domenica 15 luglio 2012

Il festino di Santa Rosalia

Sfruculiamenti su Santa Rosalia

Bisogna pur avere qualcosa che è amato da tutto un popolo e sicuramente la festa di Santa Rosalia ( u fistino) è amata dal popolo palermitano che soltanto in questa occasione partecipa massicciamente, veste i suoi abiti migliori e si sottopone ad ore ed ore di processione della Santuzza.
Debbo tuttavia osservare che si tratta di una festa religiosa che non ha mai perso la sua caratteristica mediovale: il ruolo della Autorità Ecclesiastica e Civile è troppo marcato, troppo forte. Sindaco ed Arcivescovo ed organizzazioni di confraternite presiedono e tributano onoranze straordinarie alla Santuzza che intercedendo in Cielo presso il potere divino mette la parola fine alla peste che imperversa su palermo e riempie i carri di cadaveri da giorni e giorni.
La Santa non è lei che guarisce la sua gente. Non è ha il potere. Essa intercede soltanto. Fa una raccomandazione a Dio che, dopo essersi compiaciuto come Febo nel campo degli Achei alle porte di Troja di trascinare tante salme all'Orco rimette le sue frecce avvelenate nella faretra e Palermo ritrova la salute e la pace. E' una festa pesante, lunga, angosciante che si svolge nel clima rovente della seconda settimana di luglio. La Santuzza intercede e fa donare la guarigione, La Chiesa ed il Senato Palermitano (ora Municipio) guidano i fedeli nei riti di ringraziamento e di lode.
Negli stessi giorni in cui Parigi celebra la presa della Bastiglia che è un atto rivoluzionario che resta nel DNA della cultura democratica del mondo, Palermo celebra un rito di ringraziamento del popolo guarito da un "miracolo" alla Sua Santa Protettrice! Ringraziamento di una Intercessione!
Noto che Palermo è l'unico comune dell'Europa fisicamente sovrastato dalla Statua non so se di Santa Rosalia o della Madonna che nde occupa il frontespizio del tetto.. Può mai aspirare ad essere un Comune libero e laico?
Aggiungo che lo spazio antistante l'ingresso del Municipio è occupato da una enorme scultura seicentesca di non grandissimo pregio artistico piena di figure di donne discinte il cui unico scopo è tenere occupata la parte centrale della la piazza ed impedire che venga occupata dal popolo (caso mai chissà che gli viene in testa di fare).
Queste cose fanno di Palermo una città amoderna e clericale che preferisce la plebe ad un popolo di cittadine e di cittadini consapevoli dei loro diritti. Ma quali diritti deve rivendicare se la sua Santa Protetrice ricorre alla raccomandazione ?
E' riformabile questa festa? Credo che bisogna pensare a riformarla o abolirla.
Pietro Ancona

Nessun commento: