giovedì 31 gennaio 2013
La traversata del deserto
La traversata del deserto
Il Manifesto pare che abbia concluso la sua lunga traversata del
deserto ed è giunto alla Terra Promessa: il centro-sinistra! Dopo avere
avallato la grottesca pretesa di un gruppo di intellettuali che
pretendeva dalla Federazione della Sinistra, da Di Pietro e da Bonelli
che si ritirassero in castigo e non entrassero nella lista RC-Ingroia
ora pubblica in prima pagina un giudizio tendenzioso di un dibattito
tra Ingroia e Vendola sotto il titolo "astenetevi" deprecando i
contrasti che ci sono a sinistra e che le impedirebbero chissà che cosa.
Intanto Vendola e Sel sono partecipi di un patto elettorale con il PD
che sfocerà in una alleanza di governo con Monti e non si possono
considerare disponibili per una intesa unitaria con RC anche se
l'elettorato SEL è di sinistra. In secondo luogo il titolo "astenetevi"
ha un doppio senso che potrebbe essere riferito ad evitare la
discussione ma anche alla desistenza che Bersani sollecita ad Ingroia
per le regioni in bilico tra centro-destra e centro-sinistra.
Credo che il Manifesto sia approdato al centro-sinistra. L'avesso fatto
quaranta anni fa avrebbe fatto una scelta decente, importante,
riformatrice. Il centro-sinistra di allora faceva lo Statuto dei Diritti
dei Lavoratori. Il centro-sinistra di Bersani e Vendola nega l'art.18
la pensione a 60 anni e biagizza il lavoro con la spaventosa legge
trenta.
http://www.ilmanifesto.it/ area-abbonati/in-edicola/ manip2n1/20130131/manip2pg/01/
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mercoledì 30 gennaio 2013
accordo Bersani-grillo e questioni di mafia
Nel fronte antimafia
Distogliamo la mente per qualche minuto dalla campagna elettorale e pensiamo a quanto è successo in Italia sul fronte antimafia. Dopo la discesa in campo di Napolitano che prende posizione contro la procura di Palermo e sollecita la Corte Costituzionale ad un lodo che gli dia ragione sulla questione delle intercettazioni Ingroia e i suoi collaboratori si trovano completamente allo scoperto anche perchè
il PD si schiera del tutto con Napolitano e ne fa motivo per rompere con l'antimafia militante e combattente della magistratura.
I magistrati antimafia di Palermo si ritrovano soli. Anche l'Associazione Nazionale è contro di loro. Le dichiarazioni contro Ingroia si sprecano.
A questo punto è chiaro che si si vuole recuperare un qualche margine di agibilità contro la mafia bisogna creare una forza in Parlamento. I partiti di sinistra si prestano a questa necessità per la quale sono disposti a fare un passo indietro rispetto la società civile. Insomma mandano avanti Ingroia e si posizionano dopo di lui.
Il PD che oramai ragione come forza di governo capisce l'ostacolo che potrebbe venirgli in Parlamento per il suo progetto di normalizzazione e di indolore superamento della questione mafia-stato e mette in campo un pezzo da novanta: Grasso, persona notoriamente ministerialista e governativista che mai era andata d'accordo con Ingroia e Scarpinato e gli altri.
Ingroia è odiato perchè si è messo di traverso ad un progetto di "normalizzazione" del rapporto Stato Mafia che stavolta avrebbe protagonisti diversi ed assai più astuti di Berlusconi e Dell'Utri.
ACCORDO SEGRETO BERSANI-GRILLO?
La Carta Segreta di Bersani. Bersani ha distolto la nostra attenzione insistendo per la desistenza in Lombardia ed in Sicilia a Rivoluzione Civile-Ingroia. La richiesta-ricatto è stata. "se non votate per noi, aiutate Berlusconi a conquistare la maggioranza o almeno a non farci governare,."
Da qualCHe che giorno a questa parte questa richiesta è stata ritirata. Non c'è più. Mi sono domandato perchè e la risposta come al solito viene dalla mia Sicilia, laboratorio della politica italiana specie la politica dei palazzi e degli impapocchi della casta dirigente e della oligarchia. Cinque Stelle in Sicilia collabora con Crocetta che ne mena vanto! Perchè Grillo non dovrebbe collaborare con Bersani e con Vendola?
Questo spiega l'arcano della enorme aggressività massmediatica dei mezzobusti di regime verso Ingroia messo sul tritacarne assieme ai vituperati Di Pietro e Ferrero (ma di quali gravissime colpe si serebbero macchiate, hanno forse strangolato le mamme?) e spiega la dolcezza il frufru nei confronti di Grillo e dei grilletti.
Insomma, l'unica disgraziata vituperata criminalizzata opposizione che resta è quella del Magistrato vituperato dalla Boccassini e da Berlusconi per avere messo la toga in naftalina. I grillini affolleranno le stanze del potere romano come fanno in Sicilia.
Ma è proprio Rivoluzione Civile Ingroia che io voterò!
Distogliamo la mente per qualche minuto dalla campagna elettorale e pensiamo a quanto è successo in Italia sul fronte antimafia. Dopo la discesa in campo di Napolitano che prende posizione contro la procura di Palermo e sollecita la Corte Costituzionale ad un lodo che gli dia ragione sulla questione delle intercettazioni Ingroia e i suoi collaboratori si trovano completamente allo scoperto anche perchè
il PD si schiera del tutto con Napolitano e ne fa motivo per rompere con l'antimafia militante e combattente della magistratura.
I magistrati antimafia di Palermo si ritrovano soli. Anche l'Associazione Nazionale è contro di loro. Le dichiarazioni contro Ingroia si sprecano.
A questo punto è chiaro che si si vuole recuperare un qualche margine di agibilità contro la mafia bisogna creare una forza in Parlamento. I partiti di sinistra si prestano a questa necessità per la quale sono disposti a fare un passo indietro rispetto la società civile. Insomma mandano avanti Ingroia e si posizionano dopo di lui.
Il PD che oramai ragione come forza di governo capisce l'ostacolo che potrebbe venirgli in Parlamento per il suo progetto di normalizzazione e di indolore superamento della questione mafia-stato e mette in campo un pezzo da novanta: Grasso, persona notoriamente ministerialista e governativista che mai era andata d'accordo con Ingroia e Scarpinato e gli altri.
Ingroia è odiato perchè si è messo di traverso ad un progetto di "normalizzazione" del rapporto Stato Mafia che stavolta avrebbe protagonisti diversi ed assai più astuti di Berlusconi e Dell'Utri.
ACCORDO SEGRETO BERSANI-GRILLO?
La Carta Segreta di Bersani. Bersani ha distolto la nostra attenzione insistendo per la desistenza in Lombardia ed in Sicilia a Rivoluzione Civile-Ingroia. La richiesta-ricatto è stata. "se non votate per noi, aiutate Berlusconi a conquistare la maggioranza o almeno a non farci governare,."
Da qualCHe che giorno a questa parte questa richiesta è stata ritirata. Non c'è più. Mi sono domandato perchè e la risposta come al solito viene dalla mia Sicilia, laboratorio della politica italiana specie la politica dei palazzi e degli impapocchi della casta dirigente e della oligarchia. Cinque Stelle in Sicilia collabora con Crocetta che ne mena vanto! Perchè Grillo non dovrebbe collaborare con Bersani e con Vendola?
Questo spiega l'arcano della enorme aggressività massmediatica dei mezzobusti di regime verso Ingroia messo sul tritacarne assieme ai vituperati Di Pietro e Ferrero (ma di quali gravissime colpe si serebbero macchiate, hanno forse strangolato le mamme?) e spiega la dolcezza il frufru nei confronti di Grillo e dei grilletti.
Insomma, l'unica disgraziata vituperata criminalizzata opposizione che resta è quella del Magistrato vituperato dalla Boccassini e da Berlusconi per avere messo la toga in naftalina. I grillini affolleranno le stanze del potere romano come fanno in Sicilia.
Ma è proprio Rivoluzione Civile Ingroia che io voterò!
martedì 29 gennaio 2013
A sconcica
A sconcica
In siciliano scuncicare vuol dire fare il verso deformando in senso spregiativo. E' quello che ha fatto ieri Crozza ad Ingroia indossando una parrucca-barba ed alterando la voce per farne qualcosa che degrada il modo di parlare di Antonio Ingroia. Anche verso Di Pietro il signor Crozza erastato irriguardoso e brutale. Si tratta di satira? No! E' killeraggio dal momento che il signor Crozza fa il verso a Bersani quasi in ginocchio esaltandone la bolognesità in senso bonario, molto bonario.
La signora Finocchiaro ed il Signor Casini si sono divertiti molto a vedere lo sfottò di Crozza . Anche il signor Floris era molto divertito.
Ma alla fine di Ballarò l'intervista di Ingroia è stata un grande successo. Ingroia buca lo schermo ed entra nelle famiglie dei telespettatori com molta naturalezza. Ha risposto con precisione e chiarezza a tutte le domande, domande imperniate sul refrain che viene ossessivamente ripetuto dai nemici di RC e cioè che un magistrato non dovrebbe candidarsi e se si candida deve dimettersi. Ma Ingroia ha fatto bene a candidarsi dal momento che la lotta politica parlamentare è uno sviluppo della lotta contro la mafia-stato che ha finora sostenuto. Tanto è forte e temuta la sua candidatura che subito dopo coloro che sostengono modi diversi verso la mafia hanno candidato Grasso che, come è noto, raramente è andato d'accordo con la procura antimafia di Palermo.
Abbiamo assistito poi ad una aggressione pesantissima di Ida Boccassini ad Ingroia al quale ha attribuito parole mai dette verso Falcone e che sono state smentite con molta serenità dal nostro.
Questo intervento della Boccassini mi induce a pensare che la scelta di Ingroia di partecipare direttamente alla lotta politica non sia stata ben vista non solo dalla destra filomafiosa ma anche da taluni ambienti della magistratura. Alcuni ambienti sono allarmati. Chissà se la trattativa Stato-Mafia continua a preoccupare quanti vorrebbero mettere per sempre una pietra sulla scoperta dei giudici palermitani.
In siciliano scuncicare vuol dire fare il verso deformando in senso spregiativo. E' quello che ha fatto ieri Crozza ad Ingroia indossando una parrucca-barba ed alterando la voce per farne qualcosa che degrada il modo di parlare di Antonio Ingroia. Anche verso Di Pietro il signor Crozza erastato irriguardoso e brutale. Si tratta di satira? No! E' killeraggio dal momento che il signor Crozza fa il verso a Bersani quasi in ginocchio esaltandone la bolognesità in senso bonario, molto bonario.
La signora Finocchiaro ed il Signor Casini si sono divertiti molto a vedere lo sfottò di Crozza . Anche il signor Floris era molto divertito.
Ma alla fine di Ballarò l'intervista di Ingroia è stata un grande successo. Ingroia buca lo schermo ed entra nelle famiglie dei telespettatori com molta naturalezza. Ha risposto con precisione e chiarezza a tutte le domande, domande imperniate sul refrain che viene ossessivamente ripetuto dai nemici di RC e cioè che un magistrato non dovrebbe candidarsi e se si candida deve dimettersi. Ma Ingroia ha fatto bene a candidarsi dal momento che la lotta politica parlamentare è uno sviluppo della lotta contro la mafia-stato che ha finora sostenuto. Tanto è forte e temuta la sua candidatura che subito dopo coloro che sostengono modi diversi verso la mafia hanno candidato Grasso che, come è noto, raramente è andato d'accordo con la procura antimafia di Palermo.
Abbiamo assistito poi ad una aggressione pesantissima di Ida Boccassini ad Ingroia al quale ha attribuito parole mai dette verso Falcone e che sono state smentite con molta serenità dal nostro.
Questo intervento della Boccassini mi induce a pensare che la scelta di Ingroia di partecipare direttamente alla lotta politica non sia stata ben vista non solo dalla destra filomafiosa ma anche da taluni ambienti della magistratura. Alcuni ambienti sono allarmati. Chissà se la trattativa Stato-Mafia continua a preoccupare quanti vorrebbero mettere per sempre una pietra sulla scoperta dei giudici palermitani.
riflessione sulla società liquida
Riflessione sulla società liquida.
La polemica del movimento cinque stelle contro i partiti e contro i sindacati per quanto motivata da ragioni condivisibili è inaccettabile dal momento che le società prive di strutture intermedie sono preda dei grandi poteri finanziari ed economici come avviene negli USA in cui anche gli stessi partiti repubblicano e democratico non sono che grossi contenitori elettorali dentro i quali vincono i più forti ed i più ricchi.
Inoltre il movimento cinque stelle è discontinuo rispetto la tradizione liberale e socialista della cultura italiana conservatrice o progressista. Io credo che non sia giusto rompere con il passato e con l'ideologia. Rischiamo di essere deprivati di una identità politica e culturale. Il movimento cinque stelle è un movimento liquido che sebbene contenga alcune fondamentali rivendicazioni popolari ( abolizione legge biagi, art.18) tuttavia non ha e non avrà mai un ancoraggio della storia e nella cultura della sinistra italiana che con tutti i suoi errori è pur sempre l'anima progressista e democratica dell'Italia.
