Cara Liberazione,
sono dispiaciuto per i pesanti ingenerosi ed inaccettabili giudizi che sono stati espressi su Bruno Trentin. Sono stato dirigente della CGIL per molti anni segretario regionale in Sicilia. Ricordo di Bruno Trentin la sua dedizione ai lavoratori, il suo impegno di lotta alla mafia, la sua figura di cristallina autorità morale della CGIL. Era davvero ansioso di rendersi utile alla lotta contro la mafia a cominciare dal suo punto più lontano: il consociativismo politico e la degenerazione del sindacato e di qualche suo gruppo dirigente. A volte non capivo perchè fosse tanto rispettato dai lavoratori dal momento che il suo linguaggio era di difficile comprensione, il suo atteggiamento assai riservato da sembrare a volte altero. Ma i lavoratori sentivano la sua anima generosa ed appassionata. Mentre io ero segretario regionale della CGIL siciliana da socialista venne diverse volte a rafforzare a dare autorevolezza al mio operato anche in disaccordo con frange della sua stessa componente. Ma, a volte, non bisogna vivere diverse stagioni. E' meglio viverne soltanto una. La stagione di Trentin fu l'autunno caldo
ed il grande movimento di modernizzazione dei salari e dei contratti. Pochi ricordano la parola d'ordine: il salario variabile indipendente!! Con Carniti e Benvenuto segnò un bellissimo periodo della storia d'Italia, una storia di conquiste una dietro l'altro.
Non doveva in nessun modo diventare segretario generale della CGIL e stipulare gli accordi fondamentali che hanno immiserito nel tempo i lavoratori italiani. Abolizione della scala mobile ed accordi di concertazione. Un meccanismo diabolico di bombe ad orologeria innescate per demolire tutte le conquiste salariali e normative ottenute in Italia in quaranta anni di lotte. Quando le richieste di rinnovo contrattuale sono parametrate al tasso di inflazione "programmmato" la conseguenza che ne deriva è l'impoverimento reale della busta-paga. Salari e pensioni sono diventati poverissimi perchè così è stato stabilito nel 1993.
A questo punto il Sindacato è diventato una scimmia che pesa sulle spalle dei lavoratori.
Unico al mondo, il sindacato italiano non dà diritti alla gente ma ne toglie. Presto consegnerà anche il contratto di lavoro e trasformerà l'INPS e l'Inail in fondazioni semiprivate controllate dalla Confindustria.
Pietro Ancona
Segretario generale cgil sicilia in pensione
domenica 31 agosto 2008
giovedì 28 agosto 2008
abolire il 41 bis e le altri trattamenti duri
sebbene sono fermamente collocato sul fronte antimafia non ho mai condiviso l'art.41 bis che incredelisce la condizione carceraria del detenuto mafioso. Prima di tutto perchè in contrasto con la Costituzione che vuole la pena non solo come punizione ma come mezzo di rieducazione e reinserimento sociale; secondo perchè l'applicazione dell'art.41 bis tende ad allargarsi ad altre categorie di persone arrivando a lambire il dissenso politico e sociale; terzo perchè la mafia si combatte a monte prima che a valle e cioè recidendo i suoi numerosi legami col potere politico e con lo Stato.
Sono convinto che con questo sistema democratico degenerato la lotta alla mafia sia in grande parte perduta in partenza dal momento che molti uomini politici si rivolgono ai mafiosi per essere eletti e promettendo agli stessi agevolazioni, appalti, protezione.....
pietroancona
Sono convinto che con questo sistema democratico degenerato la lotta alla mafia sia in grande parte perduta in partenza dal momento che molti uomini politici si rivolgono ai mafiosi per essere eletti e promettendo agli stessi agevolazioni, appalti, protezione.....
pietroancona
a chi l'aeroporto? A noi!!!!
