La straordinaria riuscita dello sciopero generale della scuola di oggi deve fare riflettere molto la sinistra sulla realtà italiana e sulla possibilità del suo rovesciamento prima che i processi di degradazione sociale diventino davvero insopportabili. Milioni di persone in piazza all'indomani della conversione definitiva in legge del decreto sulla scuola hanno dato un messaggio chiarissimo: noi non disperiamo di vincere la nostra battaglia! Il governo ha fatto la sua legge ma noi non ci dichiariamo battuti e sconfitti!
Il successo delle manifestazioni di oggi è confrontabile con quelle degli anni settanta che chiedevano riforme e sviluppo. Credo che la partecipazione e la mobilitazione di milioni di persone debbano rianimare sindacati diventati troppo accomodanti ed una sinistra che aveva visto nelle ricette liberiste modernità e rinnovamento quanto invece si tratta di
lacerazioni della coesione sociale e di riduzione dello Stato ad erogatore dei servizi necessari alla classe dominante per la perpetuazione dei suoi privilegi.
Spero che i dirigenti della sinistra traggano dalla grande giornata di libertà e di democrazia di oggi motivi per recuperare la questione operaia: per rivendicare il salario minimo garantito,
la scala mobile, l'abolizione della legge Biagi,la sicurezza della vita nelle imprese. E' possibile una grande mobilitazione delle masse se la CGIL decide di tornare ad essere se stessa, la grande organizzazione di Di Vittorio e Santi.
Il berlusconismo si vince negandone alla radice l'ideologia liberista. Una sinistra che si contamina di liberismo sarà destinata ad assistere ai trionfi di una destra fortemente ideologizzata e sempre più padrona dello Stato.
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venerdì 31 ottobre 2008
La Chiesa, i gay, gli apostoli
"Non potranno entrare in seminario e diventare preti coloro che manifestino "identità sessuale incerta, tendenze omosessuali fortemente radicate". Lo ribadisce il Vaticano in un documento presentato dalla Congregazione per l'educazione cattolica"
Questa deliberazione se pur non mi sorprende mi stupisce per la necessità che ha avuto il Vaticano per formalizzarla.
Mi domando: come si può escludere che tra gli apostoli di Gesù non vi fosse uno o più gay?
Ed ancora: perchè non si parla dei pedofili che,diventando preti, costituiscono un pericolo per i bambini?
Pietro Ancona
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Questa deliberazione se pur non mi sorprende mi stupisce per la necessità che ha avuto il Vaticano per formalizzarla.
Mi domando: come si può escludere che tra gli apostoli di Gesù non vi fosse uno o più gay?
Ed ancora: perchè non si parla dei pedofili che,diventando preti, costituiscono un pericolo per i bambini?
Pietro Ancona
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cgil rompe con cisl e uil per contratto statali
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: posta@fpcgil.it
Cc: pane-rose@tiscali.it
Sent: Thursday, October 30, 2008 9:01 PM
Subject: contratto statali
Cari compagni,
mi complimento vivamente con voi per la rottura con Cisl e Uil
sul contratto di lavoro. L'unità sindacale è un bene se funziona nell'interesse dei lavoratori, un male, un letto di Procuste, una dama di ferro se funziona nell'interesse della Confindustria o della destra al Governo.
Il contratto sottoscritto da Cisl e Uil è una ridicola e peggiorata riedizione del parametro di cui agli accordi di concertazione del 1993 che, nel tempo, hanno impoverito i lavoratori. Inoltre, introduce elementi di peggioramento dell'istituto contrattuale come tale destinato a fare da battistrada nell'abbattimento del contratto di lavoro garante nazionale di diritti e di minimi di retribuzione.
Grande parte del malessere delle classi lavoratrici è dovuto alle pratiche unitarie di contrattazione sempre al ribasso sempre tese piuttosto che a "dare" ai lavoratori a "togliere".
Sono certo che lo sciopero nazionale, fatto con convinzione della giustezza delle nostre ragioni, sarà un successo imponente e si iscriverà nella grande stagione di lotte aperte dalla questione scuola.
La strada per il risorgimento dei lavoratori italiani passa dalla rottura con CISL e UIL sindacati da tempo pedine sempre più tracotanti del padronato e del governo.
Pietro Ancona
già membro dell'esecutivo cgil
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Sent: Thursday, October 30, 2008 9:01 PM
Subject: contratto statali
Cari compagni,
mi complimento vivamente con voi per la rottura con Cisl e Uil
sul contratto di lavoro. L'unità sindacale è un bene se funziona nell'interesse dei lavoratori, un male, un letto di Procuste, una dama di ferro se funziona nell'interesse della Confindustria o della destra al Governo.
Il contratto sottoscritto da Cisl e Uil è una ridicola e peggiorata riedizione del parametro di cui agli accordi di concertazione del 1993 che, nel tempo, hanno impoverito i lavoratori. Inoltre, introduce elementi di peggioramento dell'istituto contrattuale come tale destinato a fare da battistrada nell'abbattimento del contratto di lavoro garante nazionale di diritti e di minimi di retribuzione.
Grande parte del malessere delle classi lavoratrici è dovuto alle pratiche unitarie di contrattazione sempre al ribasso sempre tese piuttosto che a "dare" ai lavoratori a "togliere".
Sono certo che lo sciopero nazionale, fatto con convinzione della giustezza delle nostre ragioni, sarà un successo imponente e si iscriverà nella grande stagione di lotte aperte dalla questione scuola.
La strada per il risorgimento dei lavoratori italiani passa dalla rottura con CISL e UIL sindacati da tempo pedine sempre più tracotanti del padronato e del governo.
Pietro Ancona
già membro dell'esecutivo cgil
giovedì 30 ottobre 2008
le classi differenziali in Germania
le classi differenziali in Germania
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Interessante racconto di un giornalista italiano dalla Germania sui problemi della comunità italiana lì emigrata.
In Germania vige la norma sulla classe-ponte o classe differenziale che la Lega vorrebbe iintrodurre in Italia. La Germania ha fatto un bilancio assai critico di questa esperienza e vorrebbe superarla.
I bambini italiani mandati nelle classi differenziali non hanno mai imparato il tedesco. Il loro insuccesso scolastico e poi esistenziale è stato clamoroso. Chi è stato avviato da bambino alla classe-ponte non è mai riuscito ad uscirne.