Per questo è preferibile votare Rivoluzione Civile Ingroia che è un movimento in cui c'è un innesto della società civile con la tradizione politica della sinistra italiana. C'è un ancoraggio senza del quale non sappiamo chi siamo...
leggi razziali contro ebrei e contro extracomunitari
Leggi razziali contro ebrei e contro extracomunitari
L'Italia ed i partiti delle Ronde
Napolitano ed altre anime nobili della Repubblica antifascista gridano
allo scandalo per le leggi razziali di Mussolini. Giusto! Ma che mi
dicono delle leggi varate dai governo Berlusconi-Maroni-Bossi che
stabiliscono pene più pesanti se il reato è commesso da extracomunitario
? Che mi dicono Napolitano-Turco e Bossi-Fini dei lagers per gli
stranieri dove la gente può essere trattenuta per diciotto mesi e dove
la stampa e le associazioni non hanno diritto di entrare? Perchè una
legge è razziale se è rivolta agli ebrei e non lo è più se è rivolta ai
rom ed agli altri? Che mi dicono questi signori dei campi rom abbattuti
con le ruspe e delle famiglie rom separate?
Coloro che accusano Berlusconi di apologia del fascismo hanno fatto e
praticato fascismo in Italia assieme a Berlusconi o senza di lui.
Perchè si è razzisti se la vittima è un ebreo e non lo si è se la
vittima è rom o uno straniero privo di mezzi di sostentamento?
Perchè il Parlamento non ha mai inviato una sua delegazione a visitare i CIE ed a stendere un rapporto?
Un delitto contro l'umanità, la biblioteca di Timbuctu
Un delitto contro l'umanità
Come gli USA distrussero dispersero e rubarono i tesori del Museo di
Bagdad così i francesi hanno distrutto gli antichissimi manoscritti di
Timbuctu testimonianza di una civiltà che viene da molto lontano forse
da più lontano di quella francese che in fondo è un prodotto di molto
posteriore all'era romana.
Naturalmente attribuiscono la
responsabilità della distruzione ai cattivissimi jadisti quegli stessi
jadisti che usano in Siria per massacrarvi la popolazione civile e che
altro non sono che mercenari pagati dalla Nato e dalle Monarchie del
Golfo
Giornalisti indipendenti non sono ammessi nelle zone di
occupazione francese e le notizie che arrivano alle agenzie sono quelle
diramate dall'ufficio stampa dello stato maggiore dell'esercito
francese.
La memoria della discriminazione di Napolitano
Ottuso
discorso di Napolitano nella giornata della memoria subito condiviso da
Monti. Napolitano ribadisce il principio secondo cui Israele ha diritto
alla sicurezza che è il principio con il quale Israele giustifica tutte
le nefandezze e le atrocità nei confronti dei palestinesi. Identifica
antisemitismo con antisionismo che è l'aberrante ideologia del
suprematismo non condivisa da tutti gli ebrei. Ignora il martirio di
quanti furono vittime di Hitler e di Mussolini e dei fascismi europei.
Non ha chiesto perdono ai popoli aggrediti dall'Italia. I campi di
concentramento fascisti in Italia ed all'estero sono stati ignorati.
http://www.storiaxxisecolo.it/ deportazione/ deportazionecampi.htm
domenica 27 gennaio 2013
Il soccorso del cavaliere
Il soccorso del Cavaliere.
Ieri Berlusconi ha dato la materia prima a Bersani ed ai massmedia che sostengono la sua irresistibile ascesa verso Palazzo Chigi (Monti permettendo) per cambiare scenario ed uscire dall'angolo in cui era stato gettato dalla questione MPS. Bersani era chiuso e digrignava i denti minacciando di "sbranare" chi si fosse azzardato ad indicare nel PD i responsabili del disastro della grande banca senese. Berlusconi ha detto che si è vero che Mussolini ha fatto le leggi razziali ma che ha fatto anche tante altre cose buone... echeggiando con totale mancanza di cultura e di conoscenza un convincimento che è comune a tanti italiani benpensanti che identificano il fascismo con l'ordine, i treni che arrivano in orario, la sconfitta della mafia ad opera del Prefetto Mori, insomma il governo forte e machista, l'impero ed altre cose. Su questo sentire il fascismo di parte degli italiani c'è da ragionare e riflettere anche sulle responsabilità della sinistra nel tenerlo ancora vivo. Questo falso ricordo del fascismo è alimentato da un mucchio di cose come il fatto che l'Italia non ha mai chiesto scusa per i suoi campi di concentramento. Napolitano si è ben guardato dal farlo nei confronti specialmente degli slavi e dei libici. Da questo punto di vista Berlusconi è stato l'unico capo di Governo che ha chiesto scusa alla Libia ed ha riconosciuto con un trattato un risarcimento per i danni inflitti a quel paese da quaranta anni di colonialismo tra i più efferati della storia dell'umanità. Napolitano alimenta la grottesca posizione dei fascisti sulle foibe criminalizzando la memoria dei partigiani jugoslavi ed inducendo l'Italia non solo a cancellare la memoria dei suoi delitti ma financo ad alimentare rancore verso un paese che peraltro è stato smembrato ed umiliato dalla alleanza alla quale l'Italia fa capo. Non si può dire che l'humus che regge in certi strati della società italiana un certo ricordo sbagliato del fascismo non sia stato alimentato da comportamenti razzisti come quelli che sono esplosi in occasione dell'aggressione alla Libia ed ora nell'appoggio ai gorillas che stanno dilaniando la Siria e l'appoggia alla bellicosa Francia contro il popolo del Mali.
In quanto alla comunità italiana degli ebrei osservo che è stata vicinissima alla destra italiana specialmente da quando ha invitato Fini in Israele. Le comunità ebraiche di Roma e di Milano non hanno mai condannato il genocidio a bassa intensità dei palestinesi e la colonizzazione forzata di Gerusalemme e della GisGiordania. Pretestano contro Berlusconi per le parole che ha detto sul fascismo ma non dicono una parola sul fascismo del governo di Israele confermato dalle ultime elezioni. Cinquecento bambini palestinesi sono chiusi nelle carceri di Israele e tutti coloro che inorridiscono per le parole del Cavaliere non alzano un dito per la loro liberazione. Ma, come diceva Pietro Nenni, la libertà è indivisibile: non si può essere antifascisti a convenienza, bisogna esserlo dappertutto e dovunque la libertà viene conculcata con la violenza,.
Alla fine dei conti Bersani e Monti e Repubblica non sono meno "fascisti" del Cavaliere. Solo che il loro fascismo si chiama Nato e vive in tutte le imprese colonialistiche in cui l'Italia è infognata con il consenso del PD.
Ieri Berlusconi ha dato la materia prima a Bersani ed ai massmedia che sostengono la sua irresistibile ascesa verso Palazzo Chigi (Monti permettendo) per cambiare scenario ed uscire dall'angolo in cui era stato gettato dalla questione MPS. Bersani era chiuso e digrignava i denti minacciando di "sbranare" chi si fosse azzardato ad indicare nel PD i responsabili del disastro della grande banca senese. Berlusconi ha detto che si è vero che Mussolini ha fatto le leggi razziali ma che ha fatto anche tante altre cose buone... echeggiando con totale mancanza di cultura e di conoscenza un convincimento che è comune a tanti italiani benpensanti che identificano il fascismo con l'ordine, i treni che arrivano in orario, la sconfitta della mafia ad opera del Prefetto Mori, insomma il governo forte e machista, l'impero ed altre cose. Su questo sentire il fascismo di parte degli italiani c'è da ragionare e riflettere anche sulle responsabilità della sinistra nel tenerlo ancora vivo. Questo falso ricordo del fascismo è alimentato da un mucchio di cose come il fatto che l'Italia non ha mai chiesto scusa per i suoi campi di concentramento. Napolitano si è ben guardato dal farlo nei confronti specialmente degli slavi e dei libici. Da questo punto di vista Berlusconi è stato l'unico capo di Governo che ha chiesto scusa alla Libia ed ha riconosciuto con un trattato un risarcimento per i danni inflitti a quel paese da quaranta anni di colonialismo tra i più efferati della storia dell'umanità. Napolitano alimenta la grottesca posizione dei fascisti sulle foibe criminalizzando la memoria dei partigiani jugoslavi ed inducendo l'Italia non solo a cancellare la memoria dei suoi delitti ma financo ad alimentare rancore verso un paese che peraltro è stato smembrato ed umiliato dalla alleanza alla quale l'Italia fa capo. Non si può dire che l'humus che regge in certi strati della società italiana un certo ricordo sbagliato del fascismo non sia stato alimentato da comportamenti razzisti come quelli che sono esplosi in occasione dell'aggressione alla Libia ed ora nell'appoggio ai gorillas che stanno dilaniando la Siria e l'appoggia alla bellicosa Francia contro il popolo del Mali.
In quanto alla comunità italiana degli ebrei osservo che è stata vicinissima alla destra italiana specialmente da quando ha invitato Fini in Israele. Le comunità ebraiche di Roma e di Milano non hanno mai condannato il genocidio a bassa intensità dei palestinesi e la colonizzazione forzata di Gerusalemme e della GisGiordania. Pretestano contro Berlusconi per le parole che ha detto sul fascismo ma non dicono una parola sul fascismo del governo di Israele confermato dalle ultime elezioni. Cinquecento bambini palestinesi sono chiusi nelle carceri di Israele e tutti coloro che inorridiscono per le parole del Cavaliere non alzano un dito per la loro liberazione. Ma, come diceva Pietro Nenni, la libertà è indivisibile: non si può essere antifascisti a convenienza, bisogna esserlo dappertutto e dovunque la libertà viene conculcata con la violenza,.
Alla fine dei conti Bersani e Monti e Repubblica non sono meno "fascisti" del Cavaliere. Solo che il loro fascismo si chiama Nato e vive in tutte le imprese colonialistiche in cui l'Italia è infognata con il consenso del PD.
bambini di ieri e di oggi
un bambino palestinese si fa la pipi addosso per la paura
un bambino ebreo alza le mani alla gestapo
Natura di classe della Shoah
Natura di classe della Shoah Rochefeller e Roschscild ad Aushwitz?
Si dovrà scrivere un giorno la storia della persecuazione degli
ebrei. Vorrei sapere se è una storia di salvati e sommersi frutto del
capriccio della storia e non di determinati eventi e scelte. Desidero
sapere come mai in tantissimi finirono nei campi di morte di Hitler ma
non Roschscild e le grandi famiglie aristocratiche e finanziarie degli
ebrei. Non tutti gli ebrei furono gasati ed inceneriti o fatti morire di
fame.- Quanti sono i morti nelle grandi famiglie dei banchieri? Quanti
di costoro collaborarono con il nazismo? Non ho dubbi che gli ebrei
comunisti e gli ebrei del ceto medio e povero e intellettualemorirono
quasi tutti. Ma altri si salvarono. .
Indagare la natura di classe del nazismo e la discriminazione di classe che diede vita all'Olocausto.
http:// scienzamarcia.blogspot.it/2008/ 01/ gli-usa-il-nazismo-la-grande-fi nanza-la.html
Soldati dell'Olocausto
Nel ricordo dell'Olocausto segnalo questo libro sui soldati italiani morti nei lagers tedeschi di mio nipote Marco Ficarra. Narra la storia di un ufficiale italiano che rifiutò Salò e fu internato in Germania dove fu fatto morire di fame assieme a migliaia di altri patrioti come lui. Il libro è a fumetti e racconta le fantasie gastronomiche dello zio Gioacchino che sognava i piatti siciliani cucinati dalla madre mentre gelava nel freddo polare del Nord tedesco.
sabato 26 gennaio 2013
la memoria non è uno spot sionista
La memoria non può diventare uno spot sionista..
Sbagliano la Camusso e la CGIL a ricordare soltanto la Shoah. C'è anche
stata Porrajmos l'olocausto del popolo rom e sinti, la uccisione per
fame di ottocentomila soldati italiani degli Stalag tedeschi,
l'assassinio di mezzo milione di tedeschi che si opponevano al nazismo
dei comunisti e socialisti italiani, i campi di prigionia italiana
degli slavi... Discriminare tutti per ricordare solo gli ebrei
condannando tutti i non ebrei all'oblio è inaccettabile.
http://www.lager.it/ zingari.html
venerdì 25 gennaio 2013
Il DNA della CGIL
Il DNA della CGIL
Osservavo la platea dei delegati alla Conferenza della CGIL.Osservavo anche la scenografia dell'ambiente che la ospita, una scenografia che certamente non richiama il lavoro ed i luoghi in cui si svolge ma piuttosto lo spazio modernissimo. asettico, freddo e gelidamente impersonale di un edificio di lusso da quartiere bene della città.
I delegati alla Conferenza sono certamente tutti funzionari della CGIL o equiparati. Per equiparati intendo distaccati dal posto di lavoro ma titolari di un distacco lungo lunghissimo a volte anche ventennale.
I delegati rappresentano oltre cinque milioni di iscritti alla CGIL una parte considerevole dei quali pensionati. Trattasi del grande popolo silente della CGIL. E' come se un potente narcotico scorresse delle arterie e nelle vene di questo grande corpo sociale paralizzato ed incapace di assumere una iniziativa. Avete mai sentito parlare di una assemblea, di una riunione in cui "la base!" assume l'iniziativa su un tema qualsiasi? Avete mai sentito una reazione dei tre milioni di pensioni sulla terribile riforme del sistema pensionistico? Avete mai sentito una voce, una raccolta di firme, un movimento per abolire la legge Biagi o per chiedere qualcosa, per esempio il Salario Minimo Garantito? Non succede niente.
La meravigliosa base della CGIL è stata passivizzata ed imbracata. La struttura è talmente burocratizzata che difficilmente una lampada che si accende in un punto qualsiasi del grande territorio della CGIL potrà essere visto da tutta l'organizzazione. La CGIL funziona come una conglomerata di uffici. Non è più una organizzazione di classe. Il movimento è soltanto quello che di volta in volta serve alla segreteria confederale: un raduno a Roma e si riempiono
i pulmann, uno sciopero di due ore e si fa lo sc iopero di due ore e così via. Ma trattasi sempre di esercitazioni burocratiche e mi viene da dire ministeriali che non hanno niente a che spartire con i grandi movimenti ed i grandi scioperi generali che la CGIL era riuscita a fare fino all'avvento delle segreterie Epifani e Camusso, cioè prima della grande glaciazione suggerita o imposta dal PD.