Cancellazione e riscrittura della storia
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Non è privo di significato il ripristino dell'antica denominazione fascista di Generale Magliocco dell'aeroporto di Comiso con l'abolizione di quella di Pio La Torre, eroe e martire della liberazione della Sicilia e dell'Italia dalla mafia. Non è un errore della giunta di centro-destra ma un macroscopico segnale apposto dal Regime sulla strada della cancellazione dei valori della lotta politica negli ultimi trent'anni. Operazione già in grande parte avviata con la Resistenza. Pio La Torre era un comunista. Ebbene tolleranza zero verso i comunisti e verso uno dei loro esponenti più straordinari. Lottò contro la mafia ma non dimentichiamolo anche contro la base missilistica di Comiso. In questo gli americani hanno la memoria degli elefanti e colpiscono i loro "nemici" anche per interposta persona anche a trenta anni dalla loro scomparsa... Scrivo questo perchè non escludo questa componente "internazionale" nella decisione della "storica" giunta di centro-destra di Comiso.
Se avessimo dato un minimo di condiscendenza anche l'aeroporto di Palermo avrebbe cambiato denominazione. Per volontà del Presidente dell'Ars non sarebbe più intestato a Falcone e Borsellino ma probabilmente a qualche illustre esponente del ventennio.
Il generale Magliocco è un personaggio di spicco della guerra colonialistica di Etiopia combattuta dall'Italia di Mussolini con uso intensivo di gas di iprite usato appunto dell'aviazione di cui il Nostro era non solo alto ufficiale ma tecnico di valore.
Si è trattato di una delle avventure coloniali del fascismo per conquistare spazio vitale alla nazione proletaria che aspirava alla primazia nel mondo per diffondere i valori della romanità..
La diffusione di questi "valori" causò la morte di centinaia di migliaia di civili, l'eccidio di popolazioni inermi il cui modestissimo esercito spesso ancora in parte armato di lance veniva definito "orda barbarica".
In Etiopia era sport preferito dei nostri generali impalare migliaia di patrioti a testimonianza del potere dell'Italia...
Voglio sperare che se domani ci sarà a Comiso una giunta di centro-sinistra vorrà riconsacrare a Pio La Torre l'aeroporto. Scrivo voglio sperare perchè mai legge o provvedimento dei governi di centro-destra è stato cancellato da quelli di centro-sinistra. E niente mi fa pensare che non avremo un Magliocco in una rivalutata come patriottica storia bipartisan d'Italia.
Pietro Ancona
segretario generale cgil sicilia in pensione
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Non è privo di significato il ripristino dell'antica denominazione fascista di Generale Magliocco dell'aeroporto di Comiso con l'abolizione di quella di Pio La Torre, eroe e martire della liberazione della Sicilia e dell'Italia dalla mafia. Non è un errore della giunta di centro-destra ma un macroscopico segnale apposto dal Regime sulla strada della cancellazione dei valori della lotta politica negli ultimi trent'anni. Operazione già in grande parte avviata con la Resistenza. Pio La Torre era un comunista. Ebbene tolleranza zero verso i comunisti e verso uno dei loro esponenti più straordinari. Lottò contro la mafia ma non dimentichiamolo anche contro la base missilistica di Comiso. In questo gli americani hanno la memoria degli elefanti e colpiscono i loro "nemici" anche per interposta persona anche a trenta anni dalla loro scomparsa... Scrivo questo perchè non escludo questa componente "internazionale" nella decisione della "storica" giunta di centro-destra di Comiso.
Se avessimo dato un minimo di condiscendenza anche l'aeroporto di Palermo avrebbe cambiato denominazione. Per volontà del Presidente dell'Ars non sarebbe più intestato a Falcone e Borsellino ma probabilmente a qualche illustre esponente del ventennio.
Il generale Magliocco è un personaggio di spicco della guerra colonialistica di Etiopia combattuta dall'Italia di Mussolini con uso intensivo di gas di iprite usato appunto dell'aviazione di cui il Nostro era non solo alto ufficiale ma tecnico di valore.
Si è trattato di una delle avventure coloniali del fascismo per conquistare spazio vitale alla nazione proletaria che aspirava alla primazia nel mondo per diffondere i valori della romanità..
