giovedì 8 aprile 2010

La reazione ritardata ed insufficiente. Morte dell'art.18

Soltanto ieri, a distanza di sette giorni dal rinvio alle Camere della 1167, la CGIL si è fatta viva con una iniziativa concreta. Ha chiesto alle Camere di essere sentita. Una richiesta giusta che sottolinea l'attenzione della più grande e rappresentativa Confederazione dei Lavoratori per il grave problema che si è creato attorno all'art.18 ed in generale sulla tutela di fondamentali diritti che la filosofia e le norme della 1167 negano o mettono in discussione e che Napolitano ha "apprezzato" nel rinvio al Parlamento.
Ma l'impostazione che la CGIL ha dato alla questione che fa da sponda alle motivazioni soft di rinvio del Capo dello Stato prefigurano la sconfitta. Non si mette in discussione l'arbitrato. Non si dice apertamente e fermamente che l'arbitrato non può riguardare la materia dei licenziamenti ma si
duella in una battaglia di retroguardia sulle garanzie che l'arbitrato dovrebbe garantire al lavoratore.
In qualunque forma l'arbitrato sarà licenziato dalle Camera è il cavallo di Troia che avrà espugnato l'art.18 introducendo un avvio di privatizzazione del diritto del lavoro e di metamorfosi del ruolo del sindacato che diventa soggetto titolare di diritti finora detenuti dei lavoratori. La presenza di sindacalisti nella Commissione arbitrale non solo non garantisce la stessa "equità" del giudizio ma si presta ad una contrattazione di potere tra questi e i rappresentanti di parte padronale. Il sindacalista non può diventare l'avvocato del lavoratore e la Commissione arbitrale non deve sostituire il Giudice del Lavoro. E se il lavoratore non è iscritto in nessun sindacato a quale titolo i sindacalisti presenti nella Commissione lo rappresentano? Come decide la Commissione Arbitrale? E' forse obbligatoria l'unanimità dei componenti? Perchè il lavoratore deve pagare l'arbitrato? Etc.etc,..
Dopo l'approvazione della legge i lavoratori potranno considerarsi esclusi dalla Costituzione. Le tutele previste dagli articoli 1, 4, 35, 36, 37 e 38 della Costituzione sono diventate carta straccia da un pezzo e specialmente da quando il Sindacato è diventato consociativo. Con questa legge cadono le ultime tutele ed il lavoro viene spogliato della sua "specialità" costituzionale e diventerà materia comune di diritto privato. Anche altri fondamentali articoli della Costituzione riguardanti il welfare, la pace, l'informazione sono stati contraddetti da scelte politiche di segno del tutto opposto con il concorso bipartisan della destra e del PD.
Ma l'accanimento contro i lavoratori non finirà. E' in cantiere la demolizione della legge 300 meglio nota come Statuto dei Diritti dei lavoratori. Anche l'INPS e l'INAIL hanno fatto venire l'acqualina in bocca alla destra italiana. Perchè dopo la privatizzazione dei servizi comunali e dell'acqua non mettere le mani su due imponenti istituzioni che sono anche forzieri delle classi lavoratrici italiane?
Nessuno si alza a difesa vera dei lavoratori. Il PD vorrebbe escludere il sindacalismo di base dagli arbitrati e si batte solo a tutela della mafiosa manomorta del trio CGIL,CISL,UIL in tutti gli organismi e leggi. I lavoratori saranno informati a cose fatte e la loro condizione diventerà sempre più difficile e complicata. Le leggi vengono fatte anche per rendere improbabile, complicata ed angosciante la possibilità di ricorrere a qualcuno per fare valere le proprie ragioni.
Si discuterà nelle segrete ed ovattate stanze dei Palazzi. La gente viene chiamata a lottare a cose fatte per ragioni ridicole come il bonus fiscale mentre viene spinta sott'acqua a colpi di remo da una canea di "modernizzatori".
Intanto il PD, con un ddl firmato solennemente da un gran numero di Senatori chiede il Contratto Unico di Ingresso (CUI) di durata triennale. Fa finta di credere che allo scadere del triennio i lavoratori che avranno sudato sangue e giurato di non iscriversi mai ad alcun sindacato verranno assunti a tempo indeterminato. Tre anni a paga ridottissima per compiere una prova che in tempi normali si faceva in quindici giorni, massimo in due mesi. C'è una gara tra la destra ed il PD a chi
impicca al pennone più alto i lavoratori. E' davvero incredibile come ventidue milioni di persone siano diventati il bottino da depredare da parte di una Oligarchia bipartisan che si tratta benissimo senza lesinare a sè stessa ed ai propri parenti e clienti ogni possibile privilegio.
La prima parte della Costituzione è quasi del tutto scomparsa dalle leggi dello Stato. Ora si farà "la riforma" della seconda parte. Le istituzioni repubblicane diventeranno l'orpello di un Caudillo che farà schioccare la sua frusta sull'Italia.
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
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