I duemila dirigenti che oggi costituivano la Conferenza e che sono gli stessi che domani costituiranno il Congresso non sono più dirigenti della classe lavoratrice emersi dalle lotte e dal movimento. Sono managers borghesi del tutto simili a quelli che di Mediaset della Cisl o della Finmeccanica. Il loro rapporto con la base dei sei milioni di iscritti è lo stesso che i dirigenti di azienda hanno con gli impiegati ed i tecnici loro sottoposti. Il DNA della base della CGIL non è cambiato ma quello delle strutture dirigenziali si. Non è più lo stesso. Nelle vene dei managers sindacali e degli iscritti non scorre lo stesso sangue.
Pietro Ancona
Osservavo la platea dei delegati alla Conferenza della CGIL.Osservavo anche la scenografia dell'ambiente che la ospita, una scenografia che certamente non richiama il lavoro ed i luoghi in cui si svolge ma piuttosto lo spazio modernissimo. asettico, freddo e gelidamente impersonale di un edificio di lusso da quartiere bene della città.
I delegati alla Conferenza sono certamente tutti funzionari della CGIL o equiparati. Per equiparati intendo distaccati dal posto di lavoro ma titolari di un distacco lungo lunghissimo a volte anche ventennale.
I delegati rappresentano oltre cinque milioni di iscritti alla CGIL una parte considerevole dei quali pensionati. Trattasi del grande popolo silente della CGIL. E' come se un potente narcotico scorresse delle arterie e nelle vene di questo grande corpo sociale paralizzato ed incapace di assumere una iniziativa. Avete mai sentito parlare di una assemblea, di una riunione in cui "la base!" assume l'iniziativa su un tema qualsiasi? Avete mai sentito una reazione dei tre milioni di pensioni sulla terribile riforme del sistema pensionistico? Avete mai sentito una voce, una raccolta di firme, un movimento per abolire la legge Biagi o per chiedere qualcosa, per esempio il Salario Minimo Garantito? Non succede niente.
La meravigliosa base della CGIL è stata passivizzata ed imbracata. La struttura è talmente burocratizzata che difficilmente una lampada che si accende in un punto qualsiasi del grande territorio della CGIL potrà essere visto da tutta l'organizzazione. La CGIL funziona come una conglomerata di uffici. Non è più una organizzazione di classe. Il movimento è soltanto quello che di volta in volta serve alla segreteria confederale: un raduno a Roma e si riempiono
i pulmann, uno sciopero di due ore e si fa lo sc iopero di due ore e così via. Ma trattasi sempre di esercitazioni burocratiche e mi viene da dire ministeriali che non hanno niente a che spartire con i grandi movimenti ed i grandi scioperi generali che la CGIL era riuscita a fare fino all'avvento delle segreterie Epifani e Camusso, cioè prima della grande glaciazione suggerita o imposta dal PD.
I duemila dirigenti che oggi costituivano la Conferenza e che sono gli stessi che domani costituiranno il Congresso non sono più dirigenti della classe lavoratrice emersi dalle lotte e dal movimento. Sono managers borghesi del tutto simili a quelli che di Mediaset della Cisl o della Finmeccanica. Il loro rapporto con la base dei sei milioni di iscritti è lo stesso che i dirigenti di azienda hanno con gli impiegati ed i tecnici loro sottoposti. Il DNA della base della CGIL non è cambiato ma quello delle strutture dirigenziali si. Non è più lo stesso. Nelle vene dei managers sindacali e degli iscritti non scorre lo stesso sangue.
Pietro Ancona
La primavera araba un false flag USA
La
"primavera" araba di Morsi spara contro i giovani in piazza Tahrir Non
esiste e non può esistere rivoluzione araba con il patrocinio degli
americani. I Fratelli Musulmani hanno conquistato il potere ma non lo
terranno a lungo se resteranno al servizio degli USA e della Nato.
http://www.agi.it/estero/ notizie/ 201301251117-est-rt10079-egitto _scontri_al_cairo_nell_anniver sario_rivoluzione_16_feriti
Massacri di Marianne
I
francesi non vogliono giornalisti a testimoniare la loro aggressione al
popolo del Mali. Come gli americani e gli israeliani non gradiscono
reporter fotografi e giornalisti. Preferiscono massacrare i civili donne
e bambini senza testimoni. Stanno distruggendo una civiltà unica al
mondo come del resto gli europei hanno sempre fatto. Ricordate la
conquista del Perù e dell'Impero dei Maja.
La CGIL subalterna al PD ed alla Confindustria
Alla
Conferenza della CGIL invitato Giuliano Amato ex presidente del
Consiglio autore della costituzione di Lisbona che traccia un percorso
fascista all'Europa basato sul potere della Finanza e del capitale,
invitato il Ministro Barca uno degli aiutanti della macelleria Monti,
naturalmente Bersani che ha il pacchetto azionario del funzionariato
CGIL ed escluso Ingroia Rivoluzione Civile che sarebbe stata la voce
scomoda che avrebbe ricordato l'art.18, la pensione a 60 anni, la legge
biagi, lo sfascio sanità e scuola...... La CGIL ha perso del tutto la
sua autonomia ed è diventata proprietà del PD che se ne serve per cedere
diritti dei lavoratori ai dirigenti della Confindustria che candida
nelle sue liste
http://www.ilmanifesto.it/ attualita/notizie/mricN/9082/
la conferenza della CGIL
Una
ridicola grottesca riminiscenza del Piano del Lavoro di Di Vittorio
senza averne l'ethos e la forza costruttiva. La CGIL non chiede
l'abolizione della Legge Biagi, non chiede la pensione a 60 anni, non
chiede il ripristino dell'art.18, non chiede il Salario Minimo
Garantito, non chiede la Pace nel mondo, non chiede niente di niente.
Terrorizza i lavoratori agitando lo spauracchio della crisi per indurli ad accettare lavoro senza diritti.
Abusa del suo potere nella contrattazione che non viene mai sottoposta alla approvazione dei lavoratori
Questa Conferenza è fatta per portare acqua al PD.
http:// www.ilfattoquotidiano.it/2013/ 01/25/ cgil-presenta-piano-del-lavoro- camusso-unica-condizione-anti- crisi/479887/
Terrorizza i lavoratori agitando lo spauracchio della crisi per indurli ad accettare lavoro senza diritti.
Abusa del suo potere nella contrattazione che non viene mai sottoposta alla approvazione dei lavoratori
Questa Conferenza è fatta per portare acqua al PD.
http://
giovedì 24 gennaio 2013
abolire la parola riforma
Abolire la parola riforma. Abolire le riforme
La parola riforma ed i suoi derivati dalla sua significazione positiva
e progressista è stata svuotata e riempita di contenuti inaccettabili per cui è
assolutamente necessario cancellarla dal vocabolario della sinistra o
metterla in quarantena in attesa di una sua purificazione.- Un tempo
riformismo indicava una tendenza di straordinaria importanza culturale e
politica contrapposta a massimalismo altra parola che veniva
solitamente caricata di contenuto negativo che tuttavia non aveva. I
comunisti di Togliatti per distinguersi dai socialisti riformisti si
facevano chiamare riformatori. Dicevano di essere riformatori e non
riformisti ma la loro trajettoria storica è stata laida dal momento che
si è conclusa nel PD.
Bisogna quindi fare la lotta a tutte le
riforme fin qui fatte. A cominciare da quella delle pensioni che debbono
essere riportate a 60 anni ed all'ottanta per cento degli ultimi dieci
anni di retribuzione. Abolire la riforma Biagi che ha martirizzato le
nuove leve del lavoro condannandole fino alla canizie al precariato.
Abolire la riforma Fornero che nega la giusta causa. Abolire la riforma
della scuola che ha degradato la scuola italiana per farne una scuola
dei diseredati che debbono restare tali. Insomma bisogna abolire tutte
le riforme nessuna esclusa fatte negli ultimi trenta anni. Con le
suddette riforme abolire nel lessico politico e specialmente nel lessico
della sinistra la parola riforma.
Se qualcuno introduce nel discorso con voi la parola riforma drizzate le orecchie. Vi vuole fregare e riportare indietro!
una celebrazione inopportuna
Stamane
si celebra a Torino in modo solenne, anzi solennissimo, il decennale
della morte di Gianni Agnelli. Ci sarà il Presidente della Repubblica,
un sacco di Ministri, l'establishment italiano. Tutti coloro che
galleggiano sulla crisi non avendo perduto niente ma anzi accrescendo il
loro agio e che oggi continuano a guidare un Paese ferito umiliato
forse moribondo.
La celebrazione avverrà nella Cattedrale di
Torino per rimarcare la Santa Allenza tra Chiesa e Capitale che è uno
dei fulcri per la tenuta del potere delle classi dirigenti e
privilegiate di questo paese. Proprio stamane apprendiamo che uno di
questi unti dal Signore si è liquidato per un paio di anni di lavoro 9
milioni di euro dall'Alitalia e cioè dallo Stato.
L'organizzazione
di questo decennale ha uno scopo che non è soltanto un omaggio alla
personificazione del capitalismo italiano ma è rivolto a dare lustro
alla Fiat di oggi ed alle sue politiche
liberticide ed assolutamente antiitaliane affidate alla brutalità di
Marchionne ed alla subalternità dei governi e del PD. Oggi la proprietà
degli Agnelli sta defilata dietro Marchionne esattamente come
l'Avvocato stava defilato dietro Romiti al tempo del grande scontro sui
trenta mila operai licenziati di Torino inutilmente difesi da Berlinguer
e dalla CGIL del tempo che era il Sindacato con la S maiuscola che oggi
non è più.
Tutta l'Italia che conta è a Torino per prestarsi a
questo spot propagandistico della Fiat. Una Fiat che nel centenario
della sua storia è sempre stata detestata dai suoi lavoratori per la
miserabile politica salariale che ha perseguito e per le condizioni
durissime inferte. Ricordiamo che tutti i dipendenti della Fiat era
schedati e che i sindacalisti della Fiom ieri erano relegati nei reparti
confino oggi vengono discriminati ed esclusi dalle fabbriche.
Non dubitiamo che Fassino Sindaco di Torino farà gli onori di casa. Il
servilismo della dirigenza del PCI prima e del PD oggi verso la Fiat ed
in genere l'imprenditoria italiana è causa non secondaria della crisi
che sta attraversando l'Italia che non ha mai potuto contare su una sana
dialettica delle parti sociali dal momento che lo scontro è sempre
stato truccato a vantaggio di una parte da una oligarchia di politici
che se ne è servito per fare carriera e raggiungere le stanze del
Potere.
mercoledì 23 gennaio 2013
Davos: applausi contro l'Italia
Applausi contro l'Italia
Nel raduno mondiale del capitalismo a Davos Monti fa la relazione
introduttiva e si proclama ancora una volta salvatore dell'Italia. I
riguardi che i circoli imperialistici e capitalistici mondiali hanno per
questo personaggio non sono per l'Italia. Gli elogi fatti a lui non
sono elogi per l'Italia, al Presidente del Consiglio italiano ma
all'uomo della Triade FMI,UE e BCE che sta attuando un pezzo di un
progetto di ristrutturazione dell'economia occidentale in cui qualcuno
ha ritagliato per l'Italia un ruolo miserello secondario e non certo
quello di quarta potenza industriale che ha avuto per decenni.
Scenderemo di molto ed assai velocemente.
Davos applaude in Monti non l'Italia che risana i suoi bilanci e si risolleva ma l'uomo
che Obama e la Merkel ci hanno imposto assieme a Papademos in Grecia ed
a Raiov fatto eleggere in Spagna., Applausi che hanno un suono sinistro
dopo la perdita di 100 mila aziende nell'anno di gestione del
Professore e dei suoi accoliti.
Tanti salamalecchi vorrebbero
influenzare l'esito delle elezioni italiane. Nello stesso tempo la
Confindustria italiana chiede ai lavoratori ancora di più di quanto
hanno già perduto e Bersani fa minuetti in Europa per farsi accettare
come continuità con il montismo. Cosa che ha quanto pare non basta ma
che ha già dei partigiani nei socialdemocratici che sosterranno il
binomio Monti-Bersani.
http://www.iljournal.it/2012/ cose-il-world-economic-forum-di -davos/3013
martedì 22 gennaio 2013
lotta al terrorismo eguale conquista colonialista
Lotta al terrorismo eguale a conquista colonialista.
