venerdì 31 ottobre 2008

speranze

La straordinaria riuscita dello sciopero generale della scuola di oggi deve fare riflettere molto la sinistra sulla realtà italiana e sulla possibilità del suo rovesciamento prima che i processi di degradazione sociale diventino davvero insopportabili. Milioni di persone in piazza all'indomani della conversione definitiva in legge del decreto sulla scuola hanno dato un messaggio chiarissimo: noi non disperiamo di vincere la nostra battaglia! Il governo ha fatto la sua legge ma noi non ci dichiariamo battuti e sconfitti!
Il successo delle manifestazioni di oggi è confrontabile con quelle degli anni settanta che chiedevano riforme e sviluppo. Credo che la partecipazione e la mobilitazione di milioni di persone debbano rianimare sindacati diventati troppo accomodanti ed una sinistra che aveva visto nelle ricette liberiste modernità e rinnovamento quanto invece si tratta di
lacerazioni della coesione sociale e di riduzione dello Stato ad erogatore dei servizi necessari alla classe dominante per la perpetuazione dei suoi privilegi.
Spero che i dirigenti della sinistra traggano dalla grande giornata di libertà e di democrazia di oggi motivi per recuperare la questione operaia: per rivendicare il salario minimo garantito,
la scala mobile, l'abolizione della legge Biagi,la sicurezza della vita nelle imprese. E' possibile una grande mobilitazione delle masse se la CGIL decide di tornare ad essere se stessa, la grande organizzazione di Di Vittorio e Santi.
Il berlusconismo si vince negandone alla radice l'ideologia liberista. Una sinistra che si contamina di liberismo sarà destinata ad assistere ai trionfi di una destra fortemente ideologizzata e sempre più padrona dello Stato.

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