I tedeschi hanno studiato il modello italiano delle classi per tutti i bambini con eventuali insegnanti di sostegno e lo trovano pedagogicamente e socialmente eccellente.
Noi vorremmo abolirlo!!
http://www.tg3.rai.it/SITOTG/TG3_pag...769,10,00.html
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Interessante racconto di un giornalista italiano dalla Germania sui problemi della comunità italiana lì emigrata.
In Germania vige la norma sulla classe-ponte o classe differenziale che la Lega vorrebbe iintrodurre in Italia. La Germania ha fatto un bilancio assai critico di questa esperienza e vorrebbe superarla.
I bambini italiani mandati nelle classi differenziali non hanno mai imparato il tedesco. Il loro insuccesso scolastico e poi esistenziale è stato clamoroso. Chi è stato avviato da bambino alla classe-ponte non è mai riuscito ad uscirne.
I tedeschi hanno studiato il modello italiano delle classi per tutti i bambini con eventuali insegnanti di sostegno e lo trovano pedagogicamente e socialmente eccellente.
Noi vorremmo abolirlo!!
http://www.tg3.rai.it/SITOTG/TG3_pag...769,10,00.html
dopo il 25 ottobre
Cara Micromega,
-----
"L'Italia è migliore della destra che ci governa". Ha detto Veltroni. Avrebbe dovuto aggiungere: è migliore anche della opposizione parlamentare che non è in grado di rappresentarne i sentimenti profondi, l'anelito alla giustizia, il dolore di vivere una realtà sempre più tetra.
Veltroni ed il PD hanno commesso l'errore di prestarsi alla guerra delle cifre sui partecipanti all'immensa manifestazione che ha un precedente soltanto in quella organizzata dalla CGIL a difesa dell'art.18 dello Statuto: Una polemica alimentata dal livore della destra e che offende quanti hanno voluto partecipare ad un momento che non era soltanto del PD ma di tutta l'Italia democratica. Bene hanno fatto i Socialisti, i Verdi,
Italia dei Valori a partecipare. Male, anzi malissimo hanno fatto i partiti della cosidetta sinistra radicale dal momento che hanno estraniato i loro iscritti ed elettori da un momento che seppur organizzato dal PD appartiene a tutto il popolo che lotta contro il potere della destra a cominciare dal mondo della scuola nella sua interezza.
Dubito molto che le cose dette da Veltroni e la linea del PD siano in grado di dare una risposta soddisfacente ai bisogni ed alle speranze dei manifestanti del 25 ottobre. Ci vuole una profonda riconsiderazione della linea del PD troppo liberista, distante dal bisogno di immediati miglioramenti economici e di
più rispetto dei lavoratori. Sul precariato, sui salari, sulla scala mobile necessaria, sulle pensioni mentre la destra lavora alacremente in Parlamento per un peggioramento ulteriore delle normative, l'opposizione è praticamente inerte. Le posizioni di Letta e Treu non sono diverse da quelle di Sacconi.
Pietro Ancona
www.spazioamico.it
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
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"L'Italia è migliore della destra che ci governa". Ha detto Veltroni. Avrebbe dovuto aggiungere: è migliore anche della opposizione parlamentare che non è in grado di rappresentarne i sentimenti profondi, l'anelito alla giustizia, il dolore di vivere una realtà sempre più tetra.
Veltroni ed il PD hanno commesso l'errore di prestarsi alla guerra delle cifre sui partecipanti all'immensa manifestazione che ha un precedente soltanto in quella organizzata dalla CGIL a difesa dell'art.18 dello Statuto: Una polemica alimentata dal livore della destra e che offende quanti hanno voluto partecipare ad un momento che non era soltanto del PD ma di tutta l'Italia democratica. Bene hanno fatto i Socialisti, i Verdi,
Italia dei Valori a partecipare. Male, anzi malissimo hanno fatto i partiti della cosidetta sinistra radicale dal momento che hanno estraniato i loro iscritti ed elettori da un momento che seppur organizzato dal PD appartiene a tutto il popolo che lotta contro il potere della destra a cominciare dal mondo della scuola nella sua interezza.
Dubito molto che le cose dette da Veltroni e la linea del PD siano in grado di dare una risposta soddisfacente ai bisogni ed alle speranze dei manifestanti del 25 ottobre. Ci vuole una profonda riconsiderazione della linea del PD troppo liberista, distante dal bisogno di immediati miglioramenti economici e di
più rispetto dei lavoratori. Sul precariato, sui salari, sulla scala mobile necessaria, sulle pensioni mentre la destra lavora alacremente in Parlamento per un peggioramento ulteriore delle normative, l'opposizione è praticamente inerte. Le posizioni di Letta e Treu non sono diverse da quelle di Sacconi.
Pietro Ancona
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lunedì 27 ottobre 2008
lettera a Epifani dopo Report
Caro Epifani,
la trasmissione di Report dedicata al sindacato, pur toccando soltanto una piccola parte della questione, ha messo in luce una situazione diventata insostenibile
La CGIL deve fare la sua parte di autoriforme a cominciare dalla proposta di scioglimento degli enti bilaterali ed in primis le Casse Edili, organismi del tutto inutili inventati per gestire una parte del salario che andrebbe messa in busta paga e nella immediata disponibilità dei lavoratori.
Gli enti bilaterali stanno diventando troppo importanti rispetto gli istituti contrattuali riguardanti i lavoratori. Generano il sospetto di
interessi convergenti con gli imprenditori che diventano a volte prevalenti. Fino a creare un vero e proprio conflitto di interessi sindacato-lavoratori!!
Bisognerebbe regolare meglio il dibattito interno a cominciare dai referendum che debbano svolgersi in condizioni di normalità democratica dalle quali è stato assai lontano il referendum sugli accordi di welfare del luglio 2007.
La CGIL dovrebbe rinunziare unilateralmente a tutti i distacchi sindacali della pubblica amministrazione.Persone che stanno in distacco per diecine e diecine di anni dai loro uffici diventano financo inutili e dannose a se stesse e al Sindacato.