Si parla di una missione che durerà due o tre mesi ma non sappiamo quanto tempo l'Italia resterà infognata nel Mali a fianco delle forze francesi e della Nato. Si parla di 24 nostri "istruttori" ma probabilmente si tratta di specialisti militari. Bombarderemo anche noi la povera popolazione del Mali? Ammazzeremo i valorosi tuareg che combattono a dorso di cammello? Anche gli americani hanno inviato aerei sul Mali. Il Malì sarà occupato militarmente nella zona a Sud dell'Algeria che prima o poi sarà preda dei famelici francesi ed anglosassoni. Noi faremo da ruffiani di guerra, ascari. Saremo impoveriti come lo siamo già stati in Libia e leccheremo la mano di chi ci toglie il pane di bocca assieme alla vita ed alla libertà dei popoli africani
http://www.ilgiornale.it/news/esteri/mali-dallitalia-tre-aerei-e-15-24-istruttori-877621.html
Si parla di una missione che durerà due o tre mesi ma non sappiamo quanto tempo l'Italia resterà infognata nel Mali a fianco delle forze francesi e della Nato. Si parla di 24 nostri "istruttori" ma probabilmente si tratta di specialisti militari. Bombarderemo anche noi la povera popolazione del Mali? Ammazzeremo i valorosi tuareg che combattono a dorso di cammello? Anche gli americani hanno inviato aerei sul Mali. Il Malì sarà occupato militarmente nella zona a Sud dell'Algeria che prima o poi sarà preda dei famelici francesi ed anglosassoni. Noi faremo da ruffiani di guerra, ascari. Saremo impoveriti come lo siamo già stati in Libia e leccheremo la mano di chi ci toglie il pane di bocca assieme alla vita ed alla libertà dei popoli africani
http://www.ilgiornale.it/news/esteri/mali-dallitalia-tre-aerei-e-15-24-istruttori-877621.html
Anticomunismo
Anticomunismo
ho notato nelle discussioni che ho avuto con alcuni dei sostenitori di
Grillo un pregiudizio anticomunista più o meno radicato. Questo
pregiudizio è frutto di cattiva informazione sulla storia dei comunisti
in Italia e nel mondo e scaturisce da una generale condanna di tutti i
partiti. Partiti che in effetti hanno devastato la democrazia facendone
una nicchia per il loro potere. Partiti che hanno abusato del ruolo che a
loro assegna la Costituzione.
Ma i comunisti c'entrano molto poco
con la storia dei partiti degenerati specie negli ultimi venti anni ed
il comunismo è stato abiurato da coloro che oggi si raccolgono attorno
al PD.
Essere anticomunisti è assai pericoloso perchè colloca chi
lo è, anche contro le sue migliori intenzioni, nella destra. Destra e
sinistra esistono sempre anche se qualcuno cerca di farcelo dimenticare.
Invito gli amici grillini a conoscere la storia del socialismo
italiano e dei comunisti e magari a fare qualche lettura di Marx, di
Turati, di Anna Kuliscioff, di Gramsci. Sono certo che una conoscenza
non offuscata da preconcetti potrà essere utile agli elettori di Grillo
per migliorare il loro approccio alle problematiche del Paese e del
Mondo che non possono essere affrontate soltanto con l'Ethos ma anche
con la conoscenza della storia, con un giudizio sul ruolo delle classi
sociali, con una visione aperta verso un futuro che non si limiti a
correggere le malefatte delle oligarchie. Una oligarchia al limite
potrebbe essere anche pulita ed onesta ma questo non la porterebbe a
liberare le classi oppresse dalle catene del capitalismo.
lunedì 21 gennaio 2013
Pollice verso del Financial Times
Il pollice verso del Financial Times per Monti ( e per l'Italia)
Il Financial Times ha criticato pesantemente Monti. Ne ha sforbiciato la figura definendo fallimentare la sua politica che ha portato all'Italia depressione e più tasse.
Tutti coloro che esprimiamo le stesse critiche su Monti ed il suo Governo ci siamo trovati naturalmente d'accordo con l'analisi pesantemente critica dell'autorevole giornale anglosassone. Giusto! Dovremmo però farci una domanda. Perchè il Financial Times attacca Monti che è stato il più fedele esecutore di una linea suggerita in modo martellante dal FMI, dalla BCE con lettere di intimazione all'Italia, dalla UE? Non è forse vero che la linea di Monti è stata condivisa e sollecitata dal Financial Times? Non risulta che il giornale sia mai stato di orientamento liberal o socialista o keinesiano! Perchè contraddicendo la linea che ha voluto fare indossare all'Italia il sarcofago della Vergine di Ferro del fiscal compact, sollecitato la riforma delle pensioni e la delegiferazione dei diritti del lavoro, le grandi tagliate orizzontali e verticali ai fondi adella scuola ed alla sanità oggi attacca Monti che come e più di Berlusconi ha fatto proprio quanto è stato suggerito ed imposta dall'ideologia dei poteri dello Occidente?
Il Financial Times non è nuovo di attacchi a dirigenti italiani o all'Italia. Nell'aprile del 2006 fece un durissimo e scandalistico attacco a Romano Prodi accusandolo di malversazioni nella gestione della Commissione Europea di cui Prodi era Presidente.
Già del 2001 aveva aggredito il governo presieduto da Monti sulla vicenda dello ingresso dell'Italia nell'eurozona.
Il giornale londinese poi ha messo sulla graticola Berlusconi sbeffeggiandolo e ridicolizzandolo ad ogni piè sospinto.
Nel novembre del 2009 aveva attaccato D'Alema a quel tempo candidato al Ministro degli Esteri della Comunità Europea posto poi ricoperto da una baronessa il cui merito è quello di essere fedelissima pedina degli USA e della Nato. La signora Catherine Margaret Ashton, Baronessa Ashton di Upholland è membro della Camera dei Lord di Sua Maestà Britannica. Brilla al vertice della politica estera europea per la sua invisibilità assoluta.
Nessuno dei leaders politici italiani si è salvato dalle critiche di questo portavoce degli ambienti finanziari inglesi. Forse non ci hanno mai perduto il sorpasso che fu fatto alla GB negli anni del governo Craxi verso cui aveva tuttavia un atteggiamento che se non ricordo male era rispettoso.
Insomma le critiche di questo illustre giornale bisogna prenderle con le pinze. Non credo che sia davvero interessato al bene dell'Italia. La politica di questo giornale verso la Gran Bretagna è di copertura delle magagne. Non mi risulta che abbia davvero affondato il bisturi sulla grave situazione in cui venti anni di tatcherismo hanno gettato la popolazione del Regno Unito. Non si è mai occupato delle grandi città inglesi oppresse dalla disoccupazione e dallo sfacelo del degrado che nei fine settimana hanno le bettole e le piazze piena di inglesi ubriachi fradici che cercano di annegare nella birra la disperazione della società priva di speranza e di futuro. Giusto cercare le pulci alla Italia ma bisognerebbe avere la buona fede di farlo in casa e sopratutto di fare una analisi obiettivi del perchè l'Europa intera sta diventando un inferno popolato da poveracci spesso senza i soldi per comprare un po di latte ai bambini.
Per concludere: Chiediamoci cosa vogliono gli inglesi dall'Italia più di quanto non siano riusciti finora a scroccare!
Il Financial Times ha criticato pesantemente Monti. Ne ha sforbiciato la figura definendo fallimentare la sua politica che ha portato all'Italia depressione e più tasse.
Tutti coloro che esprimiamo le stesse critiche su Monti ed il suo Governo ci siamo trovati naturalmente d'accordo con l'analisi pesantemente critica dell'autorevole giornale anglosassone. Giusto! Dovremmo però farci una domanda. Perchè il Financial Times attacca Monti che è stato il più fedele esecutore di una linea suggerita in modo martellante dal FMI, dalla BCE con lettere di intimazione all'Italia, dalla UE? Non è forse vero che la linea di Monti è stata condivisa e sollecitata dal Financial Times? Non risulta che il giornale sia mai stato di orientamento liberal o socialista o keinesiano! Perchè contraddicendo la linea che ha voluto fare indossare all'Italia il sarcofago della Vergine di Ferro del fiscal compact, sollecitato la riforma delle pensioni e la delegiferazione dei diritti del lavoro, le grandi tagliate orizzontali e verticali ai fondi adella scuola ed alla sanità oggi attacca Monti che come e più di Berlusconi ha fatto proprio quanto è stato suggerito ed imposta dall'ideologia dei poteri dello Occidente?
Il Financial Times non è nuovo di attacchi a dirigenti italiani o all'Italia. Nell'aprile del 2006 fece un durissimo e scandalistico attacco a Romano Prodi accusandolo di malversazioni nella gestione della Commissione Europea di cui Prodi era Presidente.
Già del 2001 aveva aggredito il governo presieduto da Monti sulla vicenda dello ingresso dell'Italia nell'eurozona.
Il giornale londinese poi ha messo sulla graticola Berlusconi sbeffeggiandolo e ridicolizzandolo ad ogni piè sospinto.
Nel novembre del 2009 aveva attaccato D'Alema a quel tempo candidato al Ministro degli Esteri della Comunità Europea posto poi ricoperto da una baronessa il cui merito è quello di essere fedelissima pedina degli USA e della Nato. La signora Catherine Margaret Ashton, Baronessa Ashton di Upholland è membro della Camera dei Lord di Sua Maestà Britannica. Brilla al vertice della politica estera europea per la sua invisibilità assoluta.
Nessuno dei leaders politici italiani si è salvato dalle critiche di questo portavoce degli ambienti finanziari inglesi. Forse non ci hanno mai perduto il sorpasso che fu fatto alla GB negli anni del governo Craxi verso cui aveva tuttavia un atteggiamento che se non ricordo male era rispettoso.
Insomma le critiche di questo illustre giornale bisogna prenderle con le pinze. Non credo che sia davvero interessato al bene dell'Italia. La politica di questo giornale verso la Gran Bretagna è di copertura delle magagne. Non mi risulta che abbia davvero affondato il bisturi sulla grave situazione in cui venti anni di tatcherismo hanno gettato la popolazione del Regno Unito. Non si è mai occupato delle grandi città inglesi oppresse dalla disoccupazione e dallo sfacelo del degrado che nei fine settimana hanno le bettole e le piazze piena di inglesi ubriachi fradici che cercano di annegare nella birra la disperazione della società priva di speranza e di futuro. Giusto cercare le pulci alla Italia ma bisognerebbe avere la buona fede di farlo in casa e sopratutto di fare una analisi obiettivi del perchè l'Europa intera sta diventando un inferno popolato da poveracci spesso senza i soldi per comprare un po di latte ai bambini.
Per concludere: Chiediamoci cosa vogliono gli inglesi dall'Italia più di quanto non siano riusciti finora a scroccare!
terroristi italiani
I terroristi italiani
Si vuole a qualsiasi costo montare "lo scandalo" del funerale di Prospero Gallinari. Si parla di una folle ideologia che ha pervaso il funerale e si tenta di terrorizzare la opinione pubblica diffondendo il timore di una ripresa del terrorismo. Si aizzano i sospetti verso chiunque era presente. Non dubito che sono stati tutti fotografati dalla Polizia e dai Servizi.
Non c'era nessuna voglia di ricominciare tra gli anziani che hanno partecipato al funerale di Prospero. Non c'era nessuna voglia di terrorismo tra i giovani che erano presenti.
C'era e c'è semmai il dolore di una esperienza sbagliata che non ha prodotto che sofferenza galera e criminalizzazione di tantissimi compagni che sono stati mossi da un convincimento profondo della irriformabilità per via democratica di questo paese.
In effetti questo Paese è irriformabile e va sempre di male in peggio. La classe operaia italiana è la più bersagliata vilipesa offesa schernita ingiuriata tra le classi operaie di tutta l'Europa. Ma non c'è nessuna scelta di clandestinità e di terrorismo. Se ci fosse stata si sarebbe già vista. Invece si è assistito al suicidio di tante persone falciate dalle politiche disonesta e crudele dei governi ed anche dei grandi partiti politici italiani.
http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/9079/
sindacati partiti e grillo
Gli
attacchi di Grillo ai partiti ed al sindacato sono inaccettabili perchè
non si limitano a denunziare ed esecrare il comportamento che i partiti
ed i sindacati hanno avuto in Italia ( e comunque non sempre la cosa va
approfondita e storicizzata) ma ne attaccano la legittimità ad
esistere. Ora io sono stato uno dei più critici contestatori delle
politiche sindacali delle tre Confederazioni ma credo che la soluzione
non consista nella loro abominazione quanto la loro riforma ed il
capovolgimento del rapporto tra la base ed i vertici. Lo stesso dicasi
per i partiti. Non credo che sindacato e partito possano essere
sostituiti da una rete internet peraltro controllata in modo padronale
da chi ha il marchio depositato ed è detentore di tutte le informazioni.
La democrazia va rinnovata non abolita.
il capitalismo è morto?
E'
una affermazione priva di senso dire che il capitalismo è finito. Farà a
meno della democrazia come sta facendo per non finire e ha trovato
nella globalizzazione il terreno per scatenare il suo spirit animal. E'
una affermazione ridicola quella di Grillo. Tutto il sistema politico
italiano ha assunto l'ideologia del capitalismo come pensiero unico.
Compreso lui. E allora? Il socialismo non sottovaluta il capitalismo e
si pone il problema del suo superamento. Ma non da per morto un nemico
che tuttora ci infligge colpi quasi mortali come i 50 milioni di
disoccupati della OCSE che non sono il segno del suo fallimento ma della
sua capacità di seviziare la classe lavoratrice e usarla come merce usa
e getta...
Paolino Angrisani
E
morto stanotte a Cinisi il mio amico di una vita Paolino Angrisani. Fu
v.Presidente dell'Ente Minerario Siciliano ed artefice coraggioso
assieme al Presidente Verzotto ed al consiglio di amministrazione di cui
io facevo parte dell'ideazione e realizzazione del metanodotto
Italia-Algeria che da trenta anni rifornisce l'Italia del prezioso gas
ed ha contribuito ad assicurare finora la pace nel Mediterraneo che oggi
si vorrebbe distruggere.
Paolino Angrisani e tutti noi
incaricammo la Bectel dello studio di fattibilità dello attraversamento
sottomarino del metanodotto e poi fummo artefici degli accordi con la
Sonatrack. Ricordo l'arrivo dei giovanissimi dirigenti della Sonatrack a
Palermo. Sembravano ragazzi liceali ed avevano la gestione di una
grande società pubblica!
Paolino Angrisani voglio ricordarlo come
un costruttore del benessere italiano. Benessere che da anni a questa
parte in molti stanno distruggendo.
