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Subject: medici: una proposta sbagliata
Il sindacato dei medici della CGIL fa la proposta di sottoporre a valutazione professionale, ogni dieci anni, i medici del ssn. La proposta scaturisce dal clima esistente oggi in Italia del tutto critico e spesso sfavorevole ai lavoratori.L'idea è che bisogna introdurre dappertutto criteri meritocratici con annessi premi economici. La CGIL propone di riconoscere tangibilmente la bravura di quei soggetti che avranno superato brillantemente l'esame valutativo.Non ho capito che cosa succederà a coloro che saranno bocciati
dalla Commissione che sarà preposta
alla verifica.
Si terrà conto del parere dei pazienti nel giudizio che sarà espresso per i medici.Non si sa come e perchè.
Mi meraviglio molto che una simile proposta venga dal sindacato medici della CGIL. I medici che operano nel ssn hanno superato con successo concorsi di ammissione preceduti da esami di abilitazione alle varie specializzazioni. Operano sulla base di un contratto e nel regime di leggi e di regolamenti. Perchè un esame di valutazione che difatto incide nel rapporto di lavoro come fattore di precarizzazione? La Commissione preposta al giudizio da chi è nominata? Potrà prescindere nel giudizio dall'orientamento politico del momento e dagli interessi che il governo rappresenta? Non dimentichiamo che gli interessi dei privati e delle privatizzazioni sono assai presenti nel governo di centro-destra ed è assai diffusa l'ostilità verso il ssn, verso ogni forma di organizzazione pubblica dei servizi.
L'idea che si sta diffondendo è quella di
rendere infelice ed angosciata ogni forma di collaborazione subordinata, ogni tipo di lavoro dipendente. C'è un accanimento sadico verso chi riceve uno stipendio ed ha diritti garantiti da un contratto e dalle leggi. Spero che il sindacato medici della CGIL vorrà ritirare la proposta avanzata ieri.
Bisognerebbe sottoporre ad approfondimento il concetto di meritocrazia. Siamo sicuri che stimolando la competizione in un corpo professionale o amministrativo, mettendo in luce i più meritevoli, noi facciamo un bene alla società, al servizio che si vuole realizzare?
Non sarebbe meglio una organizzazione del lavoro basata sulla collaborazione e non sul conflitto e sulle sgomitate che valorizzi i momenti della ricerca e della sperimentazione collettiva, i momenti in cui il team mette a frutto le risorse di ognuno per conseguire un risultato utile?
Penso che sarebbe opportuna la piena separazione tra pubblico e privato nella professione medica. Chi accetta un lavoro dal ssn dovrebbe essere inibito allo esercizio di qualsiasi attività professionale a cominciare dall'odiosa intramoenia. Perchè nello stesso ospedale se ho la possibilità di pagare il tiket intramoenia (120 euro,duecentoquarantamilalire) riesco a superare la coda dei tanti pazienti in lista di attesa?
Dentro la categoria dei medici come di molte categorie e professioni si tende e si è già creata una divaricazione tra coloro i quali tendono ad accumulare ancora migliori condizioni di remunerazione e di carriera e i nuovi medici che trovano difficoltà sempre più ardue per l'inserimento lavorativo. E' la stessa cosa che accade a tante professioni come i giornalisti, gli avvocati,
gli ingegneri etc... Per fare un esempio, i giovani giornalisti lavorano a squillo. Telefona la redazione, ordina un pezzo, un servizio che, dopo settimane, viene remunerato con pochi spiccioli. Molte pagine di quotidiani importanti vengono riempite cosi.. C'è un meccanismo che punta a premiare non i migliori ma i più forti quanto uno Stato moderno e civile dovrebbe impedire ogni discriminazione. Guai a chi nasce povero e privo di solide relazioni parentali e sociali
nella società "meritocratica" e liberista.
http://italiainformazioni.it/giornale/salute/35916/sanit-test-decennale-valutare-medici-richiesta-della-cgil-verificare-risultati-clinici.htm
Pietro Ancona
www.spazioamico.it
http://pietro-ancona.blogspot.com/
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