lunedì 21 settembre 2009

LA CEI E LO STATO

lettera al Corriere
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Caro Romano,

l'interferenza della Cei nella vita italiana è davvero pesante. Oggi ha richiamato l'art.54 della Costituzione per criticare la mancanza di sobrietà
del personale politico.Tutti vi abbiamo letto critiche alle sregolatezze della vita privata del Presidente del Consiglio che per quanto giuste non sono accettabili.
La CEI ha espresso un giudizio positivo sul lavoro "prezioso" svolto dal Senato in materia di biotestamento (non saremo liberi di decidere di noi stessi) ha avanzato nuove richieste di finanziamento della scuola privata mentre si licenziano quarantamila professori nella scuola pubblica e
ha espresso opinioni in tema di immigrazione e di afghanistan.
La Cei detta le norme e l'agenda della politica italiana. Questo è inaccettabile . Non siamo una dependance del Vaticano. Non possiamo vivere sempre in regime di sovranità limitata.
Pietro Ancona

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