Era socialista come me ed amico di Francesco De Martino.
domenica 20 gennaio 2013
Funerali di Prospero Gallinari
Funerali Prospero Gallinari
Riotta ed altri pennivendoli e mezzobusti hanno strillato come aquile
scandalizzate per la presenza di un migliaio di persone ai funerali di
Prospero Gallinari. Le TV Hanno fatto intervenire le famiglie che si
dichiarano naturalmente sdegnate della manifestazione di cordoglio e di
affetto che Gallinari ha avuto. Alte grida di raccapriccio sono state
emesse per la presenza di due compagni di Rifondazione Comunista.
Un vero e proprio tentativo di intimidazione e di criminalizzazione di tutte le persone che hanno partecipato ai funerali.
Per fortuna l'Italia non sono gli USA dove vige il principio della
vendetta come giustizia. Non si può certamente condividere il terrorismo
ma neppure la sua strumentalizzazione da parte di una classe dominante
che ha ridotto l'Italia ad un immondezzaio di corruzione e di disastri
sociali.
Di Pietro con molta chiarezza sta difendendo Grassi
accusato di essere stato al funerale del suo amico di infanzia. Di
Pietro è un uomo d'onore, una persona straordinaria.
Poesia di Patrice Lumumba
Piangi, fratello Negro amatissimo
. O Negro, da millenni bestiame umano le tue ceneri continuano a spargersi in tutte le latitudini e tu continui a costruire cappelle funerarie dove i carnefici dormono il loro sonno eterno. Inseguiti e braccati, scacciati dai propri villaggi sconfitti in battaglie dove la legge del più forte significava per te la schiavitù o la morte, ti eri rifugiato nelle profonde foreste dove l’altra morte incombeva sotto la maschera impaziente per le zanne del felino, o nella morsa immonda e fredda del serpente. E poi venne il Bianco, sornione scaltro e più avido che scambiava il tuo oro per paccottiglia violentando le tue donne ubriacando i tuoi guerrieri ammassando nei suoi vascelli i tuoi figli e le tue figlie. Il tam-tam mormorava di villaggio in villaggio portando in lontananza il dolore seminando lo smarrimento raccontando la grande partenza verso fiumi lontani dove il cotone è Dio e il dollaro Re condannato al lavoro forzato come bestia da soma dall’alba al tramonto sotto un sole infuocato. Ti fu insegnato a cantare le lodi di Dio e questi diversi canti, ritmando il tuo calvario ti davano la speranza in un mondo migliore.. ma nel tuo cuore chiedevi solo il tuo diritto alla vita e la tua parte di felicità. Tu danzavi, folle, nell’umidità della sera. Da questo sole che tu ami sempre soffocherai il tuo dolore e tu farai del Congo una nazione libera e felice al centro di questa grandiosa Africa nera. Patrice Lumumba (Congo)
. O Negro, da millenni bestiame umano le tue ceneri continuano a spargersi in tutte le latitudini e tu continui a costruire cappelle funerarie dove i carnefici dormono il loro sonno eterno. Inseguiti e braccati, scacciati dai propri villaggi sconfitti in battaglie dove la legge del più forte significava per te la schiavitù o la morte, ti eri rifugiato nelle profonde foreste dove l’altra morte incombeva sotto la maschera impaziente per le zanne del felino, o nella morsa immonda e fredda del serpente. E poi venne il Bianco, sornione scaltro e più avido che scambiava il tuo oro per paccottiglia violentando le tue donne ubriacando i tuoi guerrieri ammassando nei suoi vascelli i tuoi figli e le tue figlie. Il tam-tam mormorava di villaggio in villaggio portando in lontananza il dolore seminando lo smarrimento raccontando la grande partenza verso fiumi lontani dove il cotone è Dio e il dollaro Re condannato al lavoro forzato come bestia da soma dall’alba al tramonto sotto un sole infuocato. Ti fu insegnato a cantare le lodi di Dio e questi diversi canti, ritmando il tuo calvario ti davano la speranza in un mondo migliore.. ma nel tuo cuore chiedevi solo il tuo diritto alla vita e la tua parte di felicità. Tu danzavi, folle, nell’umidità della sera. Da questo sole che tu ami sempre soffocherai il tuo dolore e tu farai del Congo una nazione libera e felice al centro di questa grandiosa Africa nera. Patrice Lumumba (Congo)
Patrice
Lumumba capo del governo della Repubblica del Congo, assassinato dagli
Occidentali nel 1961. ebbe il suo Giuda nel capo di una fazione tribale
congolese come Gheddafi lo ebbe da un cirenaico. Una tecnica
sperimentata dal colonialismo per la soppressione dei dirigenti
irriducibili del popolo africano.
Piangi, fratello Negro amatissimo.
O Negro, da millenni bestiame umano
le tue ceneri continuano a spargersi in tutte le latitudini
e tu continui a costruire cappelle funerarie
dove i carnefici dormono il loro sonno eterno.
Inseguiti e braccati, scacciati dai propri villaggi
sconfitti in battaglie dove la legge del più forte
significava per te la schiavitù o la morte,
ti eri rifugiato nelle profonde foreste
dove l’altra morte incombeva sotto la maschera
impaziente
per le zanne del felino, o nella morsa immonda
e fredda del serpente.
E poi venne il Bianco, sornione scaltro
e più avido
che scambiava il tuo oro per paccottiglia
violentando le tue donne
ubriacando i tuoi guerrieri
ammassando nei suoi vascelli i tuoi figli e le tue figlie.
Il tam-tam mormorava di villaggio in villaggio
portando in lontananza il dolore
seminando lo smarrimento
raccontando la grande partenza verso fiumi lontani
dove il cotone è Dio e il dollaro Re
condannato al lavoro forzato come bestia da soma
dall’alba al tramonto sotto un sole infuocato.
Ti fu insegnato a cantare le lodi di Dio
e questi diversi canti, ritmando il tuo calvario
ti davano la speranza in un mondo migliore..
ma nel tuo cuore chiedevi solo
il tuo diritto alla vita e la tua parte di felicità.
Tu danzavi, folle, nell’umidità della sera.
Da questo sole che tu ami sempre
soffocherai il tuo dolore
e tu farai del Congo una nazione libera e felice
al centro di questa grandiosa Africa nera.
Patrice Lumumba (Congo)
ASSASSINI
Degli assassini, si sono assassini
Piangi, fratello Negro amatissimo.
O Negro, da millenni bestiame umano
le tue ceneri continuano a spargersi in tutte le latitudini
e tu continui a costruire cappelle funerarie
dove i carnefici dormono il loro sonno eterno.
Inseguiti e braccati, scacciati dai propri villaggi
sconfitti in battaglie dove la legge del più forte
significava per te la schiavitù o la morte,
ti eri rifugiato nelle profonde foreste
dove l’altra morte incombeva sotto la maschera
impaziente
per le zanne del felino, o nella morsa immonda
e fredda del serpente.
E poi venne il Bianco, sornione scaltro
e più avido
che scambiava il tuo oro per paccottiglia
violentando le tue donne
ubriacando i tuoi guerrieri
ammassando nei suoi vascelli i tuoi figli e le tue figlie.
Il tam-tam mormorava di villaggio in villaggio
portando in lontananza il dolore
seminando lo smarrimento
raccontando la grande partenza verso fiumi lontani
dove il cotone è Dio e il dollaro Re
condannato al lavoro forzato come bestia da soma
dall’alba al tramonto sotto un sole infuocato.
Ti fu insegnato a cantare le lodi di Dio
e questi diversi canti, ritmando il tuo calvario
ti davano la speranza in un mondo migliore..
ma nel tuo cuore chiedevi solo
il tuo diritto alla vita e la tua parte di felicità.
Tu danzavi, folle, nell’umidità della sera.
Da questo sole che tu ami sempre
soffocherai il tuo dolore
e tu farai del Congo una nazione libera e felice
al centro di questa grandiosa Africa nera.
Patrice Lumumba (Congo)
ASSASSINI
Degli assassini, si sono assassini
Piangi, fratello Negro amatissimo.
O Negro, da millenni bestiame umano
le tue ceneri continuano a spargersi in tutte le latitudini
e tu continui a costruire cappelle funerarie
dove i carnefici dormono il loro sonno eterno.
Inseguiti e braccati, scacciati dai propri villaggi
sconfitti in battaglie dove la legge del più forte
significava per te la schiavitù o la morte,
ti eri rifugiato nelle profonde foreste
dove l’altra morte incombeva sotto la maschera
impaziente
per le zanne del felino, o nella morsa immonda
e fredda del serpente.
E poi venne il Bianco, sornione scaltro
e più avido
che scambiava il tuo oro per paccottiglia
violentando le tue donne
ubriacando i tuoi guerrieri
ammassando nei suoi vascelli i tuoi figli e le tue figlie.
Il tam-tam mormorava di villaggio in villaggio
portando in lontananza il dolore
seminando lo smarrimento
raccontando la grande partenza verso fiumi lontani
dove il cotone è Dio e il dollaro Re
condannato al lavoro forzato come bestia da soma
dall’alba al tramonto sotto un sole infuocato.
Ti fu insegnato a cantare le lodi di Dio
e questi diversi canti, ritmando il tuo calvario
ti davano la speranza in un mondo migliore..
ma nel tuo cuore chiedevi solo
il tuo diritto alla vita e la tua parte di felicità.
Tu danzavi, folle, nell’umidità della sera.
Da questo sole che tu ami sempre
soffocherai il tuo dolore
e tu farai del Congo una nazione libera e felice
al centro di questa grandiosa Africa nera.
Patrice Lumumba (Congo)
ASSASSINI
Degli assassini, si sono assassini
Piangi, fratello Negro amatissimo.
O Negro, da millenni bestiame umano
le tue ceneri continuano a spargersi in tutte le latitudini
e tu continui a costruire cappelle funerarie
dove i carnefici dormono il loro sonno eterno.
Inseguiti e braccati, scacciati dai propri villaggi
sconfitti in battaglie dove la legge del più forte
significava per te la schiavitù o la morte,
ti eri rifugiato nelle profonde foreste
dove l’altra morte incombeva sotto la maschera
impaziente
per le zanne del felino, o nella morsa immonda
e fredda del serpente.
E poi venne il Bianco, sornione scaltro
e più avido
che scambiava il tuo oro per paccottiglia
violentando le tue donne
ubriacando i tuoi guerrieri
ammassando nei suoi vascelli i tuoi figli e le tue figlie.
Il tam-tam mormorava di villaggio in villaggio
portando in lontananza il dolore
seminando lo smarrimento
raccontando la grande partenza verso fiumi lontani
dove il cotone è Dio e il dollaro Re
condannato al lavoro forzato come bestia da soma
dall’alba al tramonto sotto un sole infuocato.
Ti fu insegnato a cantare le lodi di Dio
e questi diversi canti, ritmando il tuo calvario
ti davano la speranza in un mondo migliore..
ma nel tuo cuore chiedevi solo
il tuo diritto alla vita e la tua parte di felicità.
Tu danzavi, folle, nell’umidità della sera.
Da questo sole che tu ami sempre
soffocherai il tuo dolore
e tu farai del Congo una nazione libera e felice
al centro di questa grandiosa Africa nera.
Patrice Lumumba (Congo)
ASSASSINI
Degli assassini, si sono assassini
La guerra di Holland al Mali è contro l'Italia!
Interessi italiani immensi in Algeria garantiti solo dalla Pace!
La guerra dalla Francia al Mali (e domani all'Algeria) è guerra all'Italia come lo è stata la guerra a Gheddafi ed alla Libia. Con l'Algeria siamo fisicamente legati dal metanodotto che da trenta anni ci rifornisce di gas a buon mercato. Abbiamo un import di trentadue miliardi di mc di metano l'anno pari ad oltre un terzo del nostro consumo. Nell'insieme abbiamo interessi immensi in tantissimi campi come del resto avveniva con la Libia.
Sono in ballo molti miliardi di dollari l'anno ed il lavoro di centinaia di migliaia di persone.
Quando la Francia e gli altri ci avranno scippato l'Algeria con la collaborazione degli indegni governanti italiani che non amano la Patria ma solo la loro carriera garantita dalla mafia euroatlantica l'Italia precipiterà in fondo all'abisso dalla quale era risalita sessanta anni orsono.
http://www.anie.it/browse.asp?goto=1746&livello=3&IdDocumento=39821&IdRevisione=89071
http://www.ilgiornale.it/news/esteri/guerra-nel-mali-pu-chiuderci-gas-876797.html
La guerra dalla Francia al Mali (e domani all'Algeria) è guerra all'Italia come lo è stata la guerra a Gheddafi ed alla Libia. Con l'Algeria siamo fisicamente legati dal metanodotto che da trenta anni ci rifornisce di gas a buon mercato. Abbiamo un import di trentadue miliardi di mc di metano l'anno pari ad oltre un terzo del nostro consumo. Nell'insieme abbiamo interessi immensi in tantissimi campi come del resto avveniva con la Libia.
Sono in ballo molti miliardi di dollari l'anno ed il lavoro di centinaia di migliaia di persone.
Quando la Francia e gli altri ci avranno scippato l'Algeria con la collaborazione degli indegni governanti italiani che non amano la Patria ma solo la loro carriera garantita dalla mafia euroatlantica l'Italia precipiterà in fondo all'abisso dalla quale era risalita sessanta anni orsono.
http://www.anie.it/browse.asp?goto=1746&livello=3&IdDocumento=39821&IdRevisione=89071
http://www.ilgiornale.it/news/esteri/guerra-nel-mali-pu-chiuderci-gas-876797.html
La calamita della destra e domande sui massimi sistemi
La calamita della destra e domande sui massimi sistemi
Capisco che in politica si tema l'isolamento e quasi se ne abbia terrore.. Mi riferisco all'isolamento di una formazione politica rispetto le altre. Nella dinamica della politica italiana questo timore si materializza in un continuo spostamento a destra di tutto il quadro politico fino a risultare completamente squilibrato da un solo lato. Stamane abbiamo la novità di Vendola che apre a Monti mentre Bersani dice che se si vuole battere la destra bisogna votare PD. Quando Bersani parla di destra non si riferisce a Monti a Casini e Fini ma soltanto a Berlusconi o a personaggi come Storace.