La diffusione di questi "valori" causò la morte di centinaia di migliaia di civili, l'eccidio di popolazioni inermi il cui modestissimo esercito spesso ancora in parte armato di lance veniva definito "orda barbarica".
In Etiopia era sport preferito dei nostri generali impalare migliaia di patrioti a testimonianza del potere dell'Italia...
Voglio sperare che se domani ci sarà a Comiso una giunta di centro-sinistra vorrà riconsacrare a Pio La Torre l'aeroporto. Scrivo voglio sperare perchè mai legge o provvedimento dei governi di centro-destra è stato cancellato da quelli di centro-sinistra. E niente mi fa pensare che non avremo un Magliocco in una rivalutata come patriottica storia bipartisan d'Italia.
Pietro Ancona
segretario generale cgil sicilia in pensione
venerdì 15 agosto 2008
la destra all'ottanta per cento
Una catastrofe politica, un disastro storico
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La destra in Italia raggiungerà alle prossime elezioni l'ottanta per cento dei voti. Ciò a causa della decomposizione del Partito Democratico in atto squassato da una crisi irriversibile, una crisi di valori, di identità, di ruolo.
L'adesione convinta di Amato alla Commissione Alemanno, i comportamenti dei sindaci del pd su questioni cruciali di rispetto dei diritti umani, comportamenti concorrenziali alla lega nelle pratiche discriminatorie e nelle persecuzioni contro i poveri ed i poverissimi, il rifiuto di Chiapparino, Bassolino e Cacciari di firmare il flebile appello contro il governo Berlusconi sono le manifestazioni più appariscenti di una crisi profonda che è insieme crisi della sinistra propriamente detta e crisi dell'ulivismo, fase avanzata dignitosa e democratica oggi distrutta dalla involuzione dei valori e dei riferimenti sociali. Tra Famiglia Cristiana ed il Vaticano il PD nel suo enorme corpo di amministratori e politici è schierato con il Vaticano.
Quando Parisi aderisce alla manifestazione di Piazza Navona vuole continuare a testimoniare l'esistenza di una anima ulivista che è stata travolta dalle pratiche del governo Prodi e dalla cancellazione di ogni identità progressista del PD.
Il PD nasce per governare nel segno della politica liberista e confindustriale. Il gravissimo gesto di rottura con la sinistra radicale lo consegna nella mani del blocco di potere della borghesia postindustriale, speculativa e parassitaria oggi ben rappresentata dal Corriere della Sera più che dal Giornale della famiglia Berlusconi. I falchi della Confindustria eletti nel PD sono il pegno tangibile del capovolgimento di fronte sociale.Gli ideali ulivisti che fecero il primo centro-sinistra sono stati tutti accantonati. Addirittura derisi come reperti del passato. Non solo attacco al welfare ed indifferenza per la questione salariale ma erosione di quanto resta dei diritti dei lavoratori con il concorso all'abolizione del contratto di lavoro, alla campagna contro "i fannulloni" che prelude alla privatizzazione di pezzi importanti dello Stato, dell'INPS e dell'Inail.
Un Partito che nasce solo per governare lisciando il pelo alla tigre del razzismo, della lotta ai diritti degli immigrati, dei carcerati, incapace di fare opposizione dal momento che tutti i suoi convincimenti più profondi sono tarati sulle scelte della destra. La differenza tra Bersani o PadoaSchioppa e Tremonti è soltanto apparente e superficiale. Basta vedere le liberalizzazioni e la finanziaria del governo Prodi.
In queste condizioni, la destra ha stravinto e non le resta che continuare l'opera di demolizione della Costituzione. Questa opera sarà continuata con la collaborazione della Presidenza della Repubblica (che ha già accettato a tamburo battente il lodo Alfano) e con i parlamentare del PD.
Se il PD resterà intero o si frantumerà a questo punto non
è più una questione importante. Si era suicidato disancorandosi dalla tradizione del socialismo e del progressismo cattolico e scegliendo le misere opzioni di Rutelli di Fassino e di D'Alema. Veltroni è il demiurgo della dissoluzione. Non gli resta che consegnare le spoglie di ciò che fu il movimento progressista e democratico alla destra..
