Soltanto i gruppi oligarchici dei partiti azzerati dall'elettorato di sinistra hanno interesse ad una gestione burocratica, centralistica e sostanzialmente restauratrice di questa fase successiva al loro fallimento politico e storico. Anche l'analisi più impietosa ed autocritica dei comportamenti recenti ma che comunque affondano in un tempo assai più lungo di abbandono dei lavoratori e delle radici popolari non è sufficiente a consentire un restauro previo maquillage di quanto è stato ridotto in rovine. Un periodo si è chiuso per sempre.
Dobbiamo dire no a qualsiasi tentativo di organizzare Congressi che non siano di scioglimento del PSI, di Rifondazione Comunista, dei Comunisti Italiani, dei Verdi.
Organizzare una vera Convenzione Nazionale che stabilisca il progetto di un grande Partito Socialdemocratico inserito nella tradizione italiana ed europea ma in grado di decifrare la realtà della globalizzazione ed i nuovi compiti della sinistra di classe.
il 15 aprile è finita la lunga epoca storica cominciata con la Costituente.
La Convenzione dovrebbe essere aperta a quanti non si riconoscono nell'Italia delle destre uscite vincitrici dalle urne. Il PD bisogna considerarlo fuoriuscito definitivamente dalla storia del movimento operaio e socialista italiano.
Pietro Ancona
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