Ora se si dovessero valutare i partiti dai programmi elettorali e dai loro comportamenti concreti si ricaverebbe la verità che Bersani non è sinistra o centro ma soltanto una versione diversa della destra. Una destra che vuole battere altre destre. Una destra che è La versione più civile ma anche la più intransigente della attuazione delle direttive provenienti dal quadro di comando del capitalismo euroatlantico. Destra anche in politica estera perchè il PD è per intervenire nella guerra del Mali e forse non soltanto fornendo aiuti logistici. Bersani è la destra che ha realizzato dentro di se il compromesso storico nella sua versione più "reazionaria". Monti è la destra euroatlantica e Berlusconi è la destra populista. Non esiste una vocazione socialdemocratica del PD. E neppure keinesiana.La sua linea è quella dei neocon repubblicani intransigenti e lo abbiamo visto nel voto per il fiscal compact. Nelle interviste rilasciate da Bersani a vari giornali europei si dichiara "democratico" e non socialdemocratico e credo che la sottolineatura "non socialdemocratico" ha un senso relativo sopratutto ai diritti dei lavoratori ed al welfare. Se Rivoluzione Civile arriva in Parlamento abbiamo una ragionevole speranza di opposizione a queste tre destre ed una forza che punterà a recuperare i diritti perduti dai lavoratori ad opera del governo Monti e per responsabilità specifiche del PD e della CGIL specialmente per quanto riguarda le pensioni e la riforma Fornero. Spero che si esaurisca in Italia la capacità di calamitazione della destra anche per l'esaurimento del pensiero unico liberista che con le politiche di austerità sta provocando enormi danni che cominciano a spaventare anche molti pezzi della borghesia che vedono nel crollo dei consumi e degli investimenti l'oscurarsi delle fortune dell'Occidente.
Credo che abbia commesso un errore fatale il PD ad abbracciare la strada della adesione alle politiche dettate dalla Troika nel momento in cui gli USA ed il Giappone tentano di imboccare una strada diversa dal momento che i disoccupati dell'area OCSE sono oramai cinquanta milioni. Cinquanta milioni di disoccupati vuol dire che al posto di cinquanta milioni di produttori di ricchezza
ci sono cinquanta milioni di persone e le loro famiglie che debbono essere in qualche modo sfamate. Il grosso problema della cosidetta "crescita" che sostituisce l'austerità è se il sistema è capace soltanto attraverso la innovazione tecnologica ed una ripresa dei redditi di rigenerarsi. Basterà costruire una auto più efficiente ed avanzata e meno costosa per venderla oppure la saturazione del mercato llo renderà impossibile. Questo per parlare soltanto di un prodotto. E' possibile mettendo il carburante degli investimenti fare ripartire la locomotiva del sistema economico? C'è chi pensa di no e crede che soltanto la guerra potrebbe riaccendere le caldaie dello sviluppo. L'alternativa è una radicale riforma, il comunismo. Produrre beni e non merci cambiare il senso della vita in gran parte del pianeta. Ma come sarà possibile questo se la Cina scopre il capitalismo selvaggio e ne è diventata un motore mondiale?
sabato 19 gennaio 2013
Algeria il giorno prima della sua fine
l'Algeria il giorno prima della sua catastrofica fine
L'Algeria ha verso la Francia e l'Occidente la stessa posizione collaborazionista che aveva il povero Gheddafi quando tentava di tenerseli buoni nel tentativo di salvare l'indipendenza della Libia e la Jammaria. L'Algeria consente agli aerei francesi di transitare sul suo cielo per andare a bombardare il Mali. L'Algeria sarà distrutta dai francesi e dalla Nato come è stata distrutta la Libia. Non resterà pietra su pietra di Algeri. La Francia di oggi non è quella del grande statista De Goulle che era capace di concepire un rapporto non colonialistico con l'Algeria. Holland ed il capitalismo euroatlantico non vedono l'ora di mettere le mani sulla Sonatrack sul metanodotto sul petrolio. Questa è la mia profezia.
L'Algeria ha verso la Francia e l'Occidente la stessa posizione collaborazionista che aveva il povero Gheddafi quando tentava di tenerseli buoni nel tentativo di salvare l'indipendenza della Libia e la Jammaria. L'Algeria consente agli aerei francesi di transitare sul suo cielo per andare a bombardare il Mali. L'Algeria sarà distrutta dai francesi e dalla Nato come è stata distrutta la Libia. Non resterà pietra su pietra di Algeri. La Francia di oggi non è quella del grande statista De Goulle che era capace di concepire un rapporto non colonialistico con l'Algeria. Holland ed il capitalismo euroatlantico non vedono l'ora di mettere le mani sulla Sonatrack sul metanodotto sul petrolio. Questa è la mia profezia.
lettera a Bella Ciao
cancellazione
di : pietro ancona
sabato 19 gennaio 2013 - 16h46
Cari compagni,
vedo che avete fatto una vera e propria pulizia etnica del sito: Non si
trova più uno solo dei tanti miei scritti che avevate pubblicato prima di
"scoprire" che io sono uno che viene dalle fogne e che magari sono
rossobruno. Avete anche scritto che la mia biografia non conta niente
perchè - insinuate- oggi potrei essere diverso. In quanto alle posizioni che
ho assunto dalla Libia alla Siria al Mali a tutte le altre i fatti mi hanno
sempre dato ragione e tutti coloro che si schierano con la Nato o con gli
USA passano davvero il...rubicone e si mettono dalla parte opposta a quella
del socialismo. Il socialismo per sua natura è sempre stato
internazionalista. E’ nato internazionalista. Non si può essere comunisti in
Italia ed approvare l’intervento della Nato in Iraq o in Libia o domani in
Algeria. Credo che mi dovete delle scuse per il linguaggio davvero pesante
offensivo che avete avuto proteggendovi con l’anonimato. Io a differenza di
colui che mi ha insolentito mi firmo e sono qui e non è a voi che debbo
dimostrare quello che sono. Vi perdono perchè siete giovani e vi aspetta un
futuro peggiore di quello che io ho avuto. Io sono anziano e rispetto a voi
sono stato fortunato: sono cresciuto con la speranza ed in un clima di
continui miglioramenti. Questo non c’è più e voi rischiate di essere
naufraghi in un mare in tempesta. Ho pena per voi e tutto quello che ho
fatto l’ho fatto finora nel tentativo di aiutare a trovare una via di
soluzione che non può essere diversa da quella del comunismo. Comunismo che
non abbisogna di essere rifatto o rifondato. Il comunismo è quello che ha
fatto la storia del novecento e farà quella del secolo che stiamo
cominciando a percorrere. Quando ho scritto che sono con i terroristi senza
se e senza ma l’ho fatto come reazione alle campagne di criminalizzazioni di
tutte le lotte che i popoli oppressi fanno contro gli USA e la Nato non
certo perchè io privilegi la scelta del terrorismo su quella della lotta di
massa e della lotta dei popoli. Terroristi sono comunque coloro i quali
vanno a bombardare con i drone i villaggi ed usano bombe ad uranio per
distruggere il DNA dei popoli che massacrano. Uccidono le future
generazioni. Aspetto le vostre scuse. Sapete dove scrivermi. Ho un blog
"Medioevo Sociale" che è praticamente il mio diario. Sono iin FB. Un
abbraccio fraterno.
Pietro Ancona
http://domani.arcoiris.tv/author/pi...
venerdì 18 gennaio 2013
società civile e società politica
"La società civile mantiene la sua prevalenza sui partiti" Questa è la sintesi di Ingroia.
Ancora in corso da Lucia Annunziata la nuova trasmissione dal titolo
Leaders dedicata appunto ai gruppi dirigenti dei partiti che partecipano
alla contesa elettorale. Ingroia si è presentato con numerosi candidati
della lista Rivoluzione Civile. Interrogato sulla "desistenza" e sui
rapporti con il centro-sinistra ha detto che la lista RC è alternativa
al berlusconismo ed al montismo ma non al centro-sinistra. Ha aggiunto
che si ha il dovere di ricercare convergenze."
Ora la dichiarazione
è suicida ed inaccettabile. Suicida perchè manifesta una visione
politichese della politica come ricerca di collaborazioni con gli altri
ai fini del governo e non come forza a sostegno di programmi relative
alla difesa di un preciso blocco sociale e dell'Italia. In secondo luogo
perchè non ci sono differenze programmatiche tra PD e Monti e quindi
non ha senso non prendere le distanze anche dal centro-sinistra.
Francamente non mi aspettavo questa connotazione politica di Rivoluzione
Civile. Inoltre sono colpito dal fatto che non ho visto una sola volta
nei dibattiti televisisi Ingroia con Ferrero Bonelli Di Liberto di
Pietro. Onestamente non so che pensare e non so che cosa dovrò fare,
come
Condividendo le riserve del Prof.Giuseppe Carlo Marino
La società civile come grimaldello per destrutturare il partito
comunista e sostituire l'ideologia e l'organizzazione di partito con
pulsioni eticistiche e galantomiste nella gestione di un sistema che non
viene messo in discussione
"Bisognerebbe cominciare a fare i
conti e liberarci della nozione artificiosa e fuorviante di "società
civile". Che cosa è la società civile che quest'anno ha avuto la
protervia di avere la prima fila e di intestarsi il rassemblement della
sinistra dei verdi e di Italia dei Valori alimentando indirettamente una
polemica razzista sui dirigenti dei partiti presenti che essendo come
dire quasi impresentabili dovevano cedere come hanno ceduto il posto a
rappresentnti della società civile?. Perchè Ingroia non ha avuto la
modestia che avevano enormi intellettuali e grandissimi professionisti
ai tempi del PCI e del PSI che accettavano di stare dietro i dirigenti
dei Partiti.? Vivo come una umiliazione
per la Politica il fatto che la lista non sia presieeduta dal più
importante dei leaders dei partiti comunisti- Il passo che si è fatto
con la lista RC è grave e riguarda due cose: considerare i dirigenti dei
partiti come un disvalore che è l'idea berlusconiana dei funzionari di
partiti come persone senza arte ne parte e considerare il partito
secondario al movimento "liquido" che come abbiamo già visto traligna
verso il PD come attratto da una forza irresistibile che prevale sui
contenuti della politica. Tutta la borghesia benestante tende ad unirsi.
Non c'è un solo "povero" nella società civile! Autocriticamente dico
che dopo iniziali perplessità mi sono fatto convincere della bontà della
Lista Ingroia ma vedendolo all'opera e vedendo anche quello che succede
nelle regioni ho più di una ragioone per essere scontento. Condivido
quindi quanto ha scritto il prof.Marino."
Dalla parte dei terroristi
Dalla parte dei terroristi del Mali senza se e senza ma....
Il grande ritorno del colonialismo (che non se n'era mai andato).
Colpisce la politica del branco adottata dall'occidente. Tutte le imprese coloniali vengono realizzate con la collaborazione innanzitutto di USA, Gran Bretagna Inghilterra, poi dalla Germania, dall'Italia e dal gruppo dei volenterosi stati "ruffiani" reclutati nel discreditato ONU diventato ufficio protocollo degli USA. In genere si attaccano gli Stati che una lista di Bush ha definito "canaglia". Sono stati canaglia l'Irak, l'Afghanistan, la Libia, la Siria, la Somalia, lo Yemen. Un elenco che sicuramente contiene l'Iran la Corea del Nord, la Cina, il Vietnam, la Russia anche se certi Stati non vengono molestati apertamente dagli USA ma soltanto richiamati al rispetto dei diritti umani (sic!) e lavorati ai fianchi da Soros dalla Ned e passibili di "rivoluzioni colorate" finanziate sempre dalla Ned e minuziosamente organizzate. Anche il Dalai Lama è della partita e organizzata autodafè di centinaia di monacelli e monacelle per tenere aperta come una ferita la questione del Tibet dove spera di tornare a regnare da monarca assoluto incarnazione di Budda una sorta di Dio in terra.
Il branco degli squali colonialisti occidentali è per ora dedito alla Africa dove si deve creare un ordine corrispondente agli interessi che segretamente sono stati spartiti tra USA, Francia ed Inghilterra. Qualche briciolina sarà lasciata alla Italia che comunque è stata colpita ed azzoppata dalla guerra a Gheddafi. (meno cinquanta miliardi di euro di esport-import).
Per ora è in ballo il Mali che i francesi ritengono loro proprietà privata come del resto la Costa d'Avorio. Un tempo oltre un terzo dell'Africa era nelle loro mani. Non si rassegnano a cedere il passo a classi dirigenti locali amenochè non sia loro stessi a sceglierle e che siano sottomessi agli interessi francesi.
C'è una regola infallibile per non sbagliare politicamente ed eticamente. Basta stare dalla parte opposta degli USA e della Nato. Schierarsi con coloro che vengono definiti dai massmedia e dai politici occidentali "terroristi islamici", "fondamentalisti".
Mi ha colpito le cose dette in una intervista a rainew24 dall'ex Capo di Stato Maggiore dell'esercito che sembrava entusiasta ed affascinato dai drone che l'Italia ha comprato dagli USA e che probabilmente sono giù impiegati sulle popolazioni del Mali. Ha detto che non c'è un problema di maggiore o minore unicità per un' arma che viene usata anche da mille chilometri di distanza. Ha detto: "che differenza fa se chi la usa sta in un luogo sicuro e distante piuttosto che nella cabina di comando dell'aereo? Possiamo dire al Generale che le sue parole ci hanno fatto sentire il ghiaccio nella schiena?