Temo che nel corso dei prossimi quattro mesi tutto sarà compiuto.
Pietro Ancona
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La destra in Italia raggiungerà alle prossime elezioni l'ottanta per cento dei voti. Ciò a causa della decomposizione del Partito Democratico in atto squassato da una crisi irriversibile, una crisi di valori, di identità, di ruolo.
L'adesione convinta di Amato alla Commissione Alemanno, i comportamenti dei sindaci del pd su questioni cruciali di rispetto dei diritti umani, comportamenti concorrenziali alla lega nelle pratiche discriminatorie e nelle persecuzioni contro i poveri ed i poverissimi, il rifiuto di Chiapparino, Bassolino e Cacciari di firmare il flebile appello contro il governo Berlusconi sono le manifestazioni più appariscenti di una crisi profonda che è insieme crisi della sinistra propriamente detta e crisi dell'ulivismo, fase avanzata dignitosa e democratica oggi distrutta dalla involuzione dei valori e dei riferimenti sociali. Tra Famiglia Cristiana ed il Vaticano il PD nel suo enorme corpo di amministratori e politici è schierato con il Vaticano.
Quando Parisi aderisce alla manifestazione di Piazza Navona vuole continuare a testimoniare l'esistenza di una anima ulivista che è stata travolta dalle pratiche del governo Prodi e dalla cancellazione di ogni identità progressista del PD.
Il PD nasce per governare nel segno della politica liberista e confindustriale. Il gravissimo gesto di rottura con la sinistra radicale lo consegna nella mani del blocco di potere della borghesia postindustriale, speculativa e parassitaria oggi ben rappresentata dal Corriere della Sera più che dal Giornale della famiglia Berlusconi. I falchi della Confindustria eletti nel PD sono il pegno tangibile del capovolgimento di fronte sociale.Gli ideali ulivisti che fecero il primo centro-sinistra sono stati tutti accantonati. Addirittura derisi come reperti del passato. Non solo attacco al welfare ed indifferenza per la questione salariale ma erosione di quanto resta dei diritti dei lavoratori con il concorso all'abolizione del contratto di lavoro, alla campagna contro "i fannulloni" che prelude alla privatizzazione di pezzi importanti dello Stato, dell'INPS e dell'Inail.
Un Partito che nasce solo per governare lisciando il pelo alla tigre del razzismo, della lotta ai diritti degli immigrati, dei carcerati, incapace di fare opposizione dal momento che tutti i suoi convincimenti più profondi sono tarati sulle scelte della destra. La differenza tra Bersani o PadoaSchioppa e Tremonti è soltanto apparente e superficiale. Basta vedere le liberalizzazioni e la finanziaria del governo Prodi.
In queste condizioni, la destra ha stravinto e non le resta che continuare l'opera di demolizione della Costituzione. Questa opera sarà continuata con la collaborazione della Presidenza della Repubblica (che ha già accettato a tamburo battente il lodo Alfano) e con i parlamentare del PD.
Se il PD resterà intero o si frantumerà a questo punto non
è più una questione importante. Si era suicidato disancorandosi dalla tradizione del socialismo e del progressismo cattolico e scegliendo le misere opzioni di Rutelli di Fassino e di D'Alema. Veltroni è il demiurgo della dissoluzione. Non gli resta che consegnare le spoglie di ciò che fu il movimento progressista e democratico alla destra..
Temo che nel corso dei prossimi quattro mesi tutto sarà compiuto.
Pietro Ancona
domenica 10 agosto 2008
giuliano Cazzola. Da sinistra a destra verso la Gloria
Caro Giuliano,
leggendo notizie riguardanti Ottaviano Del Turco mi sono imbattuto nel tuo nome tra gli illustri visitatori dell'illustre recluso nel famigerato carcere di Sulmone noto per i suicidi
(ma questo certamente non riguarda Ottaviano che è trattato con ogni riguardo e che domani probabilmente sarà a casa).
