giovedì 29 novembre 2012
Benvenuta Palestina!
Benvenuta Palestina!
il 29 novembre è una data importante per la storia dell'umanità: l'ONU con una larghissima maggioranza di voti ha accolto la domanda di ingresso della Palestina sia pure come Stato osservatore. Non è stata resa ancora piena giustizia dopo 65 anni al popolo della grande diaspora ma è un significativo passo avanti sulla strada del pieno riconoscimento dei suoi diritti e sopratutto della sua parificazione alla condizione giuridica di Israele e di tutti gli altri Stati del mondo.
Stanotte i palestinesi hanno festeggiato in tutte le piazza della Cisgiordania e di Gaza. La decisione dell'ONU frutto della tenacia indomabile del Presidente Abu Mazen e il pronunciamento che lo stesso aveva fatto in difesa di Gaza hanno riavviato un processo di unità tra le due fazioni la cui divisione è stata causa di terribili sofferenze perchè è stata sfruttata in modo criminale da Israele.
Il popolo palestinese ha pagato duramente il suo riscatto come nazione, la sua indipendenza. Nel corso di questi sessantacinque anni migliaia di dirigenti politici militari e migliaia di intellettuali e tecnici sono stati cancellati dagli omicidi mirati di Israele. In atto migliaia di bambini, donne ed uomini sono chiusi a tempo indeterminato nelle carceri di Israele con provvedimenti meramente amministrativi.
I corpi delle vittime dei palestinesi sono stati usati per un commercio di organi che è stata una delle cose più indegne di questa lunga tragica e spesso allucinante storia.
Voglio sperare che le organizzazioni che dirigono il popolo palestinese continuino ad avere, dopo questo incoraggiante riconoscimento dell'ONU che accresce il loro prestigio, una linea di sostegno per i popoli minacciati dall'imperialismo come l'Iran e la Siria e che l'ingresso della Palestina all'ONU segni un momento per la riconquista dell'unità dei popoli arabi, una unità non subalterna all'imperialismo in grado di scoraggiare i progetti colonialistici delle multinazionali occidentali.
Gli USA si sono isolati assieme ad Israele nella tracotante difesa dello status quo che vuole la Palestina come un grande lager in preda a programmi di colonizzazione forzata da parte israeliana. Coloni israeliani spesso richiamati da ogni parte del mondo per occupare la terra che appartiene da millenni ai palestinesi
Obama ha perso la sua grande occasione storica di restare nella memoria della umanità come il Presidente della Pace. Si è mostrato mediocre ed ha confermato quanto diceva Sharon dell'America nelle mani degli ebrei e quindi di Israele.
L'Italia si è comportata benissimo. Si è creata una contraddizione dentro l'Occidente e l'Italia si è collocata nella parte giusta nonostante la volontà del Ministro Terzi. Il 29 novembre è stata una bella giornata di pace anche per l'Italia!
Concludo questa breve nota ricordando l'opera del grande Arafat che ha dedicato tutta la sua vita alla causa del suo popolo e della pace nel mondo!
Viva La Palestina libera! Viva Arafat!
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1 commento:
E che il loro Dio abbia pietà dei sionisti e dei tragici americani.
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