domenica 19 aprile 2009

25 aprile. Un invito blasfemo

Un invito blasfemo
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Franceschini ha invitato Berlusconi alla celebrazione del 25 aprile.Berlusconi ha risposto che ci sta pensando e che probabilmente sarà in campo. Il Capo del Governo non è mai stato ad una celebrazione del 25 aprile in tutti gli anni della sua "discesa in campo". E' stato coerente: in effetti è l'espressione delle forze sconfitte dalle forze politiche protagoniste del 25 aprile e, per quasi mezzo secolo, sono state culturalmente e politicamente minoritarie, portatrici i di una visione dell'Italia che ha ben poco a che dividere con la Costituzione e con la democrazia. Ora queste forze hanno stravinto e controllano l'Italia..
All'inizio della sua avventura politica, Berlusconi dichiarò che avrebbe "rivoltato l'Italia come un calzino". In effetti lo ha fatto. Dopo anni di sua egemonia, l'odio sociale è più forte della c oesione sociale. I lavoratori di tutte le categorie sono stati duramente sconfitti, criminalizzati, sbeffeggiati dalle pagliacciate di ministri come Brunetta. Il Ministro degli Interni indica la "cattiveria" come il sentimento che deve impregnare il comportamento delle forze di polizia e degli italiani in genere verso i migranti.I libri di testo sono stati contestati come "di parte" e si introducono nuove pagine riguardanti la repubblica di Salò mentre la televisione di Stato ha sdoganato Mussolini ed il fascismo con ripetuti ossessivi servizi rivolti a ricordare il ventennio, l'impero,.
La pressione per cambiare la Costituzione si fa sempre più forte. Intanto il Parlamento non conta quasi più niente ed il Governo va avanti per decreti.La politica estera è stata quasi del tutto sottratta al giudizio del Parlamento e le decisioni che ci impegnano come ascari degli Usa in tante missioni coloniali all'estero vengono assunte a realizzate. Con la complicità del PD il Parlamento è stato "semplificato" con l'espulsione di forze storiche come i socialisti, i comunisti, i verdi. Entro questa legislatura avremo modifiche profonde della Carta Costituzionale. I valori resistenziali sono invisi a questa maggioranza di centro-destra che peraltro contiene dentro di se una Lega xenofoba e secessionista.
Spero che Berlusconi rifiuti in extremis l'invito. Se vi parteciperà il significato della Resistenza sarà edulcorato, mistificato, cambiato. Ricorderemo insieme partigiani e repubblichini, fascisti e socialisti e comunisti? Ma forse questo è proprio quello che vuole Franceschini. Non è stato forse Violante a parlare dei "ragazzi di Salò"?
Ma forse Berlusconi accetterà l'invito di Franceschini. Magari per oscurare il ruolo che Fini si è ritagliato in questo campo e, comunque, sicuro di fare un buon affare dal momento che non gli viene chiesto niente, non rinuncerà alla sua opinione, interverrà per ribadire che il vincitore e lui ed il blocco sociale che ha alle spalle, il blocco che ha vinto e scompaginato la democrazia e la sinistra italiana. La "pacificazione" avviene alle sue condizioni e cioè con la sconfitta degli ideali resistenziali.
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
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