Domani quattro novembre contestiamo la retorica patriottarda e
falsamente nazionalistica. La prima guerra mondiale fu combattuta da un
esercito di circa cinque milioni di poveri contadini e operai portati
al macello da stati maggiori paranoici, di ufficiali criminali che si
erano distinti negli eccidi in Nord Africa, Un esercito riluttante che
spesso si ammutinava davanti a ordini criminali ed assurdi. Le
decimazioni erano ordinaria amministrazione. A Redipuglia si
ammutinarono diversi battaglioni che furono mitragliati e ridotti alla
resa dai reparti preposti
al controllo dei nostri poveri soldati.
Se
domani si deve celebrare una ricorrenza celebriamo tutti gli eroi della
pace i renitenti i disertori le vittime di uno Stato che già aveva
fatto centinaia di migliaia di vittime nella occupazione del
Mezzogiorno.
Pietro Ancona
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