lunedì 10 dicembre 2007

la volpe, il gatto e pinocchio

Pinocchio, il Gatto e la Volpe
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L'aggravarsi a livelli asiatici della condizione operaia nelle fabbriche nasce all'interno di un contesto di incontrollato favoreggiamento degli interessi padronali e di imposizione dell'ideologia dell'impresa come riferimento primario per lo Stato.
Tutti gli atti del governo dalle cosidette liberalizzazioni alle due finanziarie sono rivolte a privilegiiare gli interessi imprenditoriali ed ha trascurare o danneggiare i lavoratori e quanti sono messi alla tortura
con la legge maroni-sacconi.
La legislazione del lavoro ispirata da Ichino Boeri Monti è semplicemente truffaldina ed il contrario del giuslavorismo della grande scuola italiana.
Qualcuno dovrebbe spiegare da dove scaturisce l'esigenza di due milioni di contratti a progetto. L'Italia è stata investita improvvisamente da una febbre di progettazione? Che cosa si progetta? Che cosa è un contratto a progetto? E' un fumus giuridico, un grimaldello truffaldino per tenere al guinzaglio e manovrare come marionette le persone che sono costrette ad accettarlo.
Niente si salva della legge Biagi dall'essere truffaldino e rivolto al massimo sfruttamento degli esseri umani disconoscendone ogni diritto.
L'Italia ha da quasi due anni un governo di centro-sinistra. In questi due anni i salari sono rimasti bloccati al cinquanta per cento in meno dei salari dei paesi industrializzati. I salari sono bassi perchè hanno alle spalle quasi quindici anni di contrattazione fatta con richieste inconsistenti di aumenti e perchè privati da ogni strumento di protezione dai famigerati accordi del 93. Il governo ha digrignato i denti ai lavoratori ed ha peggiorato la situazione giuridica degli immigrati. Gli imprenditori hanno percepito di avere tutte le coperture necessarie per scatenarsi nella ricerca del massimo profitto senza tenere conto di nulla!
Questi salari vengono elargiti in un clima di terrore. I negrieri italiani (non sono degni di essere denominati imprenditori) hanno la spada della legge Biagi. "Tenetevi il lavoro a tempo indeterminato a meno di mille euro al mese, altrimenti vi aspetta il precariato a molto meno." La Legge Biagi è stata concepita come l'artiglieria pesante per bombardare e distruggere il diritto ad un salario decente.
La CGIL, fino a qualche tempo fa, aveva resistito al nuovo blocco di potere: non aveva firmato il Patto per l'Italia e aveva dichiarato la sua volontà di abolire (non modificare) la legge Biagi.
Ora è stata spinta da Fassino nelle braccia della CISL e dell'UIL che da sempre hanno praticato una politica di collaborazione subalterna alla Confindustria ed al Governo.
Epifani come Pinocchio è stato spinto
tra il Gatto ( Angeletti) e la volpe (bonanni).
E' arrivata fino al punto di conclamare assieme a Cisl ed UIL il consenso inesistente di sei milioni di lavoratori (bum!) al tremendo accordo sul welfare che peggiora la legge sulle pensioni e ribadisce le criminali scelte della legge trenta.
Qualcuno ci dovrebbe spiegare da quale processo produttivo, da quale oggettività, scaturisce la necessità di contratti a tempo determinato per trentasei mesi rinnovabili almeno una volta!
La mortalità sul lavoro è logica componente di un regime di massimo sfruttamento di lavoratori ridotti ad utensili umani e dei bassi salari. Si deve lavorare molto di più per raggiungere livelli minimi di reddito!! I Sindacati non sono esenti da responsabilità e certamente non mi riferisco ai livelli aziendali.
Sbaglia Epifani, sbaglia la CGIL se si
reca all'accordo propagandistico organizzato da Montezemolo e Prodi.
Chieda la CGIL che la Confindustria compia significativi gesti unilaterali in materia di sicurezza e rinnovi contrattuali prima di tornare a sedere al tavoli con uno dei più feroci Presidenti che la Confindustria abbia mai avuto.
Non accetti la detassazione dello straordinario e lo smantellamento dei ccnl.
Chieda al governo di dotare di poteri di
polizia i delegati aziendali alla sicurezza!
Reclami l'abolizione delle agenzie per il lavoro interinali e le cooperative che si occupano soltanto di vendere manodopera!
Ritorni la CGIL ad essere se stessa, quella che era prima degli accordi del 1993!
Pietro Ancona
segretario generale cgil sicilia in pensione
già membro del CNEL
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/http://pietro-ancona.blogspot.com/

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