Le famiglie che vengono distrutte dai drone non esistono: si chiamano "danni collaterali". E poi non sono di razza bianca, non sono occidentali, non sono nessuno, proprio nessuno...ma chi se ne frega....
L'Algeria non è più quella di Ben Bella e della grande lotta di liberazione immortalata dal film di Gillo Pontecorvo. Ieri si è prestata a fare una sfortunata azione contro un gruppo di patrioti che avevano fatto prigionieri ostaggi occidentali. E' stata una carneficina.
Non è detto che nonostante la sua posizione filooccidentale l'Algeria non sia nel numero degli Stati che saranno ridotti in maceria dagli USA e dalla Nato. Forse è soltanto questione di qualche mese.
Il grande ritorno del colonialismo (che non se n'era mai andato).
Colpisce la politica del branco adottata dall'occidente. Tutte le imprese coloniali vengono realizzate con la collaborazione innanzitutto di USA, Gran Bretagna Inghilterra, poi dalla Germania, dall'Italia e dal gruppo dei volenterosi stati "ruffiani" reclutati nel discreditato ONU diventato ufficio protocollo degli USA. In genere si attaccano gli Stati che una lista di Bush ha definito "canaglia". Sono stati canaglia l'Irak, l'Afghanistan, la Libia, la Siria, la Somalia, lo Yemen. Un elenco che sicuramente contiene l'Iran la Corea del Nord, la Cina, il Vietnam, la Russia anche se certi Stati non vengono molestati apertamente dagli USA ma soltanto richiamati al rispetto dei diritti umani (sic!) e lavorati ai fianchi da Soros dalla Ned e passibili di "rivoluzioni colorate" finanziate sempre dalla Ned e minuziosamente organizzate. Anche il Dalai Lama è della partita e organizzata autodafè di centinaia di monacelli e monacelle per tenere aperta come una ferita la questione del Tibet dove spera di tornare a regnare da monarca assoluto incarnazione di Budda una sorta di Dio in terra.
Il branco degli squali colonialisti occidentali è per ora dedito alla Africa dove si deve creare un ordine corrispondente agli interessi che segretamente sono stati spartiti tra USA, Francia ed Inghilterra. Qualche briciolina sarà lasciata alla Italia che comunque è stata colpita ed azzoppata dalla guerra a Gheddafi. (meno cinquanta miliardi di euro di esport-import).
Per ora è in ballo il Mali che i francesi ritengono loro proprietà privata come del resto la Costa d'Avorio. Un tempo oltre un terzo dell'Africa era nelle loro mani. Non si rassegnano a cedere il passo a classi dirigenti locali amenochè non sia loro stessi a sceglierle e che siano sottomessi agli interessi francesi.
C'è una regola infallibile per non sbagliare politicamente ed eticamente. Basta stare dalla parte opposta degli USA e della Nato. Schierarsi con coloro che vengono definiti dai massmedia e dai politici occidentali "terroristi islamici", "fondamentalisti".
Mi ha colpito le cose dette in una intervista a rainew24 dall'ex Capo di Stato Maggiore dell'esercito che sembrava entusiasta ed affascinato dai drone che l'Italia ha comprato dagli USA e che probabilmente sono giù impiegati sulle popolazioni del Mali. Ha detto che non c'è un problema di maggiore o minore unicità per un' arma che viene usata anche da mille chilometri di distanza. Ha detto: "che differenza fa se chi la usa sta in un luogo sicuro e distante piuttosto che nella cabina di comando dell'aereo? Possiamo dire al Generale che le sue parole ci hanno fatto sentire il ghiaccio nella schiena?
Le famiglie che vengono distrutte dai drone non esistono: si chiamano "danni collaterali". E poi non sono di razza bianca, non sono occidentali, non sono nessuno, proprio nessuno...ma chi se ne frega....
L'Algeria non è più quella di Ben Bella e della grande lotta di liberazione immortalata dal film di Gillo Pontecorvo. Ieri si è prestata a fare una sfortunata azione contro un gruppo di patrioti che avevano fatto prigionieri ostaggi occidentali. E' stata una carneficina.
Non è detto che nonostante la sua posizione filooccidentale l'Algeria non sia nel numero degli Stati che saranno ridotti in maceria dagli USA e dalla Nato. Forse è soltanto questione di qualche mese.
Modibo Keita padre del Mali
Modibo Keita
Il grande dirigente socialista del Mali fondatore nel 1960 dello Stato
che nel 1968 è stato rovesciato da un colpo di stato militare
organizzato dai francesi e poi avvelenato durante la carcerazione in una
caserma dei parà. Onore alla sua memoria ed a quanti oggi combattono
contro l'imperialismo occidentale rappresentato innanzitutto dalla
Francia. Tutti coloro che contrastano il tallone di ferro del
colonialismo in Africa vengono definiti terroristi e fondamentalisti.
Terrorismo ne conosco solo uno: quello degli USA e della Nato!
giovedì 17 gennaio 2013
L'Onestà
L'Onestà
Bersani parlando in un teatro romano si è intrattenuto sulla onestà.
Alzando la voce per meglio sottolineare ha detto: l'onestà quella che ci
è stata insegnata dai nostri padri e per la quale la notte si dorme
tranquilli perchè si ha la coscienza a posto.....
Ma l'onestà non è solo non rubare e non avere paura di una visita mattutina dei carabinieri.
L'onestà è anche non votare la soppressione dell'art.18, non
ingarbugliare il diritto del lavoro per fare impazzire gli operai nelle
aule dei tribunali, non approvare la legge biagi, non finanziare le
guerre coloniali. Non fare impazzire i professori approvando riforme
ispirate da folli liberisti.
Si può essere molto molto disonesti pur non rubando e ritenendo di potersi guardare allo specchio.....
elezioni inutili e dannose
Elezioni inutili e dannose
Non pretendevo da Ingroia di essere di sinistra, di diventare mio
"compagno" ma almeno di essere autonomo ed alternativo dal PD da
Bersani. Il PD e Bersani oggi rappresentano una forza politica coerente
con l'Europa delle Banche e del Capitale. Se voglio votare quest o a non
ho bisogno di votare Ingroia. Voto direttamente Bersani. Ma io non c
ondivido la politica che Bersani Monti e Berlusconi fanno in Italia e
quindi non posso condividere le forze politiche che si atteggiano a
pianeti satelliti di queste forze. Mi dispiace di essermi pronunziato
per RC-Ingroia che non è quella che io ritenevo. Pazienza! Cantonate che
si prendono quando si è in buona fede e desiderosi di apprezzare il
bene che altri rappresentano o potrebbero rappresentare,. Il prossimo
Parlamento sarà tutto di destra. Le elezioni a questo punto sono anche
superflue. Si potrebbero tutti riunire da Napolitano e spartirsi i
seggi. Sono tutti borghesi....
Con i tuareg
Con i Tuareg e tutti i patrioti del Mali
Aggressione al Malì da Francia con appoggio di Italia, Inghilterra, Germania, Usa e forse dall'intera Europa entro oggi. Esiste una internazionale del Capitalismo-Imperialismo che accorre in branco laddove si muovono interessi colonialisti da difendere di uno dei suoi componenti.
La colonizzazione dei continenti africano ed asiatico non è mai stata abbandonata. La decolonizzazione laddove si è fatta è stata stroncata nel sangue come in Libia, in Somalia, nello Yemen, in Costa d'Avorio. I leaders più capaci dei popoli africani ed arabi sono stati uccisi senza nessuna pietà da Lumumba a Gheddafi.
L'Italia, nonostante sia stata espulsa dai suoi interessi in Libia dal trio Francia, Libia, Inghilterra offre collaborazione alla Francia in Malì. L'Italia di Terzi e di di Paola che poi è l'Italia controllata dagli USa e da Israele mette a disposizione i suoi Drone di fabbricazione americana i più micidiali esistenti in circolazione. Senza badare a spese. Gli aerei carichi di bombe all'uranio che vanno a bombardare il valoroso popolo tuareg decolleranno da Trapani.
Il premio Nobel per la Pace all'Europa è stato un incredibile affronto ai popoli di tutto il mondo martoriati da secoli dagli europei.
Viva l'Africa libera! L'Africa agli Africani!
mercoledì 16 gennaio 2013
Come leveranno la proprietà ai poveri
Patrimoniale
Patrimoniale. Quando sentite parlare di patrimoniale drizzate bene le orecchie. Crediamo che si tratta della patrimoniale come di una tassa da infliggere ai ricchi.?Non è così. Forse questo accade in Francia e costringe Depardieu a fuggire in Russia. In Italia l'oligarchia politica che ha svaligiato lo Stato ed abbisogna di nuove risorse per continuare a sollazzarsi nei privilegi ha messo gli occhi sulla proprietà dei poveri La casa, patrimonio dei poveri. . Non condividono in Occidente che i poveri italiani abbiano potuto comprarsi la casa nel secondo cinquantennio del secolo scorso. In vario modo costringeranno a venderle, anzi a svenderle ai ricconi. Per patrimoniale intendono la perdita per i poveri della casa a causa di basse pensioni, bassi salari e tasse, tasse, tasse di tutti i calibri..,.Hanno creato un terribile squilibrio tra redditi tasse e proprietà della casa....
Hanno valutato quanto valgono le abitazioni di proprietà in Italia ed in Europa. In tutta l'area dell'euro forse 20 mila miliardi? Non saprei se questa cifra è quella giusta ma certamente è un patrimonio ingente. Le stesse case costrette ad essere svendute dai proprietari potrebbero domani essere affittate agli stessi.... Evviva! Si chiama pauperizzazione....
Patrimoniale. Quando sentite parlare di patrimoniale drizzate bene le orecchie. Crediamo che si tratta della patrimoniale come di una tassa da infliggere ai ricchi.?Non è così. Forse questo accade in Francia e costringe Depardieu a fuggire in Russia. In Italia l'oligarchia politica che ha svaligiato lo Stato ed abbisogna di nuove risorse per continuare a sollazzarsi nei privilegi ha messo gli occhi sulla proprietà dei poveri La casa, patrimonio dei poveri. . Non condividono in Occidente che i poveri italiani abbiano potuto comprarsi la casa nel secondo cinquantennio del secolo scorso. In vario modo costringeranno a venderle, anzi a svenderle ai ricconi. Per patrimoniale intendono la perdita per i poveri della casa a causa di basse pensioni, bassi salari e tasse, tasse, tasse di tutti i calibri..,.Hanno creato un terribile squilibrio tra redditi tasse e proprietà della casa....
Hanno valutato quanto valgono le abitazioni di proprietà in Italia ed in Europa. In tutta l'area dell'euro forse 20 mila miliardi? Non saprei se questa cifra è quella giusta ma certamente è un patrimonio ingente. Le stesse case costrette ad essere svendute dai proprietari potrebbero domani essere affittate agli stessi.... Evviva! Si chiama pauperizzazione....
Perderemo le case di abitazione. Matematico e non
allarmistico!
Entro i cinque anni di governo Monti-Bersani la grande
parte delle abitazioni possedute dagli italiani poveri con redditi al disotto
dei trenta mila euro l'anno andranno perdute ed incamerate sotto forme di tasse
dallo Stato. Come credete che pagheremo il fiscal compact a colpi di 45 miliardi
di euro l'anno? La modifica della tarsu con l'aggiunta del peso della pubblica
illuminazione cittadina e della manutenzione dei marciapiedi più le tasse di
scopo che saranno introdotte per la manutenzione e costruzione degli edifici
pubblici costituiranno le leve, l'ariete per spodestare gli italiani poveri
delle loro abitazioni. Perchè i pezzenti che vivono di lavoro debbono avere la
casa? Dove è scritto? Siamo forse in un regime socialista?
L'unico rimedio è
non votare le tre destre che si contendono il
potere.
martedì 15 gennaio 2013
riflessioni su Melfi
Riflessioni su Melfi
E' inutile che gli operai di Melfi piangano lacrime amare e si disperino sulla fabbrica che chiude o che gli operai dell'Alcoa reclamino investimenti per l'alluminio in Sardegna. Fino a quando le fabbriche o le miniere lavorano per fare merci e per il mercato l'occupazione il lavoro la vita dei lavoratori e delle loro città sono legati al ciclo delle vendite e dei profitti. Pretendere magari chiudendosi dentro un pozzo o salendo come gli stiliti su una torre che le aziende continuino comunque a produrre è inutile ed insensato.
Per questo bisogna creare un sistema economico in cui si produca non per fare merci ma beni e servizi necessari alla società. Un sistema che non metta in competizione i prodotti ma soltanto li assegni ai bisogni della popolazione. Insomma ci vuole la produzione socialista ed una società finalmente calma non agitata dall'ansia e dalla frenesia della competizione della velocità del profitto. Una società serena che è capace di vivere con poche ore di lavoro in cui la popolazione si dedichi alla cultura agli svagli alla conoscenza al sapere. Non è utopia ma un bisogno urgente!
http://www.ilmessaggero.it/economia/fiat_marchionne_melfi_ris
E' inutile che gli operai di Melfi piangano lacrime amare e si disperino sulla fabbrica che chiude o che gli operai dell'Alcoa reclamino investimenti per l'alluminio in Sardegna. Fino a quando le fabbriche o le miniere lavorano per fare merci e per il mercato l'occupazione il lavoro la vita dei lavoratori e delle loro città sono legati al ciclo delle vendite e dei profitti. Pretendere magari chiudendosi dentro un pozzo o salendo come gli stiliti su una torre che le aziende continuino comunque a produrre è inutile ed insensato.
