelle volte che non vale la pena riparlarne. Si dice che gli eserciti moderni hanno bisogno di personale specializzato per gestire mezzi in continua evoluzione tecnologica ed organizzativa e che
il servizio di leva non è in grado di garantire efficienza e sicurezza ed il continuo addestramento che sono necessari. In questo c'è sicuramente del vero ma la valutazione della questione deve essere politica e deve prendere in considerazione tante cose. L'esercito professionale ha dentro di sè meccanismi psicologici e processi evolutivi che separano la cosidetta "mentalità militare" dal resto e ne fanno una ideologia-
Il servizio di leva fa dell'esercito un grande fattore nazionale ed induce i governi a farne un uso equilibrato e rigoroso. Non credo che saremmo impegnati in tante "missioni" all'estero se avessimo un esercito di leva. So che è utopistico e forse assurdo auspicare un ritorno al servizio di leva ma
sono convinto che il processo di militarizzazione della Alleanza Atlantica sia andato troppo avanti
e che oramai la scelta militare è diventata prevalente. Il peso degli Stati Maggiori nelle democrazie si è di molto accresciuto fino a diventare quello determinante. I processi di privatizzazione in corso nelle Forze Armate hanno portato alla costituzione di enormi interessi privati che premono spesso con successo sulle decisioni dei governi. In Irak ed Afghanistan sono presenti circa duecentomila contractors accanto alle truppe regolari di occupazioni e questo costituisce un peso mortale per le popolazioni ed un costo enorme per chi li usa. Gli USA spendono centinaia di miliardi di dollari per
foraggiare la Blackwater. I mercenari moderni che possono essere anche spietati killers sono sottratti a qualsiasi controllo della opinione pubblica. Infatti, nelle zone dove operano, le forze occupanti per prima cosa allontanano i giornalisti o li fanno fuori come è avvenuto in Iraq dove ad oggi sono stati uccisi trecentocinquanta operatori della informazione. Tutto quello che sappiamo viene da una velina controllata dall'esercito.
Gli eserciti professionisti regolari e privati assorbono risorse economiche enormi parte delle quali vanno in investimenti in nuovi armamenti. Queste risorse tendono ad essere richieste e rinnovate non solo per il tempo di una "campagna" militare ma per sempre. Insomma tendono a stabilizzarsi ed a pesare
sui bilanci nazionali. Per questo finiscono con l'avere un peso che diminuisce la libertà e la democrazia dei Paesi a cui appartengono.
Per quanto sembri utopistico sono per un ritorno al servizio militare di leva, all'esercito nazional-popolare!
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it

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