martedì 1 gennaio 2008

commento allo scritto di Pasquino sull'Unita

Romano non ha motivo alcuno di temere dalla sinistra (centocinquantadeputati) dal momento che questa ha ceduto tutto il cedibile con l'approvazione dei due decreti iperliberista il primo (welfare) nazifascista il secondo(sicurezza). Ha anche approvato senza battere ciglio le spese militari e le "missioni" dell'ascarismo italiano.
Qualunque verifica fatta con la sinistra da Romano non avrà che consensi...Bertinotti e gli altri hanno reciso le loro radici...Una sorta di karakiri che io trovo semplicemente stupefacente!!! Mai e poi mai avrei pensato che un parlamentare di sinistra potesse considerare possibile ed approvare la espulsione dall'Italia di un "sospettato" di terrorismo e dei suoi familiari. Che c'entrano i familiari? Neppure Hitler arrivò a tanto.
La rottura con la sinistra potrà avvenire soltanto sulla questione della legge elettorale. E' l'unica questione per la quale la sinistra non è disposta a dare il culo.
Per quanto riguarda Sartori vedo che tutti continuate a riverirlo come fosse un Padreeterno! Il suo schemino l'ha fabbricato in Usa paese in cui un terzo dell'elettorato non va a votare per il semplice fatto che non si riconosce nei due maggiori contendenti. Si vuole anche in Italia che tutto l'elettorato di sinistra non vada a votare?
Facciamo il mio esempio: io sono di sinistra. Se l'alternativa è CDL o PD non vado a votare! Oramai i due hanno gli stessi programmi come i repubblicani ed i democratici usa.
Questo Sartori ha inoculato nei politologi italiani l'idea che soltanto il maggioritario dei giganti può funzionare. Definisce "nanetti" dispregiativam ente i partiti piccoli.
A parte il fatto che i nanetti "patologici" sono stati generati
dai grandi (esperienza attuale), non è accettabile l'idea di premi di maggioranza enormi per cui chi vince si becca il sessanta o più per cento dei seggi.
La democrazia comunque esiste se rispetta i piccoli e non se dà premi ai grandi. Io sono per il proporzionale puro!!
La governabilità della democrazia si può difendere senza bisogno di un colpo di stato indolore quale sarebbe il varo di una legge elettorale simile a quella voluta da Veltroni e Berlusconi. Si possono stabilire norme di decadenza automatica del deputato che passa a partito diverso da quello che lo ha eletto e cosi via.

Auguri di buon anno!!

Pietro Ancona

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