Si è consumata la Grande Infamia contro i lavoratori italiani con l'approvazione al Senato della legge che liquida l'art.18, distrugge il ccnl a tempo indeterminato, riduce il sostegno alla disoccupazione con la complicità quasi aperta di CGIL CISL UIL che non battono ciglio. Quanto sono stato ingenuo a credere alle parole della Camusso quando diceva che l'art.18 era un fatto di civiltà e annunziava due giorni di sciopero!
Ora si dovrà pronunziare la Camera ma non dubito che il PD farà mancare il suo apporto convinto ed ideologico alla svolta e che nellle fabbriche e nei posti di lavoro con i lavoratori terrorizzati dalla crisi i sindacati si serviranno di questa per giustificare la loro inerzia.
Senza il sostegno del PD ed il via libera di Cgil-Cisl-UIL il Governo non avrebbe mai avuto la forza di abolire l'art.18 e manomesso il resto. Anche Napolitano è stato della partita spingendo i sindacati a calare la testa ed ottenendola.
Oggi i Segretari Generali di CGIL CISL UIL dopo avere annullato la parata dei lavoratori per il 2 giugno accanto alle forze armate si recheranno nelle zone terremotate. Sarebbe una giusta e bella scelta se non si trattasse di uno spot propagandistico per mettere la sordina sull'art.18 e se la visita non fosse concepita in termini "istituzionali". Visiteranno i terremotati con il Presidente della regione Ernani e vedranno il terremoto ed i suoi problemi non insieme alla gente che soffre e con cui condividere la sofferenza ma in una funzione "terza" e nella ideologia della sussidiarietà che oramai muove le azioni dei sindacati.
Non condivido per niente la parata militare per festeggiare la repubblica. L'esercito che sfilerà non è l'esercito di leva nazionale in cui si riconoscerebbe l'intero popolo italiano ma un esercito di professionisti in atto impegnato in agghiaccianti ed allucinanti occupazioni coloniali di popoli privati della loro libertà, un esercito che come sanno i militari è subalterno a quello americano che occupa l'Italia con 103 basi militari sparse in tutta la penisola. Se questo Esercito festeggia la Repubblica questa Repubblica non è quella di tutti gli italiani ma di coloro che approfittano della loro maggioranza in Parlamento per cancellare i diritti dei lavoratori.
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