La CGIL dovrebbe denunziare gli accordi di concertazione del 1993 e ritirarsi dalla trattativa per la riforma del contratto di lavoro.Dovrebbe appoggiare la proposta del salario minimo garantito e chiedere la reintroduzione della scala mobile (se il nome è tabù chiamatela diversamente) dal momento che è inaccettabile il congelamento dei salari mentre la tendenza confindustriale è verso la quadriennalizzazione di fatto della durata dei contratti.
Credo che sia giunto il momento di una svolta radicale che dovrebbe prendere le distanze da CISL e UIL oramai irrecuperabili ad un sindacalismo eticamente responsabile verso i lavoratori. Se la CGIL recupera una sua diversità agisce per il cambiamento anche dentro la CISL e l'UIL si potrebbero attivare forze rinnovatrici.
La sfiducia dei lavoratori per il Sindacato come istituzione preposta alla loro difesa e che invece viene vissuto come una palla di piombo che li immobilizza e li danneggia è diventato davvero grande.
Bisognerebbe infine mettere allo studio il problema di una riforma della condizione del sindacalista funzionario. Certo l'attuale situazione di una burocrazia che è nello stesso tempo classe dirigente eletta dai Congressi dovrebbe essere rivista.
Pietro Ancona
sindacalista cgil in pensione
la trasmissione di Report dedicata al sindacato, pur toccando soltanto una piccola parte della questione, ha messo in luce una situazione diventata insostenibile
La CGIL deve fare la sua parte di autoriforme a cominciare dalla proposta di scioglimento degli enti bilaterali ed in primis le Casse Edili, organismi del tutto inutili inventati per gestire una parte del salario che andrebbe messa in busta paga e nella immediata disponibilità dei lavoratori.
Gli enti bilaterali stanno diventando troppo importanti rispetto gli istituti contrattuali riguardanti i lavoratori. Generano il sospetto di
interessi convergenti con gli imprenditori che diventano a volte prevalenti. Fino a creare un vero e proprio conflitto di interessi sindacato-lavoratori!!
Bisognerebbe regolare meglio il dibattito interno a cominciare dai referendum che debbano svolgersi in condizioni di normalità democratica dalle quali è stato assai lontano il referendum sugli accordi di welfare del luglio 2007.
La CGIL dovrebbe rinunziare unilateralmente a tutti i distacchi sindacali della pubblica amministrazione.Persone che stanno in distacco per diecine e diecine di anni dai loro uffici diventano financo inutili e dannose a se stesse e al Sindacato.
La CGIL dovrebbe denunziare gli accordi di concertazione del 1993 e ritirarsi dalla trattativa per la riforma del contratto di lavoro.Dovrebbe appoggiare la proposta del salario minimo garantito e chiedere la reintroduzione della scala mobile (se il nome è tabù chiamatela diversamente) dal momento che è inaccettabile il congelamento dei salari mentre la tendenza confindustriale è verso la quadriennalizzazione di fatto della durata dei contratti.
Credo che sia giunto il momento di una svolta radicale che dovrebbe prendere le distanze da CISL e UIL oramai irrecuperabili ad un sindacalismo eticamente responsabile verso i lavoratori. Se la CGIL recupera una sua diversità agisce per il cambiamento anche dentro la CISL e l'UIL si potrebbero attivare forze rinnovatrici.
La sfiducia dei lavoratori per il Sindacato come istituzione preposta alla loro difesa e che invece viene vissuto come una palla di piombo che li immobilizza e li danneggia è diventato davvero grande.
Bisognerebbe infine mettere allo studio il problema di una riforma della condizione del sindacalista funzionario. Certo l'attuale situazione di una burocrazia che è nello stesso tempo classe dirigente eletta dai Congressi dovrebbe essere rivista.
Pietro Ancona
sindacalista cgil in pensione
domenica 26 ottobre 2008
la società esiste ancora!!
Contrariamente alle aspettative della destra di una liquefazione della società italiana dopo anni di azione demolitrice ispirata al thatcherismo a vantaggio di un agglomerato di sessanta milioni di persone ognuna per i fatti suoi, l'Italia è ancora una società civile capace di grandi momenti di generosità e di passione. Il centro-destra ha creato una colonna infame dove, a turno, ha fatto salire tutte le categorie dei lavoratori italiani tacciati come fannulloni o mangiapanea tradimento o parassiti come indistintamente è stata indicata la popolazione meridionale, i migranti come potenziali assassini, i rom come ladri....
Ieri una grande popolazione socialdemocratica è convenuta a Roma per manifestare il proprio dissenso dallo sfascio della società e dello Stato italiano. Purtroppo ad esprimere questo dissenso è stato un Partito ed un gruppo dirigente che vive del riverbero del liberismo della destra. Il programma del PD non è poi tanto diverso da quello del centro-destra come abbiamo visto con i sindaci di centro-sinistra e con il governo Prodi.
La grande voglia di cambiamento e di ristabilimento della democrazia e della giustizia sociale espressa dal mondo della scuola non troverà purtroppo sfogo perchè incrocia sul suo cammino
partitini comunisti incapaci di unificarsi attorno ad un progetto, sindacati egemonizzati dalla Confindustria, un Partito Democratico che non distingue molto la sua politica sociale da quella di Sacconi. Veltroni ed il PD non esprimono quanto è già maturato nel profondo della società italiana
Pietro Ancona
www.spazioamico.it
http://www.ilriformista.it/stories/Prima%20pagina/25470/
Ieri una grande popolazione socialdemocratica è convenuta a Roma per manifestare il proprio dissenso dallo sfascio della società e dello Stato italiano. Purtroppo ad esprimere questo dissenso è stato un Partito ed un gruppo dirigente che vive del riverbero del liberismo della destra. Il programma del PD non è poi tanto diverso da quello del centro-destra come abbiamo visto con i sindaci di centro-sinistra e con il governo Prodi.
La grande voglia di cambiamento e di ristabilimento della democrazia e della giustizia sociale espressa dal mondo della scuola non troverà purtroppo sfogo perchè incrocia sul suo cammino
partitini comunisti incapaci di unificarsi attorno ad un progetto, sindacati egemonizzati dalla Confindustria, un Partito Democratico che non distingue molto la sua politica sociale da quella di Sacconi. Veltroni ed il PD non esprimono quanto è già maturato nel profondo della società italiana
Pietro Ancona
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report ed il sindacato
stasera a raitre Report si occupa di sindacato
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: MilenaGabanelli Report
Cc: b.iovine@rai.it
Sent: Sunday, October 26, 2008 2:37 AM
Subject: sindacalismo italiano
Cara Dr.Ssa Gabanelli, Caro Dr.Iovine,
sono sindacalista della CGIL in pensione. Sono stato segretario generale della CGIL siciliana fino al 1987. Sono anche stato per circa dieci anni membro del CNEL.
