martedì 6 aprile 2010

il chiacchiericcio

Il chiacchiericcio


Chiacchiericcio, secondo il dizionario Zingarelli : " chiacchierare lungo e
prolungato di un gruppo di persone; vocio, cicaleccio, brusio, mormorio. ~
parlottio.
Sinonimi: brusio, cicaleccio, mormorio "
Così il Cardinale Sodano ha definito la denunzia fatta dei giornali della
stampa mondiale, a cominciare dal NYT, dello scandalo di migliaia di casi
di pedofilia che vanno emergendo dal silenzio pesante di tanti e tanti
anni e che stanno scuotendo la Chiesa Cattolica.
Il termine chiacchiericcio suona ingiurioso per coloro che hanno fatto un
servizio alla opinione pubblica mettendola difronte ad una terribile realtà
che dura da sempre.
E' sprezzante, pieno di superbia e di cinismo per le vittime. Non una sola
parola di comprensione per la sofferenza delle vittime. Magari si pensa a
loro come provocatori: "i bambini tentano" ha detto un monsignore pedofilo
recidivo.
Il Papa e la Chiesa aspettano che passi la buriana e non hanno nessuna
intenzione di adottare le misure radicali necessarie. La Chiesa non farà
niente di niente fino a quando non sarà scossa da una potente ondata interna
di contestazione e di divisione. Ondata che se ci sarà potrà portare ad una
rifondazione oppure ad una scissione per la questione pedofilia ma anche per
tante altre questioni
che dividono profondamente il popolo dei cattolici. Ma ogni forma di
dissenso è stata repressa e la Chiesa è nelle mani di un gruppo di
conservatori assai compatto.
La Chiesa finora ha protetto i preti pedofili. I casi di riduzione allo
stato laicale dei criminali sono assai rari. La maggioranza dei colpevoli ha
subito al massimo un trasferimento ad altra parrocchia o altro incarico dove
hanno continuato nelle loro pratiche violente.
La pedofilia del clero e di tanti predecessori di questo Papa è nota da
secoli, da molto prima di quando la Chiesa di Roma mandava al rogo come
streghe le contadine che curavano con le erbe i malati e contendeva
all'Impero il potere temporale. Le stanze ed i saloni dei palazzi papali
erano frequentati non soltanto da prostitute ma anche da ganimedi, bambini
destinati alle bestiali voglie di papi come Giulio III.
Questa abitudine criminale verso l'infanzia di tanti religiosi è conosciuta
da sempre. Gli orfanotrofi, gli educandati, i conventi, i collegi spesso
diventavano luoghi in cui notabili
ed autorità dei convitti si scatenavano in orge con bambini e bambine che
non avevano alcuna possibilità di difesa, nessuno a cui potere confidare
l'orrore delle violenze subite perchè orfani o appartenenti a famiglie
poverissime.
Come mai pur essendo la pederastia del clero conosciuta dalla Chiesa da
tantissimo tempo non sono mai state adottate misure per estirparla? Nel
diritto canonico e nello catechismo vengono previste procedure che tendono
sopratutto a salvaguardare la Chiesa come istituzione senza alcun riguardo
per i diritti delle vittime. Il catechismo considera la pedofilia un peccato
che viene mondato dalla confessione. Per i casi davvero gravi la Chiesa
provvede alla riduzione del prete allo stato laicale con la sospensione ad
divinis che tuttavia non lo allontana e non esclude una piena
reintegrazione.
La difesa del Vaticano insiste su due cose: la percentuale dei preti
pedofili sul totale del clero è quasi insignificante, fisiologica, non
tanto diversa da quella del mondo laico.La pedofilia c'è anche nella
famiglia. E' vero: casi di bambini sfruttati sessualmente dai genitori
esistono ma questo non giustifica la pedofilia nella Chiesa e neppure la
spiega. Invocare un crimine per spiegarne un'altro può soltanto
sottointendere una minimizzazione, un giudizio di scarsa importanza. del
fenomeno.Inoltre, non sappiamo quanti siano i pedofili nella Chiesa. I casi
emersi
in Irlanda,negli Usa, in Germania, in Austria indicano una allarmante
diffusione del fenomeno della pedofilia, una enorme tara della Chiesa.
Non conosciamo i dati della pedofilia dei missionari e dei preti in
Africa, in America Latina, in Asia.
Nelle società povere o poverissime è assai difficile che le vittime trovino
la forza, i mezzi, le possibilità per denunziare i loro carnefici. E
tuttavia, facendo una proiezione meramente statistica di quanto si è
scoperto negli Usa, in Canada, in Europa, è possibile che anche qui ci siano
veri e propri paradisi per
i pedofili. Possibile che ad Haiti od in Cambogia non ci siano stati casi
di pedofilia?
C'è certamente un rapporto tra il cattolicesimo, la struttura gerarchica
chiusa del suo apparato,e la pedofilia. Ho trovato per caso su una
bancarella un libro che racchiude tutto l'armamentario della sessuofobia
cattolica, il manuale dei confessori scritto da Monsignor Boevet nei primi
anni dell'ottocento. Vi si tratta con molti particolari di tantissime forme
del sesso dalla fornicazione allo stupro, all'incesto, alla polluzione, e
financo dei peccati di lussuria non consumata ma la pedofilia
non è mai citata. Dell'amore per i fanciulli non se ne parla. Una traccia si
trova nella condanna degli "stupratore puerorum" del concilio di Granada del
305. Il Concilio di Trento non lo ebbe all'ordine del giorno. Eppure si
trattava della riorganizzazione della dottrina e della prassi della Chiesa
dopo la tempesta della riforma protestante. Non sono sicuro che fosse
all'ordine del giorno del Concilio Vaticano Secondo che viene ricordato da
molti come un momento di rinnovamento del cattolicesimo.
Il Papa spera soltanto che non scoppino altri scandali. La Chiesa
continuerà per la sua strada senza ammettere le proprie responsabilità e
senza nessuna autoriforma fondata su una civile concezione della donna,
della sessualità, del sacerdozio.
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it



http://www.associazioneprometeo.org/pilot.php?action=new_pg&cl=0&ip=1&iv=1&im=22
http://it.wikipedia.org/wiki/Pedofilia_e_Chiesa_cattolica_nella_storia

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