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Chiudere la Regione
La Regione Siciliana, da molti anni, almeno dalla gestione Nicolosi che ne fece un organismo elefantiaco di oltre trentamila dipendenticon l'assorbimento di migliaia di dipendenti provenienti da disciolti enti nazionali, organismo inutile dal momento che aveva egli stesso inaugurato una sorta di cupola, di governo parallelo (definizione dello On.le Parisi allora capogruppo del pci), è diventata non soltanto inutile ma certamente dannosa per i siciliani.
Fino alla gestione Nicolosi le spese di investimento del bilancio regionale superavano di gran lunga le spese correnti. Non era certamente tutto oro genuino quello delle spese di investimenti e magari venivano classificate come partite di investimenti di mera gestione, ma sicuramente non davano l'idea di un organismo autoreferenziale che consuma le risorse di cui viene dotato. Oggi le spese correnti sono le uniche spese della Regione che inghiottono tutte le entrate, tutte le risorse e gli investimenti sono soltanto quelli provenienti dalla Unione Europea che però vengono intaccati da grossi prelievi per il mantenimento di apparati parassitari che se ne accaparrano voracemente una parte cospicua.La Regione è indebitata non si sa per quanti anni ed ha ceduto una parte cospicuia del suo patrimonio immobiliare. Fallirà la Regione Siciliana?
L'avvento della ideologia liberista ha creato le premesse per una rovina totale delle finanze regionali. La gestione delle esternalizzazioni, le cartolarizzazioni, gli indebitamenti all'estero per mantenere consigli di amministrazioni e apparati fatti sfruttando i principi della privatizzazione, ma di fatto sequestrando al pubblico beni e mettendoli a disposizione di privati o di organismi o di fondazioni hanno rovinato la Regione. In sostanza, molte delle funzioni della stessa Assemblea regionale sono state "esternalizzate" a privati. Inoltre, i privilegi dei "deputati" regionali sono eguali se non superiori, a quelli dei Senatori ed inoltre godono di
molti benefici, a cominciare dalle convenzioni stipulate con ditte esterne alle quali la Regione dà certamente un "ritorno".
Il reddito medio dei siciliani è di circa 21.000 euro l'anno, di un terzo più basso di quello medio nazionale. Bisogna considerare che alla formazione di questo reddito concorrono
una enorme quantità di persone che stanno addirittura sotto i diecimila euro l'anno. Circa l'ottanta per cento della popolazione attiva. Si arriva ai 21 mila di media sommando a questi i redditi dei professionisti, dei ceti benestanti e possidenti.
Ora, una Regione che ha una Assemblea i cui membri guadagnano in meno di un mese quanto una famiglia povera siciliana riesce a mettere insieme in un anno non ha niente da dire proprio a nessuno, dovrebbe vergognarsi dei propri privilegi che invece ostenta in consumi di lusso, in sprechi, in cortigianerie.
Il costo della regione, oltre che dell'Assemblea, è diventato astronomico. si tratta di miliardi di euro. A fronte di questo enorme costo non esistono benefici. Quali sono i servizi che la Regione rende alla cittadinanza siciliana? Qualcuno è in grado di indicarli e di dire se valgono la quantità mostruose di risorse che costano?
Il servizio sanitario è diventato veramente carente e, per la parte farmaceutica e degli accertamenti, veramente pesante per i cittadini. Molte specialità medicinali sono a pagamento, altri sono gravati da ticket davvero pesanti. Per le persone anziane la spesa farmaceutica è diventata talmente gravosa da costringere molti a non curarsi.
Con l'avvento del federalismo fiscale la situazione peggiorerà. Il federalismo significa una cosa soltanto: nuove tasse che si aggiungeranno all'irpef, ai ticket, ai prelievi attuali.
Mi domando: ma davvero vale la pena di avere una Regione? I Comuni sono entità con una loro precisa identità amministrativa e storica. Qual è l'identità amministratuva e storica della Regione?
Lo Statuto Siciliano nacque con un compromesso per evitare la proclamazione dell'indipendenza che avrebbe costituito un pericolo per l'Italia postmonarchica. E' antidemocratico. Soltanto recentemente è stato introdotto con molte limitazioni l'istituto del referendum. I Siciliani sentono la Regione come una Entità ancora più lontana dello Stato e sono giustamente invidiosi e critici dei privilegi delle cortigianerie che la popolano.
Non so come si può fare, ma bisognerebbe aprire un percorso critico che conduca alla liquidazione di questa istituzione. Cosa difficilissima ma diventata inevitabile dal momento che la regione è irriformabile, che è gestita da una classe politica unita attorno ai suoi privilegi, maggioranza ed opposizione che condividono e votano da sempre le stesse leggi e lottizzano tutto in sfere di influenze.
Pietro Ancona
Nota Bene
(Sul problema Regione Siciliana, basta collegarsi col sito qui sotto riportato e potete leggere parecchie interessanti analisi e proposte)
http://www.spazioamico.it/autonomia_e_lavoro
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