Il sindacato italiano è una delle più gravi anomalie di questo Paese: E' l'unico sindacato del mondo che al posto di dare benessere e diritti ai lavoratori li toglie e li restituisce al padronato ed al governo.(quando dico sindacato intendo la cosidetta triplice più l'ugl)
Tutto è cominciato dagli accordi di Trentin di abolizione della scala mobile. Indi gli accordi di concertazione del 1993 firmati sempre dallo stesso Trentin che parametrarono i miglioramenti dei contratti al tasso di inflazione PROGRAMMATO. Da qui è partito il processo di impoverimento delle varie categorie che li ha portate ad essere fanalino di coda in Occidente. Se fa caso le richieste di miglioramento contrattuale non vanno mai oltre i cento euro che poi vengono dati a rate nel corso del triennio successivo alla stipula...
In atto la posta in gioco è molto appetita dalla Confindustria: si tratta della riforma del contratto collettivo nazionale di lavoro che praticamente è la sua abolizione e la sua sostituizione che una cosa più vecchia del cucco cioè il cottimo o staglio (quando si dice produttività
e salari legati alla produttività si dice praticamente questo: ti pago per quello che produci ma la base del pagamento la fisso io (padronato) e per l'equivalente del misero salario di oggi ti dovrai spezzare la schiena!Tenga conto che il novanta per cento dei lavoratori privati italiani non gode di contrattazione aziendale! La garanzia è solo il ccnl!!
Una schiera di sindacalisti si sono staccati dalla CGIL e collaborano attivamente con la Confindustria: Cazzola e Ichino ne sono i più rappresentativi: hanno demolito le pensioni e con la legge Biagi hanno precarizzato il lavoro. Oramai il lavoro precario è la forma di lavoro prevalente. Nessuno assume più a tempo indeterminato.
Fino agli anni ottanta l'unità sindacale CGIL CISL UIL era una formidabile prospettiva per i lavoratori. Ora questa unità (alla quale si è aggiunta la riconosciuta UGL) è diventata una disgrazia per i lavoratori che se la trovano come una spaventosa scimmia che si è posata sulla loro schiena.
Gli accordi del luglio 2007 furono gabellati come approvati da circa cinque milioni di votanti al referendum. Le cifre sono fasulle. Al massimo avranno votato, in condizioni da regime fascista, al massimo settecentomila persone!!
Gli unici sindacati davvero legati ai lavoratori sono i Cobas. Ma sono fortemente discriminati ed i loro dirigenti aziendali spesso vengono puniti e licenziati senza che nessuno alzi un dito in loro difesa.
In atto Cazzola e Ichino lavorano intensamente per svuotare del tutto lo statuto dei lavoratori e l'art.18. Provvedimenti davvero liberticidi sono all'esame del Parlamento. Il giudice non potrà più entrare nel merito dei motivi di licenziamento. La giusta causa è fottuta!!
Si chieda: come mai possenti sindacati con circa dieci milioni di iscritti e forse più dirigono i lavoratori più maltrattati e poveri d'Europa, lavoratori che muoiono come mosche?
C'era un solo sistema per ridurre gli infortuni mortali sul lavoro: dare poteri al delegato alla sicurezza e renderlo inamovibile (oggi appena si mette di traverso su una questione viene subito ammonito e poi licenziato). Fanno tutti gli ipocriti a piangere la morte di una quantità scandalosa di persone ma si guardano bene dal dare POTERE in azienda al delegato...
Per quanto riguarda i tesserati quando ho letto i tesserati Alitalia denunziati dalle quattro sigle per stabilire la loro rappresentatività ho avuto un sobbalzo: non crederò mai che l'UGL e la UIL hanno quattromila iscritti.....
Il minuetto dei quattro è diretto dalla CISL affiancata dall'UIL: La CGIL ha qualche maldipancia ma quando resiste troppo si fa intervenire Veltroni o altri del PD per metterla in riga: non dimentichi che la Confindustria è presente massicciamente nel PD:
Sono a sua disposizione per quanto altro vorrà sapere. C'è un capitolo enorme che riguarda i Patronati......
Mi dispiace molto per la mia CGIL che era il Sindacato per antonomasia e che ora è con CISL UIL e UGL impegnata a spogliare la gente dei suoi diritti.....
Pietro Ancona
sindacalista in pensione
già membro del CNEL e dell'Esecutivo Nazionale della CGIL
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: MilenaGabanelli Report
Cc: b.iovine@rai.it
Sent: Sunday, October 26, 2008 2:37 AM
Subject: sindacalismo italiano
Cara Dr.Ssa Gabanelli, Caro Dr.Iovine,
sono sindacalista della CGIL in pensione. Sono stato segretario generale della CGIL siciliana fino al 1987. Sono anche stato per circa dieci anni membro del CNEL.
Il sindacato italiano è una delle più gravi anomalie di questo Paese: E' l'unico sindacato del mondo che al posto di dare benessere e diritti ai lavoratori li toglie e li restituisce al padronato ed al governo.(quando dico sindacato intendo la cosidetta triplice più l'ugl)
Tutto è cominciato dagli accordi di Trentin di abolizione della scala mobile. Indi gli accordi di concertazione del 1993 firmati sempre dallo stesso Trentin che parametrarono i miglioramenti dei contratti al tasso di inflazione PROGRAMMATO. Da qui è partito il processo di impoverimento delle varie categorie che li ha portate ad essere fanalino di coda in Occidente. Se fa caso le richieste di miglioramento contrattuale non vanno mai oltre i cento euro che poi vengono dati a rate nel corso del triennio successivo alla stipula...
