venerdì 2 novembre 2012
abolire la legge Biagi
abolire la legge Biagi!
Dibattiti tanta letteratura e tanta ipocrisia e tanto politicantismo sulla inaccettabile condizione dei giovani italiani che entrano nel mercato del lavoro per penarvi e ridursi con le ali spezzate rispetto i sogni e le aspettative del tempo degli studi.
Stamane dibattito all'Agorà in cui un vecchio marpione che in gioventù era di lotta continua o qualcosa di simile ed ora è ospite fisso in tante trasmissioni televisive diceva che il problema del lavoro dei giovani è tanto ma tanto "più grande di noi" che poi è un modo per dire che per noi è impossibile risolverlo.
La legge Biagi ha rottamato una generazione di lavoratori e si accinge a rottamare quella successiva. Ha umiliato e ridotto alla disperazione milioni di persone.
Ma basterebbero due misure per cambiare rapidamente scenario: l'abolizione della legge trenta o legge Biagi e l'istituzione del Salario Minimo Garantito!
Ma da questo orecchio non ci sente nessuno! Perchè fa comodo anche a partiti e sindacati potere avere la disponibilità di 46 possibili forme contrattuali per eludere il diritto al lavoro stabilito dalla Costituzione e non avere un minimo salariale sotto il quale non si può andare. La legge trenta viene praticata intensamente sul personale dipendente da partiti sindacati cooperative oltre che naturalmente dallo Stato e da tutto il settore privato. Chi è tanto stupido tra i datori di lavoro quando hanno la possibilità di usare con contratti capestro i loro dipendenti ad assumerli "normalmente" a tempo indeterminato? Non esistono posti di lavoro precari ma soltanto lavoratori precarizzati ad arte!
Il referendum promosso dalla sinistra e da IDV sull'art.18 e sull'art.8 ha dimenticato la legge Biagi. Ebbene se non si abolisce la legge Biagi il ripristino dell'art.18 e l'abolizione dell'articolo 8 varranno a molto molto poco!
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