venerdì 1 aprile 2011

dittature e demenza senile della sinistra europea

A leggere ( o sentire) taluni commenti sulla crisi libica c'è da restare sbalorditi del grado di confusione che affligge parte della sinistra. Innanzitutto ci si schiera con gli insorti libici collegandoli al movimento liberatorio che vorrebbe scuotere il continente africano. Movimento liberatori

o che non può essere dato come dogma acquisito ma che va sviscerato in ogni sua parte. Esempio: come mai la signora Clinton rende omaggio alla piazza Tahrin? Etc....
Gli insorti libici non sono campioni di libertà e di democrazia. Sono una parte dell'establiscement e della borghesia libica creatasi nel corso dei quaranta anni di jamaria e che aspira ad avere di più, molto di più come in Iran Mousavi e Rafsaniani e la borghesia persiana aspirano ad avere molto di più di quanto non conceda lo Stato libico che destina grandissima parte delle risorse al welfare del popolo ed ad opere di modernizzazione di eccezionale portata come la realizzazione dell'acquedotto di Tripoli.
E' incredibile che si sia accreditata la leggenda degli insorti campioni di libertà mentre questi invocavano i bombardamenti occidentali sulla loro patria e, a differenza degli inermi egiziani o tunisini, si fanno fotografare armati di bazooka con missile incorporato e grandi mitragliatrici.
Non è condivisibile lo spartiacque che si è creato tra democrazia e dittatura. Gheddafi è dittatore e va combattuto. Si dà per scontato che i suoi feroci nemici siamo democratici ed instaureranno un governo democratico. Ma Gheddafi non è un dittatore. E' il capo della Jamaria che è una forma di gestione dello Stato e della Comunità basato sul potere delle tribù. Una sorta di federalismo con poteri decentrati. Il giudizio sui quaranta anni di Gheddafi non può essere basato sul fatto che ha governato per troppi anni ed ora deve andarsene. Il giudizio deve considerare l'uso che è stato fatto del potere. Il suo predecessore Re Idris se non fosse stato defenestrato non sarebbe ancora al potere? Perchè si ammette la monarchia come forma di governo senza limiti e non si ammette che una forma di comando diversa possa durare a lungo? La democrazia e le sue regole di ricambio per vivere debbono essere rispettate non solo dall'interno ma anche dall'esterno. La democrazia viene usata dall'Impero per infiltrare le nazioni di cui non condivide la cultura ed ammalorarle. La democrazia non può vivere in un mondo in cui gli USA sono dediti a tempo pieno a destabilizzare, a fomentare disordini, ad infiltrarsi il più appresso possibili alle grande entità geopolitiche che li ossessionano: la Cina e la Russia. Obama pretende la democrazia da Chavez non certo per la bella faccia dei venezuelani che vorrebbe "liberi" quanto perchè è la condizione ideale per rovesciare il regime ed instaurare il potere delle multinazionali... Ho sentito, meravigliandomene, una conversazione di Rossana Rossanda a Radio Popolare di Roma. Ho avuto l'impressione che voglia derubricare la vicenda libica peraltro dando per scontato cose che non lo sono affatto come la voglia di libertà e democrazia che l'avrebbe originata. Ha detto che non si tratta di imprese neocolonialiste o imperialistiche dell'Occidente ma una sorta di sfogatoio di Sarcozy e di Camerun per dirottare verso l'esterno l'attenzione dell'elettorato tra poco impegnato in votazioni. Ne sono rimasto stupefatto. Il mare mediterraneo si è riempito di centinaia di navi da guerra e di portaerei, addirittura di sommergibili che lanciano missili caricati ad uranio impoverito per uccidere i libici di oggi e quelli che dovranno ancora nascere per mere questioni interne
franco-inglesi! E gli americani, che ci stanno a fare gli americani? Perchè si dà una versione tanto riduzionistica di una aggressione concepita e fatta per sottrarre il petrolio alla Libia e buttare all'aria il grande progetto libia-italia-russia? A quale scopo l'Occidente spende centinaia di milioni di euro al giorno? Lo fa per fare vincere le elezioni a Sarcozy?
Che la destra riduca a complottismo le spiegazioni che si danno di talune sue scelte si può capire ma che la sinistra si spogli delle categorie fondamentali per inquadrare analizzare e spiegare gli avvenimenti e la loro sequenza logica e storica riducendo il tutto ad una sorta di separietto della cronaca non è certo condivisibile. La negazione delle cause di quanto accade può condurre ad errori disastrosi come il non vedere che c'è un attacco all'Italia dentro l'attacco alla Libia e c'è uno strangolamento progressivo dei paesi del PIGS che avviene per via di terrorismo e banditismo finanziario. Il banditismo finanziario e quello delle cannoniere costituiscono due braccia per l'esecuzione di una volontà di affondamento di una parte dell'Europa. Certo, bisognerebbe cercare di comprendere, di capire, di vagliare e di non ridurre il ruolo della sinistra ad una mera v oglia di pace ed alla lotta ai tiranni. Le democrazie possono essere tirannie assai più spaventose delle tirannidi come vediamo ogni giorno a Guantanamo, come vediamo con i drone, i terribili vampiri nella notte che, senza pilota, vanno a uccidere nel sonno i bambini pakistani o afghani.
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it

http://www.prosol-bo.org/Testi/Mondo/Africa/Libia.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Grande_fiume_artificiale#Storia

1 commento:

Anonimo ha detto...

Caro Pietro, è mai possibile che sia diventato così raro trovare del buonsenso simile al tuo, della lucidità simile alla tua, in quest'indecente marasma che oggi osa ancora chiamarsi sinistra? E perchè gente come te scrive, negletta, sui blog invece che trovarsi ai vertici della Confederazione e dobbiamo sopportare una quisling-Camusso? La domanda è retorica perchè sappiamo benissimo che un'intera classe politica si è venduta dopo l'89 agli USA in cambio della sopravvivenza, ma quando sono entrata in CGIL mi avevano ascritto alla minoranza della minoranza prima ancora che capissi com'era fatta la geografia, ed è piuttosto sconcertante scoprire che un ex della componente socialista sembra quasi rivoluzionario al confronto dei più ostinati presunti sovversivi della FIOM. Leggo il "Manifesto" da 25 anni ma ne resto sempre più sconcertata: il potere delle banche è ormai arrivato anche lì. Quando capito dalle tue parti... respiro