In atto la posta in gioco è molto appetita dalla Confindustria: si tratta della riforma del contratto collettivo nazionale di lavoro che praticamente è la sua abolizione e la sua sostituizione che una cosa più vecchia del cucco cioè il cottimo o staglio (quando si dice produttività
e salari legati alla produttività si dice praticamente questo: ti pago per quello che produci ma la base del pagamento la fisso io (padronato) e per l'equivalente del misero salario di oggi ti dovrai spezzare la schiena!Tenga conto che il novanta per cento dei lavoratori privati italiani non gode di contrattazione aziendale! La garanzia è solo il ccnl!!
Una schiera di sindacalisti si sono staccati dalla CGIL e collaborano attivamente con la Confindustria: Cazzola e Ichino ne sono i più rappresentativi: hanno demolito le pensioni e con la legge Biagi hanno precarizzato il lavoro. Oramai il lavoro precario è la forma di lavoro prevalente. Nessuno assume più a tempo indeterminato.
Fino agli anni ottanta l'unità sindacale CGIL CISL UIL era una formidabile prospettiva per i lavoratori. Ora questa unità (alla quale si è aggiunta la riconosciuta UGL) è diventata una disgrazia per i lavoratori che se la trovano come una spaventosa scimmia che si è posata sulla loro schiena.
Gli accordi del luglio 2007 furono gabellati come approvati da circa cinque milioni di votanti al referendum. Le cifre sono fasulle. Al massimo avranno votato, in condizioni da regime fascista, al massimo settecentomila persone!!
Gli unici sindacati davvero legati ai lavoratori sono i Cobas. Ma sono fortemente discriminati ed i loro dirigenti aziendali spesso vengono puniti e licenziati senza che nessuno alzi un dito in loro difesa.
In atto Cazzola e Ichino lavorano intensamente per svuotare del tutto lo statuto dei lavoratori e l'art.18. Provvedimenti davvero liberticidi sono all'esame del Parlamento. Il giudice non potrà più entrare nel merito dei motivi di licenziamento. La giusta causa è fottuta!!
Si chieda: come mai possenti sindacati con circa dieci milioni di iscritti e forse più dirigono i lavoratori più maltrattati e poveri d'Europa, lavoratori che muoiono come mosche?
C'era un solo sistema per ridurre gli infortuni mortali sul lavoro: dare poteri al delegato alla sicurezza e renderlo inamovibile (oggi appena si mette di traverso su una questione viene subito ammonito e poi licenziato). Fanno tutti gli ipocriti a piangere la morte di una quantità scandalosa di persone ma si guardano bene dal dare POTERE in azienda al delegato...
Per quanto riguarda i tesserati quando ho letto i tesserati Alitalia denunziati dalle quattro sigle per stabilire la loro rappresentatività ho avuto un sobbalzo: non crederò mai che l'UGL e la UIL hanno quattromila iscritti.....
Il minuetto dei quattro è diretto dalla CISL affiancata dall'UIL: La CGIL ha qualche maldipancia ma quando resiste troppo si fa intervenire Veltroni o altri del PD per metterla in riga: non dimentichi che la Confindustria è presente massicciamente nel PD:
Sono a sua disposizione per quanto altro vorrà sapere. C'è un capitolo enorme che riguarda i Patronati......
Mi dispiace molto per la mia CGIL che era il Sindacato per antonomasia e che ora è con CISL UIL e UGL impegnata a spogliare la gente dei suoi diritti.....
Pietro Ancona
sindacalista in pensione
già membro del CNEL e dell'Esecutivo Nazionale della CGIL
lunedì 20 ottobre 2008
vittorio foa è morto lettera ad Anna Foa
Illustre Professoressa,
le esprimo vivissimo cordoglio per la morte di suo padre, mio dirigente nella CGIL e punto di orientamento socialista.
Ho scritto questo breve ricordo.
Pietro Ancona
LA MORTE DI VITTORIO FOA
========================
La morte di Vittorio Foa avvenuta in età tardissima è pure sempre un impoverimento per quanti restiamo e per qualche tempo ancora continueremo a testimoniare di noi stessi e dei nostri ideali in un mondo incattivito e privo di speranza. (C'è chi spera in Obama ma io resto molto scettico e credo che una potenza imperiale capace di imporre bombardamenti ed occupazione militare per anni a due nazioni del pianeta provocando in continuazione quasi tutte le altre non cambierà linea con il cambio del Presidente.)
Non condivido la scelta della famiglia di fare annunziare al mondo la morte di Vittorio Foa da Walter Veltroni. Prima di tutto perchè Veltroni c'entra assai poco con la cultura e la storia di Vittorio socialista di un socialismo radicale. Non credo di avere mai sentito dire a Foa che si vergognava di essere stato comunista. Foa comunista non lo è mai stato, era socialista radicale, era una persona di sinistra ma il senso che ha dato Walter alla sua vergogna riguardava e riguarda tutta la sinistra italiana
Penso che tuttavia Vittorio Foa sia un sopravvissuto a se stesso.La sua resa agli equilibri della politica degli ultimi anni io non la condivido. Ci sono persone che con il trascorrere degli anni rinunziano o diventano increduli agli ideali della propria giovinezza e della propria vita. Le ultime battute di Foa non mi sono piaciute per niente. Hanno contribuito al disarmo morale, al generale disorientamento della sinistra italiana. Una intera vita spesa per l'autonomia e la crescita civile della classe operaia, una militanza nella CGIL di grande rilievo che contribui' ad elevare la coscienza del movimento operaio italiano, coscienza di sè e della superiorità della propria cultura.
Non ho condiviso di lui la giustificazione alla guerra del golfo e l'atteggiamento remissivo a fronte dell'involuzione liberista dello Occidente quasi che fosse fatale per l'umanità dovere sempre e comunque fare i conti e subire la forza sommergente della borghesia finanziaria e industriale.
Ma molto di quanto ho imparato lo debbo al suo insegnamento
alla sua capacità di analizzare la realtà anche se non sempre le sue soluzioni erano quelle giuste. Nella CGIl era in segreteria con Fernando Santi, grande riformista, gradualista ma intransigente sui diritti ed i valori. Vittorio aveva sempre la bontà
e la capacità di mettere da parte il suo pensiero e di adeguarsi a quella che riteneva la soluzione più "più giudiziosa" spesso opposta alla sua sempre radicale. Ma era sempre una soluzione di avanzamento sociale per i più. Essere "giudiziosi" rispetto la realtà di oggi significa accettare cose che fernando Santi, riformista, non avrebbe mai accettato!!
