martedì 6 settembre 2011

sciopero con due cortei a palermo il sei settembre 2011

Cgil in piazza Massimo, sindacati di base, studenti e precari in piazza stazione e poi davanti il palazzo della regione. Due cortei per una comune protesta con dietro due linee diverse. La frattura tra CGIL e sindacati di base si trascina e non ci sono segni che facciano sperare ad una unità prossima. Eppure i sindacati di base hanno gruppi dirigenti di compagni in grande parte provenienti dalla CGIL e questo dovrebbe rendere più facile la pacificazione.Sostanzialmente si ha la stessa cultura e lo stesso ethos. Ma la CGIL preferisce continuare ad inseguire Cisl ed Uil anche se queste la trascinano sempre più a destra e non esitano ad isolarla tutte le volte che lo ritengono necessario. La Cgil ha verso i sindacati di base lo stesso atteggiamento di esclusione ed a volte di discriminazione che il PD ha verso la Federazione di Sinistra. Quello che tuttavia conta di più è il crescente "moderatismo" ed il continuo arretramento della CGIL che preferisce cedere sui diritti pur di mantenere il contatto con Cisl ed Uil. La mancata opposizione della CGIL alla legge Biagi indebolisce di molto il suo rapporto con le nuove generazioni di lavoratori e con gli studenti.

Pesa sulla CGIL la sua opposizione alla Fiom che sembra un continuo rifiutare valori ed ideali che questa continua ad esprimere e che sono stati patrimonio della CGIL: Sono convinto che se il Paese si trova oggi sull'orlo del precipizio questo è dovuto non soltanto alla destra ma al PD che l'ha inseguita e copiata e che ha contribuito ad isolare le classi sociali che costituiscono il suo elettorato naturale.La contromanovra che propone Bersani è interna alla logica liberista della manovra di Tremonti e Berlusconi. La stessa proposta di patrimoniale e di recupero dell'evasione fiscale è parte delle politiche liberiste del centro-destra tedesco o francese. Manca la difesa dei diritti dei lavoratori e una richiesta di generale miglioramento dei salari e di lotta al precariato.

I lavoratori avvertono che da anni non c'è c hi li difenda dalle ingiustizie e dal continuo scivolamento verso il basso. La gente che ho visto sfilare allo sciopero di oggi e poi applaudire Landini è consapevole di essere diventata più debole e più ricattabile. Continua ad avere fiducia nella CGIL ma il suo malessere cresce e si sta ingigantendo.

Pietro Ancona

1 commento:

Anonimo ha detto...

comunque Sacconi sta facendo un discorso ipocrita…mettere la tutela del posto di lavoro in mano ad un sindacato , certamente corruttibile, quando non giallo…NON È ASSOLUTAMENTE LA STESSA COSA DI TUTELARE IL LAVORATORE CON UNA LEGGE…LA TUTELA LEGALE DEL LAVORATORE È MOOLTO PIÙ EFFICACE !

…una balla da berluscones insomma…

rimettere i diritti dei lavoratori in mano alla volontà di alcune persone ( sindacati e datori di lavoro…) è un ritorno AL DIRITTO DI TIPO MEDIOEVALE…QUANDO NON ESISTEVA LA PREVALENZA DELLA LEGGE…QUESTI CI VOGLIONO FARE TORNARE AD UNA SOCIETÀ MEDIOEVALE…MAGARI DIVISA IN CETI…IN CASTE APPUNTO ( IO LE CHIAMO OLIGARCHIE POLITICANTI…) !!