I tafferugli e l'assenza della CGIL
Ieri davanti al Senato a contestare la manovra e l'art.8 che, in un sol colpo in tre subarticoli distrugge Statuto dei Diritti, art.18 e contratto nazionale, non c'era, come io auspicavo, la CGIL per dare un seguito di credibilità all'impegno dello sciopero del giorno prima ma soltanto i sindacati di base, gli ambientalisti, gli studenti.
La CGIL aveva già archiviato la lotta per la difesa dello Statuto e seppur silente si è unita alla scelta proclamata da Sacconi il quale ricorda che la manovra dà maggiori poteri ai sindacati nelle aziende che avranno assieme ai datori di lavoro l'amministrazione dello Statuto e della giusta causa al posto dei giudici del lavoro. Meno Stato e più società! E' il grido di battaglia del grande guerriero contro il Novecento e le sue ideologie progressiste! Il liberismo tatcheriano viene tradotto e portato alle estreme conseguenze nel punto più delicato del rapporto sociale: il lavoro! Il trasferimento della gestione dei diritti dai lavoratori e dallo Stato ai privati che potrebbero essere complici è avvenuto. Non escludo che questa nuova era ci riserverà anche fasi di violenza dal momento che ad un lavoratore licenziato è negato il diritto ad un appello. Potrebbero in molti avere la tentazione suggerita dalla disperazione di farsi giustizia con le loro stesse mani. La Giustizia non può essere privatizzata!
Intanto, dentro il Senato,l'opposizione ha svolto con diligenza il suo compitino di denunziare la manovra sopratutto per dire al governo di andarsene perchè non credibile avendo occhio al Quirinale che premeva per un consenso il più largo possibile e nei tempi più brevi. Non ho sentito una sola volta dalla voce del PD richiamata la questione dell'art.8 e delle sue devastanti conseguenze giuridiche e sociale. Niente!
la contestazione dei sindacati di base, dei giovani e degli ambientalisti è stata fronteggiata c con i gas lacrimogeni ed i manganelli. Se ci fosse stata con loro la CGIL la protesta avrebbe assunto dimensioni più grandi e più forti. Ma la CGIL non c'era.
Tutti i massmedia italiani hanno subito qualificata la protesta con un termine velinato dalla centrale di manipolazione della informazione: "tafferugli". Tutte le TV e tutti i giornali parlano di "tafferugli" che letteralmente vuol dire " confusa e rumorosa rissa, zuffa"| Ecco: la protesta per la controriforma antidemocratica più grave che l'Italia abbia avuto in tutti gli anni della destra al potere viene ridotta ad una zuffa ed i manganellati e gasati sono partecipanti appunto ad una rissa!!
Pietro Ancona
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