Non sapevo che eri stato eletto (meglio scrivere nominato)
deputato per il popolo delle libertà. Berlusconi sa mostrare la sua gratitudine agli amici ed a coloro che lo hanno ben servito. Non ti resta che passare dalla Commissione Lavoro della Camera al Governo e raggiungere il Grande Sacconi autore della ben nota legge che sta facendo incanutire da precari e disperati le ultime generazioni di lavoratori e lavoratrici italiane.
Hai ricevuto la penultima rata dei tuoi trenta denari da quando lasciasti la trincea nella quale ti aveva portato l'indimenticabile Mario Didò. Eri nella parte sinistra della corrente socialista della CGIL e magari mi guardavi con occhio critico e sospettoso dal momento che io ero autonomista. Mi domando cosa penserebbe di te Mario che
come ricorderai è stato vicepresidente del Parlamento Europeo ed ha onorato l'Italia ed il socialismo italiano con la sua opera.
Caro Giuliano, in questi anni ti ho seguito. Sei stato tra i primi a fornire alla destra italiana gli arnesi per destrutturare
il lavoro nella sua parte di contratti e salari e di welfare. Hai cominciato facendo la guerra all'Inps ed alle pensioni ed hai messo in discussione tabù conquistati da decenni di lotte dei lavoratori italiani. Berlusconi e la destra ti debbono molto. Molto tempo prima della Voce, tu hai creato una corrente ideologica capace di fornire la velina ai pennivendoli per i loro quotidiani attacchi alla condizione operaia.
Quanto duro lavoro solitario hai fatto per anni!! Gli industriali, i finanzieri, i commercianti italiani sapranno mai essertene grati? Lo sanno che molto prima che la Bocconi diventasse il grande centro di elaborazione del liberismo giuslavoristico tu, artigianalmente, avevi fornito le coordinate su che cosa colpire e come colpire quella che reagan chiamava "la bestia"? Tu sei antenato di Boeri e Ichino!!
Sei soddisfatto di tutte le demolizioni fin qui fatte? Le pensioni non ci sono più. Mio figlio che guadagna mille euro al mese tra circa quaranta anni potrà godere di una pensione di
almeno trecento o trecentocinquana euro al mese! Avrà di che scialare! Il contratto a tempo indeterminato quasi non c'è più e la precarizzazione è diventata la condizione "naturale" del rapporto di lavoro. Presto farete saltare con la campagna "fannulloni" le tutele di malattia e privatizzerete l'Inail e l'INPS (possono tanti bei soldi restare inerti?).
I salari sono diventati i più miseri d'Europa e le prossime trattative saranno all'insegna del togliere, togliere. ( basta coi contratti collettivi di lavoro, prestazione legata alla produttività e cosi via...)
Caro Giuliano, sei stato un pioniere della destrutturazione della coesione e delle tutele della classe lavoratrice. Nel futuro rapporto paritario imprenditore-singolo lavoratore. Come predica Pannella da tanti anni.
Il mondo che hai contribuito a creato è pieno di tribolazioni, tristezza, di dolore, di buio. Venti milioni di persone oggi come ieri (anche se sostenete che la "classe"non c'è più) debbono penare ed non hanno più certezze. Puoi mostrare soddisfatto la tua selvaggina come fanno certi cacciatori svuotando il loro carniere di ritorno dalla caccia.
Ti auguro di non sentire troppo i morsi di una cosa che si chiama coscienza!!
Pietro Ancona
leggendo notizie riguardanti Ottaviano Del Turco mi sono imbattuto nel tuo nome tra gli illustri visitatori dell'illustre recluso nel famigerato carcere di Sulmone noto per i suicidi
(ma questo certamente non riguarda Ottaviano che è trattato con ogni riguardo e che domani probabilmente sarà a casa).
Non sapevo che eri stato eletto (meglio scrivere nominato)
deputato per il popolo delle libertà. Berlusconi sa mostrare la sua gratitudine agli amici ed a coloro che lo hanno ben servito. Non ti resta che passare dalla Commissione Lavoro della Camera al Governo e raggiungere il Grande Sacconi autore della ben nota legge che sta facendo incanutire da precari e disperati le ultime generazioni di lavoratori e lavoratrici italiane.
