Caro Epifani,
M ontezemolo, a fronte dell'ondata di sgomento e di sdegno salita dal Paese, annunzia una riunione a tre: Confindustria, Confederazioni sindacali,
Governo per discutere sulla sicurezza nei posti di lavoro.
Trovo sconcertante che una siffatta riunione venga convocata pubblicamente dal responsabile di una associazione che produce attraverso le sue aziende mille morti l'anno e diecine di migliaia di mutilati ed invalidi a volte per sempre.
Sono anche sicuro che alla fine andranno a parare sulla abolizione dei contratti nazionali di lavoro, la detassazione degli straordinari,forse allenteranno un pò la corda per qualche giorno in attesa che si acque si plachino e si ritorno alla "normalita'"di sempre. Insomma, faranno esattamente il contrario di quanto è necessario fare: ripristinare la democrazia, la sicurezza, la libertà nelle aziende italiane:chiudere l'era del terrore che da oltre quindici anni grava sui posti di lavoro: c hiudere con i ricatti e con lo sfruttamento bestiale, con le sevizie psicologiche.
La CGIL non dovrebbe andare ad una riunione come questa meramente propagandistica, rivolta a recuperare un pò di rispettabilità alla industria italiana fatta oggi di "acchiappa e fuggi", sfrutta al massimo e poi molla e ricomincia da un'altra parte.
Se il Governo italiano avesse avuto prestigio e credibilità la Thissen Krupp non si sarebbe permessa di fare lavorare in un inferno i lavoratori e per
dodici o anche sedici ore al giorno. Se i sindacati italiani che vantano dieci milioni di iscritti avesssero prestigio e credibilità non si permetterebbero tutte le nefandezze che costellano le cronache del lavoro.
Il governo Prodi dovrebbe intanto una sola cosa; bloccare ogni straordinario in
tutte le aziende con lavorazioni particolarmente pesanti e pericolose, consentire un massimo di due ore in tutte le altre aziende.
Spero che la CGIL piuttosto che correre allo schioccare della frusta di Montezemolo, si rechi a Torino a portare conforto alle famiglie dei caduti e dei sopravvissuti, pensi cosa fare per i tanti bambini rimasti privi di papà, riunisca il suo direttivo per prendere in esame un progetto di miglioramento immediato dei salari, ripristino della scala mobile, ricontrattazione dei ritmi di produzione in tutte le aziende, abolizione delle agenzie interinali e dei lavoratori in affitto dalle cooperative e da altri organismi spesso gestiti senza tanti scrupoli.
La CGIL si richiami a Di Vittorio e Fernando Santi. Oggi ne ha tanto bisogno.
Pietro Ancona
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