Pietro Ancona
già membro dell'esecutivo della CGIL
già membro del CNEL
socialista
le esprimo vivissimo cordoglio per la morte di suo padre, mio dirigente nella CGIL e punto di orientamento socialista.
Ho scritto questo breve ricordo.
Pietro Ancona
LA MORTE DI VITTORIO FOA
========================
La morte di Vittorio Foa avvenuta in età tardissima è pure sempre un impoverimento per quanti restiamo e per qualche tempo ancora continueremo a testimoniare di noi stessi e dei nostri ideali in un mondo incattivito e privo di speranza. (C'è chi spera in Obama ma io resto molto scettico e credo che una potenza imperiale capace di imporre bombardamenti ed occupazione militare per anni a due nazioni del pianeta provocando in continuazione quasi tutte le altre non cambierà linea con il cambio del Presidente.)
Non condivido la scelta della famiglia di fare annunziare al mondo la morte di Vittorio Foa da Walter Veltroni. Prima di tutto perchè Veltroni c'entra assai poco con la cultura e la storia di Vittorio socialista di un socialismo radicale. Non credo di avere mai sentito dire a Foa che si vergognava di essere stato comunista. Foa comunista non lo è mai stato, era socialista radicale, era una persona di sinistra ma il senso che ha dato Walter alla sua vergogna riguardava e riguarda tutta la sinistra italiana
Penso che tuttavia Vittorio Foa sia un sopravvissuto a se stesso.La sua resa agli equilibri della politica degli ultimi anni io non la condivido. Ci sono persone che con il trascorrere degli anni rinunziano o diventano increduli agli ideali della propria giovinezza e della propria vita. Le ultime battute di Foa non mi sono piaciute per niente. Hanno contribuito al disarmo morale, al generale disorientamento della sinistra italiana. Una intera vita spesa per l'autonomia e la crescita civile della classe operaia, una militanza nella CGIL di grande rilievo che contribui' ad elevare la coscienza del movimento operaio italiano, coscienza di sè e della superiorità della propria cultura.
Non ho condiviso di lui la giustificazione alla guerra del golfo e l'atteggiamento remissivo a fronte dell'involuzione liberista dello Occidente quasi che fosse fatale per l'umanità dovere sempre e comunque fare i conti e subire la forza sommergente della borghesia finanziaria e industriale.
Ma molto di quanto ho imparato lo debbo al suo insegnamento
alla sua capacità di analizzare la realtà anche se non sempre le sue soluzioni erano quelle giuste. Nella CGIl era in segreteria con Fernando Santi, grande riformista, gradualista ma intransigente sui diritti ed i valori. Vittorio aveva sempre la bontà
e la capacità di mettere da parte il suo pensiero e di adeguarsi a quella che riteneva la soluzione più "più giudiziosa" spesso opposta alla sua sempre radicale. Ma era sempre una soluzione di avanzamento sociale per i più. Essere "giudiziosi" rispetto la realtà di oggi significa accettare cose che fernando Santi, riformista, non avrebbe mai accettato!!
Pietro Ancona
già membro dell'esecutivo della CGIL
già membro del CNEL
socialista
giovedì 9 ottobre 2008
bisogno di socialismo!!
a fronte della crisi che sconvolge il sistema capitalistico e minaccia di fare sprofondare l'umanità nella miseria colpisce l'assoluta assenza di analisi dei partiti socialisti. E' triste constatare come laddove i socialisti sono al governo
si muovono secondo lo schema classico dell'ideologia liberista piegando lo Stato alla salvezza delle istituzioni finanziarie e bancarie e dei loro criminali gruppi dirigenti arricchitisi dopo avere indebitato il mondo intero non si sa di quale spaventosa cifra.
Eppure la crisi e non solo la crisi propongono un bisogno assoluto di socialismo.La borghesia dopo la fine dell'Urss si è scatenata contro i lavoratori europei riducendoli alla stregua dei lavoratori asiatici e americani, privandoli dei diritti acquisiti durante la lunga marcia secolare del movimento operaio, dei sindacati e dei partiti socialisti.
In Italia siamo al limite della pantomina farsesca. Veltroni propone una forma di collaborazionismo subalterno per aiutare i banchieri ed i finanziari non solo a non andare in galera ma a galleggiare nella crisi mentre Epifani non trova di meglio che smussare la sua critica verso la Confindustria ed il Governo proprio nel momento in cui questo demolisce l'art.18 e lo Statuto dei Diritti dei Lavoratori.
Il capitalismo democratico che per un certo periodo della sua storia integrava in aree sia pur subalterne di relativo benessere sociale, di welfare e di diritti è finito da un ventennio. La posizione della destra al potere e di ulteriore annichilimento della vita dei lavoratori e delle popolazione. Nessun dialogo, nessuna certezza.
Sbagliano il PD e la CGIL a pensare sulla base del convincimento che stiamo tutti nella stessa barca. Se la barca affonda, affondiamo tutti. Se la barca affonda affonderà il ceto medio ed i lavoratori. Si salveranno i Tanzi e tutti coloro che hanno capitale e potere politico.
Per questa bisogna lanciare la parola d'ordine della nazionalizzazione delle banche e dei servizi, del salario minimo garantito, della scala mobile per i pensionati ed i lavoratori, della scuola e della sanita pubblica. Bandire ogni idea di privatizzazione anticamera di crisi di tipo argentino.
Pietro Ancona
si muovono secondo lo schema classico dell'ideologia liberista piegando lo Stato alla salvezza delle istituzioni finanziarie e bancarie e dei loro criminali gruppi dirigenti arricchitisi dopo avere indebitato il mondo intero non si sa di quale spaventosa cifra.
Eppure la crisi e non solo la crisi propongono un bisogno assoluto di socialismo.La borghesia dopo la fine dell'Urss si è scatenata contro i lavoratori europei riducendoli alla stregua dei lavoratori asiatici e americani, privandoli dei diritti acquisiti durante la lunga marcia secolare del movimento operaio, dei sindacati e dei partiti socialisti.
In Italia siamo al limite della pantomina farsesca. Veltroni propone una forma di collaborazionismo subalterno per aiutare i banchieri ed i finanziari non solo a non andare in galera ma a galleggiare nella crisi mentre Epifani non trova di meglio che smussare la sua critica verso la Confindustria ed il Governo proprio nel momento in cui questo demolisce l'art.18 e lo Statuto dei Diritti dei Lavoratori.
