Mille Oligarchi festeggiano se stessi nel sessantesimo della Costituzione
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Mille oligarchi che non possono neppure definirsi "eletti dal popolo" dal momento che una scandalosa legge elettorale ha privato i cittadini del potere di scegliere i propri parlamentari, hanno festeggiato oggi, in modo solenne, con la Camera tirata a lucido, il sessantesimo anniversario della Costituzione.
La seduta è stata aperta dall'inno di Mameli e le tre massime autorità dello Stato hanno pronunziato discorsi di circostanza con strizzata d'occhio a Berlusconi ed al Papa.
I mille convenuti (forse la più numerosa assemblea parlamentare del mondo) hanno molti motivi per essere grati alla Repubblica a cominciare da uno stipendio da nababbi e da una pensione di lusso praticamente regalata tutto a spese di cittadini molti dei quali in un anno non guadagnano l'emolumento mensile di uno di loro.
L'insensibilità della sinistra italiana verso il problema (definito "antipolitica") costituito dai privilegi della Casta è una delle cause oramai strutturali di crisi della democrazia.
Il Parlamento e le Assemblee Regionali stanno diventando luoghi dove si concentra il risentimento degli italiani per le storture e le ingiustizie che sono costretti a subire.
Ma all'orizzonte non ci sono schiarite.Pietro Anconawww.spazioamico.ithttp://medioevosociale-pietro.blogspot.com/http://pietro-ancona.blogspot.com/
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