Per questo bisogna creare un sistema economico in cui si produca non per fare merci ma beni e servizi necessari alla società. Un sistema che non metta in competizione i prodotti ma soltanto li assegni ai bisogni della popolazione. Insomma ci vuole la produzione socialista ed una società finalmente calma non agitata dall'ansia e dalla frenesia della competizione della velocità del profitto. Una società serena che è capace di vivere con poche ore di lavoro in cui la popolazione si dedichi alla cultura agli svagli alla conoscenza al sapere. Non è utopia ma un bisogno urgente!
http://www.ilmessaggero.it/economia/fiat_marchionne_melfi_ris
lunedì 14 gennaio 2013
Il Giappone e la serva Italia di Bersani e Monti
Il Giappone e la serva Italia di Bersani e Monti
Il Giappone in sofferenza da molti anni per una crisi economica simile alla nostra lancia un piano di investimenti di circa 200 miliardi di euro che creerà subito 600 mila posti di lavoro. Insomma mentre da noi i nostri fingono di pensare alla "crescita" ma guardano con un occhio supplice ed interrogativo la Troika per avere il permesso di fare qualcosina , il pur conservatore Giappone fa i fatti e cambia completamente linea. Una svolta simile a questa è chiamata "rotazione" e verrebbe praticata negli USA ma per ora non esce dal cerchio della finanza.
Ill Giappone può agire così perchè ha la sovranità monetaria. Una sovranità che gli permette di sopravvivere senza cedere pezzi della propria autonomia ad altri e di sopportare un debito pubblico più pesante di quello italiano-
Noi abbiamo una classe dirigente di ruffiani degli anglosassoni da sempre e dei tedeschi qualche tempo . Una classe politica che dipende dalla benevolenza americana per fare carriera ed ora anche dalla benevolenza tedesca. E scivoliamo verso la Grecia magari spinti dalla voglia di servilismo e di ortodossia euroatlantica di Bersani emulo e compare di Mont ihttp://it.euronews.com/2013/01/11/giappone-governo-lancia-imponente-piano-d-investimenti/
Il Giappone in sofferenza da molti anni per una crisi economica simile alla nostra lancia un piano di investimenti di circa 200 miliardi di euro che creerà subito 600 mila posti di lavoro. Insomma mentre da noi i nostri fingono di pensare alla "crescita" ma guardano con un occhio supplice ed interrogativo la Troika per avere il permesso di fare qualcosina , il pur conservatore Giappone fa i fatti e cambia completamente linea. Una svolta simile a questa è chiamata "rotazione" e verrebbe praticata negli USA ma per ora non esce dal cerchio della finanza.
Ill Giappone può agire così perchè ha la sovranità monetaria. Una sovranità che gli permette di sopravvivere senza cedere pezzi della propria autonomia ad altri e di sopportare un debito pubblico più pesante di quello italiano-
Noi abbiamo una classe dirigente di ruffiani degli anglosassoni da sempre e dei tedeschi qualche tempo . Una classe politica che dipende dalla benevolenza americana per fare carriera ed ora anche dalla benevolenza tedesca. E scivoliamo verso la Grecia magari spinti dalla voglia di servilismo e di ortodossia euroatlantica di Bersani emulo e compare di Mont ihttp://it.euronews.com/2013/01/11/giappone-governo-lancia-imponente-piano-d-investimenti/
La morte di un brigatista
La morte di Prospero Gallinari dirigente mai pentito delle Brigate Rosse induce ad una amara riflessione sul fallimento della "sinistra" italiana che ha oscillato tra la lotta armata e la capitolazione dei partiti socialisti e comunisti per un piatto di minestra. Già dagli anni settanta con Berlinguer il PCI era scontento del comunismo ed ora è arrivato con Bersani nelle anticamere delle grandi banche mondiali e con Craxi il PSI seguiva la linea autarchica di Ghino di Tacco per strappare posizioni di potere non per i lavoratori e riforme socialiste ma per la sua dirigenza politica.
L'Italia ha bisogno di un partito per il socialismo capace di elaborare il lutto dell'ottantanove in modo profondamente diverso magari negando la necessità di una rifondazione del comunismo e dell'abbandono dell'idea di costruire lo stato socialista e di accettare il mercato ed il parlamentarismo che ha portato in tutta Europa al potere la destra economica e sociale più estrema. Un Partito Comunista che si ricolleghi alle sue stesse origine ed alla dottrina che ha portato alla costruzione dello URSS.
La morte di Prospero Gallinari dirigente mai pentito delle Brigate Rosse induce ad una amara riflessione sul fallimento della "sinistra" italiana che ha oscillato tra la lotta armata e la capitolazione dei partiti socialisti e comunisti per un piatto di minestra. Già dagli anni settanta con Berlinguer il PCI era scontento del comunismo ed ora è arrivato con Bersani nelle anticamere delle grandi banche mondiali e con Craxi il PSI seguiva la linea autarchica di Ghino di Tacco per strappare posizioni di potere non per i lavoratori e riforme socialiste ma per la sua dirigenza politica.
L'Italia ha bisogno di un partito per il socialismo capace di elaborare il lutto dell'ottantanove in modo profondamente diverso magari negando la necessità di una rifondazione del comunismo e dell'abbandono dell'idea di costruire lo stato socialista e di accettare il mercato ed il parlamentarismo che ha portato in tutta Europa al potere la destra economica e sociale più estrema. Un Partito Comunista che si ricolleghi alle sue stesse origine ed alla dottrina che ha portato alla costruzione dello URSS.
domenica 13 gennaio 2013
Saviano continua a sbagliare
Saviano continua a sbagliare
L'Italia delle Vele di Scampia, dello Zen, di Librino......
L'Italia ha avuto il merito di avere avuto per alcuni decenni una politica della casa. Si sono costruite case popolari per persone che abitavano nelle grotte, nei tuguri, nei sotterranei dei palazzi. C'era un rigidissimo criterio di classe per chi abitava nei sotterranei. In un palazzo signorile, soleggiato, di bella architettura l'alloggio del portiere era ricavato al disotto del piano terra. Si trattava generalmente di un locale al massimo due privi di luce e di sole. Molte moltissime persone non avevano casa e non avevano i soldi per affittarla. L'Italia fece una politica di case popolari che affrontò spesso con successo questo problema anche se l'edilizia popolare era luogo di grandi porcherie e tangenti e per ogni milione stanziato dallo stato se ne spendeva forse meno della metà in materiali usati. Ma il male peggiore non è stato questo quanto l'avere usato i quartieri di case popolari come battistrada della speculazione edilizia e spesso come ghetto per le famiglie che ne erano destinatarie a titolo gratuito (case minime) o con un piccolo fitto pagato agli IACP (Istituti Autonomi Case Popolari) e l'averne affidato l'esecuzione ad architetti che ne hanno fatto materia per le loro allucinazioni, la loro mania di grandezza, il loro disprezzo per i poveri, la loro idea astratta ed incurante della privacy delle persone e delle famiglie del condominio.
Il Quartiere Zen è fatto di Palazzi in cui uscire dalla porta di casa incuteva timore e paura perchè si entrava in un cortile coperto nel quale si affacciano altre porte. Anche Librino è stato concepito come un ghetto staccato dalla città.
Le Vele di Scampia non hanno bisogno di essere commentate. Trattasi di vespai umani concepiti in un folle progetto di unità abitativa che annienta la vita privata dei nuclei familiari e li mette tutti uno alla mercè dell'altro. E' un vero miracolo della umanità e della civiltà delle popolazioni napolitane, palermitane e catanesi se questi luoghi non si sono trasformati in gironi dell'inferno, in violenti palcoscenici di violenza e di terrore.
Nonostante questa edilizia demenziale razzista e folle i quartieri hanno avuto una loro normale vita civile. Credo che i quartieri milanesi di case popolari presentano più problemi di violenza di quanti ne abbiamo avuto a Scampia o allo Zen di Palermo.
Per questo io condivido la preoccupazione di tante persone che si sentono tutte criminalizzate ed associate alla camorra, cosi' come ieri gli abitanti dello Zen (al quale è stato addirittura cambiato il nome in San Filippo Neri per cancellare le tracce del lungo assedio razzista che ha subito per decenni.).
Penso che si dovrebbero abbattere le Vele ed alloggiare la popolazione in edifici umani come villette a due o tre famiglie come quelle che si sono fatte a Villaseta di Agrigento. Villette che garantiscono la privacy delle famiglie che non dobbono essere costrette alla socializzazione obbligatoria da un architetto pedagogo-folle ma frequentare per scelta e solo chi si vuole frequentare.
Saviano ha sbagliato. La sua impostazione del problema consegna la popolazione del quartiere alla camorra. Non si può e non si deve identificare tutta una popolazione con il cancro camorristico o mafia che nutre al suo interno ma isolare il male aggregando la gente e liberandola dalle catene che l'avvinghiano all'inferno come le Vele di Scampia che non sono Vele ma Allucinazioni come quelle di certi quadri fiamminghi del cinquecento.
L'Italia delle Vele di Scampia, dello Zen, di Librino......
L'Italia ha avuto il merito di avere avuto per alcuni decenni una politica della casa. Si sono costruite case popolari per persone che abitavano nelle grotte, nei tuguri, nei sotterranei dei palazzi. C'era un rigidissimo criterio di classe per chi abitava nei sotterranei. In un palazzo signorile, soleggiato, di bella architettura l'alloggio del portiere era ricavato al disotto del piano terra. Si trattava generalmente di un locale al massimo due privi di luce e di sole. Molte moltissime persone non avevano casa e non avevano i soldi per affittarla. L'Italia fece una politica di case popolari che affrontò spesso con successo questo problema anche se l'edilizia popolare era luogo di grandi porcherie e tangenti e per ogni milione stanziato dallo stato se ne spendeva forse meno della metà in materiali usati. Ma il male peggiore non è stato questo quanto l'avere usato i quartieri di case popolari come battistrada della speculazione edilizia e spesso come ghetto per le famiglie che ne erano destinatarie a titolo gratuito (case minime) o con un piccolo fitto pagato agli IACP (Istituti Autonomi Case Popolari) e l'averne affidato l'esecuzione ad architetti che ne hanno fatto materia per le loro allucinazioni, la loro mania di grandezza, il loro disprezzo per i poveri, la loro idea astratta ed incurante della privacy delle persone e delle famiglie del condominio.
Il Quartiere Zen è fatto di Palazzi in cui uscire dalla porta di casa incuteva timore e paura perchè si entrava in un cortile coperto nel quale si affacciano altre porte. Anche Librino è stato concepito come un ghetto staccato dalla città.
Le Vele di Scampia non hanno bisogno di essere commentate. Trattasi di vespai umani concepiti in un folle progetto di unità abitativa che annienta la vita privata dei nuclei familiari e li mette tutti uno alla mercè dell'altro. E' un vero miracolo della umanità e della civiltà delle popolazioni napolitane, palermitane e catanesi se questi luoghi non si sono trasformati in gironi dell'inferno, in violenti palcoscenici di violenza e di terrore.
Nonostante questa edilizia demenziale razzista e folle i quartieri hanno avuto una loro normale vita civile. Credo che i quartieri milanesi di case popolari presentano più problemi di violenza di quanti ne abbiamo avuto a Scampia o allo Zen di Palermo.
Per questo io condivido la preoccupazione di tante persone che si sentono tutte criminalizzate ed associate alla camorra, cosi' come ieri gli abitanti dello Zen (al quale è stato addirittura cambiato il nome in San Filippo Neri per cancellare le tracce del lungo assedio razzista che ha subito per decenni.).
Penso che si dovrebbero abbattere le Vele ed alloggiare la popolazione in edifici umani come villette a due o tre famiglie come quelle che si sono fatte a Villaseta di Agrigento. Villette che garantiscono la privacy delle famiglie che non dobbono essere costrette alla socializzazione obbligatoria da un architetto pedagogo-folle ma frequentare per scelta e solo chi si vuole frequentare.
Saviano ha sbagliato. La sua impostazione del problema consegna la popolazione del quartiere alla camorra. Non si può e non si deve identificare tutta una popolazione con il cancro camorristico o mafia che nutre al suo interno ma isolare il male aggregando la gente e liberandola dalle catene che l'avvinghiano all'inferno come le Vele di Scampia che non sono Vele ma Allucinazioni come quelle di certi quadri fiamminghi del cinquecento.
Nel paese di Pulcinella e con il morto davanti
Nel paese di Pulcinella anche con il morto davanti
Oggi anniversario del naufragio della Concordia. Il relitto è sempre
lì ed i costi per il recupero lievitano. Chi li pagherà? Dovrebbe
essere tutto a carico della società americana Carnival ma l'avvocato di
questa ha fatto sapere che nel naufragio ci sarebbe una
corresponsabilità dei passaggeri (!!) Incredibile, ma vero! Dagli
americani c'è da aspettarsi di tutto. Il Capo della Protezione Civile si
è fatto intervistare ieri ed ha fatto la ruota diverse volte. Speriamo
che anche il recupero del relitto non diventi uno dei tanti "affari"
italiani pieni di tangenti.
Considero sbagliato e di cattivo gusto
l'organizzazione delle rimembranze della disgrazia mentre il relitto è
ancora li e probabilmente ci starà ancora per il prossimo gennaio. Non
capisco tutta questa pubblicità e spettacolarizzazione di un evento in
cui sono perite 32 persone e la marina italiana si è macchiata l'onore
per il comportamento irresponsabile ed incompetente del comandante
Schettino.
http://www.fattidicronaca.it/ articolo/ costa-concordia-carnival-coimpu tata-blocca-i-risarcimenti-fu- anche-colpa-dei-passeggeri/ 11999/
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