domenica 5 giugno 2016

Insuccesso del PD


Strepitoso insuccesso del PD alle amministrative di ieri

Se cercate nei giornali e nelle TV notizie sui risultati delle elezioni amministrative di ieri troverete poche cose scritte di malavoglia. I pennivendoli hanno avuto l'imbeccata: minimizzare!! Entro un paio di giorni non se ne parlerà più. Tra quindici giorni allo spareggio se ne tornerà a parlare ma non credo per molto.

A Torino il PD-Fiat è sotto shoch. Fassino non solo non è stato eletto al primo turno ma è insidiato dalla candidata di Cinque Stelle che gli contenderà la poltrona e non sappiamo come andrà a finire. La Lega che controlla il Piemonte dal tempo del Presidente famoso per le mutande verdi ha il fiatone.

A Roma è in testa la ragazza di Cinque Stelle. Altro successo romano è la Melloni mentre Marchini è un vero flop. Si ferma al 10 per cento.
I romani hanno vendicato Ignazio Marino estromesso con una sporca operazione di regime compiuta davanti al notaio. Sei mesi di commissariamento prefettizio hanno reso più acuti i problemi della capitale ed esasperato una popolazione oppressa da balzelli locali pesantissimi.

A Napoli la popolazione ha confermato la sua fiducia a Gigi De Magistris che certamente vincerà il ballottaggio e continuaràa governarfe la Capitale del Sud anche se boicottato dallo ostruzionismo livoroso di Renzi e del governo centrale.

A Milano il candidato di Berlusconi contende la poltrona di sindaco allo uomo dell'Esport proposto da Renzi.
La Lega è in declino. La politica xenofoba mangiamusulmani non rende quanto Salvini dedidererebbe.

Non sarà facile sapere se Cinque Stelle è diventato il primo partito italiano. Faranno di tutto percoprire la pedata sui denti che l'Italia ha dato al tirannello che ci ha privato dato la Job Act con la complicità della CGIL, Job Act fieramente combattuta nella vicina Francia ed in Belgio dove il padronato vorrebbe estenderla con la complicità delle autorità europee.

I comunisti tornano ad esistere e presto saranno in grado di dare una rappresentanza di classe alla opposizione italiana.

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