Il capitalismo democratico che per un certo periodo della sua storia integrava in aree sia pur subalterne di relativo benessere sociale, di welfare e di diritti è finito da un ventennio. La posizione della destra al potere e di ulteriore annichilimento della vita dei lavoratori e delle popolazione. Nessun dialogo, nessuna certezza.
Sbagliano il PD e la CGIL a pensare sulla base del convincimento che stiamo tutti nella stessa barca. Se la barca affonda, affondiamo tutti. Se la barca affonda affonderà il ceto medio ed i lavoratori. Si salveranno i Tanzi e tutti coloro che hanno capitale e potere politico.
Per questa bisogna lanciare la parola d'ordine della nazionalizzazione delle banche e dei servizi, del salario minimo garantito, della scala mobile per i pensionati ed i lavoratori, della scuola e della sanita pubblica. Bandire ogni idea di privatizzazione anticamera di crisi di tipo argentino.
Pietro Ancona
domenica 5 ottobre 2008
cgil e trattativa alitalia
Caro Manifesto,
non condivido il giudizio positivo espresso sulla CGIL. Purtroppo nella vicenda Alitalia si è consumato un ulteriore
immiserimento della condizioni dei lavoratori italiani che avrà ripercussioni gravi sulla trattativa per il contratto.
Si è avallata una privatizzazione fatta a danno dei lavoratori e dei contribuenti. Per giunta in una operazione che molti ritengono da codice penale.
Accludo mia lettera a Epifani.
Pietro Ancona
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Sent: Friday, September 26, 2008 8:30 AM
Subject: firma CGIL
Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: epifani@cgil.it ; segreteria@cgil.it ; filt@cgil.it
Cc: veltroni_w@camera.it
Sent: Friday, September 26, 2008 8:17 AM
Subject: firma CGIL
Caro Epifani,
Non credo sia stata una buona idea firmare lasciando fuori piloti e assistenti di volo compiendo una vera e propria operazione di isolamento dopo avere sostenuto per giorni che la CGIL non avrebbe firmato senza di loro.
Non c'era alcuna esigenza di rivedere al ribasso il contratto di lavoro dei dipendenti se non la volontà del padronato e del governo di infliggere una sconfitta a tutti i lavoratori italiani e non solo ai dipendenti Alitalia. E' stato detto apertamente dal Giornale di Berlusconi.Da oggi in poi le crisi di ristrutturazioni saranno anche crisi contrattuali e momenti di azzeramento e ristipula delle condizioni del lavoro al ribasso.
Le dichiarazioni di Veltroni che sembra averti accompagnato sospingendoti con un forcone al tavolo della capitolazione dove una banda organizzata di profittatori di regime ti aspettava spalleggiata da Cisl,Uil e Ugl e dalla destra al governo, il suo vantarsi di essere stato artefice dell'accordo è semplicemente indecente!
Può darsi che oggi piloti e assistenti, soli e smarriti dalle minacce di liquidazione dell'azienda, cedano. Ma lo faranno sotto ricatto al quale abbiamo contribuito tutti a metterli
Pietro Ancona
già membro dell'esecutivo CGIL
non condivido il giudizio positivo espresso sulla CGIL. Purtroppo nella vicenda Alitalia si è consumato un ulteriore
immiserimento della condizioni dei lavoratori italiani che avrà ripercussioni gravi sulla trattativa per il contratto.
Si è avallata una privatizzazione fatta a danno dei lavoratori e dei contribuenti. Per giunta in una operazione che molti ritengono da codice penale.
Accludo mia lettera a Epifani.
Pietro Ancona
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Sent: Friday, September 26, 2008 8:30 AM
Subject: firma CGIL
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From: pietroancona@tin.it
To: epifani@cgil.it ; segreteria@cgil.it ; filt@cgil.it
Cc: veltroni_w@camera.it
Sent: Friday, September 26, 2008 8:17 AM
Subject: firma CGIL
Caro Epifani,
Non credo sia stata una buona idea firmare lasciando fuori piloti e assistenti di volo compiendo una vera e propria operazione di isolamento dopo avere sostenuto per giorni che la CGIL non avrebbe firmato senza di loro.
Non c'era alcuna esigenza di rivedere al ribasso il contratto di lavoro dei dipendenti se non la volontà del padronato e del governo di infliggere una sconfitta a tutti i lavoratori italiani e non solo ai dipendenti Alitalia. E' stato detto apertamente dal Giornale di Berlusconi.Da oggi in poi le crisi di ristrutturazioni saranno anche crisi contrattuali e momenti di azzeramento e ristipula delle condizioni del lavoro al ribasso.
Le dichiarazioni di Veltroni che sembra averti accompagnato sospingendoti con un forcone al tavolo della capitolazione dove una banda organizzata di profittatori di regime ti aspettava spalleggiata da Cisl,Uil e Ugl e dalla destra al governo, il suo vantarsi di essere stato artefice dell'accordo è semplicemente indecente!
Può darsi che oggi piloti e assistenti, soli e smarriti dalle minacce di liquidazione dell'azienda, cedano. Ma lo faranno sotto ricatto al quale abbiamo contribuito tutti a metterli
Pietro Ancona
già membro dell'esecutivo CGIL
riforma contratti
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: epifani@cgil.it ; segreteria@cgil.it
Cc: sinistra critica
Sent: Wednesday, October 01, 2008 10:30 AM
Subject: contratti
Cara CGIL,
data la struttura delle imprese italiane la riforma proposta dalla Confindustria ed accettata da CISL UIL e UGL è una vera e propria abolizione del contratto di lavoro accompagnata da un sostanziale peggioramento dello status di lavoratore.Nelle aziende italiane mediamente di cinque dipendenti la stipula di un accordo aziendale è improbabile Pertanto è giusta la scelta di non cedere al padronato italiano questo ultimo presidio di contrattazione collettiva.
Suggerisco di disdire gli accordi del 1993 e di chiedere il ripristino della scala mobile e l'abrogazione della legge Biagi.
