venerdì 28 novembre 2008

scoppierà la guerra civile?

Una divaricazione tra le classi sempre più intollerabile
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Una parte dell'Italia fatta di milioni e milioni di lavoratori
poveri,precari,disoccupati, anziani non vive più nella bell'europa dei 15 ma
in quella dei ventisette. Poveri come in Polonia, Romania.
I centri di assistenza sono sempre più affollati. Migliaia di famiglia
riescono a fare un pasto caldo soltanto nei refettori della carità.


I partiti di governo e di opposizione lavorano alacremente aall'allargamento
della forbice tra ricchi e poveri in Italia: da un lato si aumentano gli
emolumenti alla grande casta (quella diffusa in tutto il territorio
nazionale e comprende regioni, comuni, circoscrizioni) ed alla elite di
funzionari che l'assistono; dall'altro si incrementa e si allarga il numero
di membri della stessa con la creazione in serie di consigli di
amministrazioni, consulenti, esternalizzazioni derivanti dalle
privatizzazioni e dalle politiche di gestione e controllo del territorio...
I sindacati confederali hanno accettato la prospettiva di un'Italia con
rapporti sociali di tipo americano: ricconi sfondati, ricchi e poverissimi.
In mezzo niente.

Insomma da un lato persone alle quale si eroga la social card ma si
restringono gli accessi alla sanità ed ai servizi sociali. Dall'altra
persone unite dai privilegi e da un tenore di vita lussuoso.

Mai la lotta di classe in Italia era stata tanto feroce: ma è da anni
combattuta da una sola parte, la parte dei ricchi e dei privilegiati. I
poveri rinculano e perdono credito anche nei loro partiti....
Si stanno creando condizioni per una guerra civile. Persone che fino a ieri
riuscivano sia pur con modestia a vivere sono state spinte verso la miseria
più nera.
quando scompariremo noi anziani che funzioniamo da ammortizzatori sociali
per figli e nipoti ci sarà il patatrac! O forse prima?
Pietro Ancona
www.spazioamico.it
http://pietro-ancona.blogspot.com/
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