L'unità sindacale con CISL UIL e UGL è nemica dei lavoratori. La CGIL dovrebbe valorizzare i Cobas oggi molto osteggiati e perseguitati dal padronato e non solo. I cobas sono costituiti da compagni che una volta erano nella CGIL . La CGIL dovrebbe chiudere
la stagione dell'Unità Sindacale il cui bilancio è un disastro per i lavoratori italiani.
Pietro Ancona
From: pietroancona@tin.it
To: epifani@cgil.it ; segreteria@cgil.it
Cc: sinistra critica
Sent: Wednesday, October 01, 2008 10:30 AM
Subject: contratti
Cara CGIL,
data la struttura delle imprese italiane la riforma proposta dalla Confindustria ed accettata da CISL UIL e UGL è una vera e propria abolizione del contratto di lavoro accompagnata da un sostanziale peggioramento dello status di lavoratore.Nelle aziende italiane mediamente di cinque dipendenti la stipula di un accordo aziendale è improbabile Pertanto è giusta la scelta di non cedere al padronato italiano questo ultimo presidio di contrattazione collettiva.
Suggerisco di disdire gli accordi del 1993 e di chiedere il ripristino della scala mobile e l'abrogazione della legge Biagi.
L'unità sindacale con CISL UIL e UGL è nemica dei lavoratori. La CGIL dovrebbe valorizzare i Cobas oggi molto osteggiati e perseguitati dal padronato e non solo. I cobas sono costituiti da compagni che una volta erano nella CGIL . La CGIL dovrebbe chiudere
la stagione dell'Unità Sindacale il cui bilancio è un disastro per i lavoratori italiani.
Pietro Ancona
crociati e cannibali
Caro Direttore,
a scuola ci hanno insegnato le ragioni che provocarono le Crociate per la liberazione del Santo Sepolcro. Grandi predicatori come Pietro l'Eremita spinsero molti europei a mettersi in viaggio verso l'Oriente in nome di Cristo.
Successivamente chi di noi si appassiona di storia ha potuto leggere testi non scolastici sull'argomento. Ho letto, con orrore, che molti crociati erano dediti al cannibalismo e che dopo la conquista delle città abitate dagli "infedeli" si dedicavano all'arrosto di carni umane delle quali si cibavano e certamente in modo non rituale....
Ho letto che Riccardo Cuor di Leone, icona dell'Occidente Cristiano, era a quanto pare un feroce e sanguinario guerriero che,non potendo sfamare i suoi cavalieri, li spronava appunto a mangiare la carne degli odiati seguaci di Maometto.
Pare che anche i Celti non disdegnassero la carne umana.
Lei può lumeggiarmi al riguardo?
Pietro Ancona
S
a scuola ci hanno insegnato le ragioni che provocarono le Crociate per la liberazione del Santo Sepolcro. Grandi predicatori come Pietro l'Eremita spinsero molti europei a mettersi in viaggio verso l'Oriente in nome di Cristo.
Successivamente chi di noi si appassiona di storia ha potuto leggere testi non scolastici sull'argomento. Ho letto, con orrore, che molti crociati erano dediti al cannibalismo e che dopo la conquista delle città abitate dagli "infedeli" si dedicavano all'arrosto di carni umane delle quali si cibavano e certamente in modo non rituale....
Ho letto che Riccardo Cuor di Leone, icona dell'Occidente Cristiano, era a quanto pare un feroce e sanguinario guerriero che,non potendo sfamare i suoi cavalieri, li spronava appunto a mangiare la carne degli odiati seguaci di Maometto.
Pare che anche i Celti non disdegnassero la carne umana.
Lei può lumeggiarmi al riguardo?
Pietro Ancona
S
spike lee e la resistenza
ho visto Spike Lee a "che tempo che fa" di Fabio Fazio. Non mi sono piaciute le risposte che ha dato sul falso del suo film sull'eccidio di Sant'Anna di Stazzena. Ha subito sfoderato l'appoggio che avrebbe ricevuto da Giorgio Napolitano che gli avrebbe confessato di essere stato partigiano e di non poter escludere l'esistenza di traditori e di vili durante la guerra di liberazione tra gli stessi partigiani. Dubito che Napolitano gli abbia detto questo e se glielo ha detto non ha fatto certamente bene. A Fabio Fazio che gli contestava con molta nettezza il fatto che nel caso specifico di SantaAnna tutte le inchieste hanno escluso l'esistenza di uno o più traditori ha risposto in modo stupefacente affermando che un traditore potrebbe sempre esserci. Mi sono domandato perchè mai, oggi, in questo frangente politico dell'Italia alla vigilia di riforme che rischiano di mutilare la Costituzione nata dalla resistenza qualcuno oltreoceano abbia avuto l'idea di venire a fare un film in un ambiente che gli è profondamente estraneo culturalmente e storicamente per dare una versione che in ogni caso getta fango sulla resistenza e riapre la inaccettabile polemica sulle responsabilità dei resistenti nelle rappresaglie naziste a Santa Anna come a Via Rasella. Insomma la Resistenza sarebbe responsabile dei crimini perpetrati dai nazisti!! Non vorrei sembrare "complottista" ma non escludo un interesse di certi ambienti dell'amministrazione USA per una ulteriore torsione in senso antidemocratico della situazione italiana mettendone in discussione il fondamento stesso della Costituzione, la guerra di liberazione nazionale.
Notazione finale: a Fabio Fazio che gli chiedeva un giudizio sul recente terremoto finanziario ha risposto con molta arroganza che il cuore della finanza sta comunque a New York e che se la America starnutisce il mondo prende un raffreddore!! Certo una riflessione diversa e meno "patriottica" sarebbe stata meno indigesta dal momento che milioni di risparmiatori e di persone in tutto il mondo pagheranno le conseguenze delle ruberie dei pirati che hanno venduto carta straccia come oro colato!!
Pietro Ancona
Palermo
Notazione finale: a Fabio Fazio che gli chiedeva un giudizio sul recente terremoto finanziario ha risposto con molta arroganza che il cuore della finanza sta comunque a New York e che se la America starnutisce il mondo prende un raffreddore!! Certo una riflessione diversa e meno "patriottica" sarebbe stata meno indigesta dal momento che milioni di risparmiatori e di persone in tutto il mondo pagheranno le conseguenze delle ruberie dei pirati che hanno venduto carta straccia come oro colato!!
Pietro Ancona
Palermo
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