Hai ricevuto la penultima rata dei tuoi trenta denari da quando lasciasti la trincea nella quale ti aveva portato l'indimenticabile Mario Didò. Eri nella parte sinistra della corrente socialista della CGIL e magari mi guardavi con occhio critico e sospettoso dal momento che io ero autonomista. Mi domando cosa penserebbe di te Mario che
come ricorderai è stato vicepresidente del Parlamento Europeo ed ha onorato l'Italia ed il socialismo italiano con la sua opera.
Caro Giuliano, in questi anni ti ho seguito. Sei stato tra i primi a fornire alla destra italiana gli arnesi per destrutturare
il lavoro nella sua parte di contratti e salari e di welfare. Hai cominciato facendo la guerra all'Inps ed alle pensioni ed hai messo in discussione tabù conquistati da decenni di lotte dei lavoratori italiani. Berlusconi e la destra ti debbono molto. Molto tempo prima della Voce, tu hai creato una corrente ideologica capace di fornire la velina ai pennivendoli per i loro quotidiani attacchi alla condizione operaia.
Quanto duro lavoro solitario hai fatto per anni!! Gli industriali, i finanzieri, i commercianti italiani sapranno mai essertene grati? Lo sanno che molto prima che la Bocconi diventasse il grande centro di elaborazione del liberismo giuslavoristico tu, artigianalmente, avevi fornito le coordinate su che cosa colpire e come colpire quella che reagan chiamava "la bestia"? Tu sei antenato di Boeri e Ichino!!
Sei soddisfatto di tutte le demolizioni fin qui fatte? Le pensioni non ci sono più. Mio figlio che guadagna mille euro al mese tra circa quaranta anni potrà godere di una pensione di
almeno trecento o trecentocinquana euro al mese! Avrà di che scialare! Il contratto a tempo indeterminato quasi non c'è più e la precarizzazione è diventata la condizione "naturale" del rapporto di lavoro. Presto farete saltare con la campagna "fannulloni" le tutele di malattia e privatizzerete l'Inail e l'INPS (possono tanti bei soldi restare inerti?).
I salari sono diventati i più miseri d'Europa e le prossime trattative saranno all'insegna del togliere, togliere. ( basta coi contratti collettivi di lavoro, prestazione legata alla produttività e cosi via...)
Caro Giuliano, sei stato un pioniere della destrutturazione della coesione e delle tutele della classe lavoratrice. Nel futuro rapporto paritario imprenditore-singolo lavoratore. Come predica Pannella da tanti anni.
Il mondo che hai contribuito a creato è pieno di tribolazioni, tristezza, di dolore, di buio. Venti milioni di persone oggi come ieri (anche se sostenete che la "classe"non c'è più) debbono penare ed non hanno più certezze. Puoi mostrare soddisfatto la tua selvaggina come fanno certi cacciatori svuotando il loro carniere di ritorno dalla caccia.
Ti auguro di non sentire troppo i morsi di una cosa che si chiama coscienza!!
Pietro Ancona
sabato 2 agosto 2008
come cechi e slovacchi
Caro professore,
Sotto la spinta del secessionismo padano hanno ripreso vigore studi sul Risorgimento che hanno praticamente distrutto la versione idealistica, romantica e patriottica che abbiamo appreso a Scuola.
Abbiamo appreso che dopo il 1860 centoventimila soldati piemontesi che parlavano il francese delle alpi hanno occupato l'Italia meridionale, depredandola dei suoi beni ed imponendo col terrore della legge Pica
l'ordine nuovo.
Il Generale Govoni torturava le famiglie dei renitenti alla leva fin quando non si arrendevano. Solo in Sicilia fece fucilare diecimila persone e ne tenne in prigione oltre trentamila.
Il Regno delle due Sicilie era la terza potenza industriale d'Europa. Aveva la seconda flotta navale del mondo. La prima ferrovia. Una industria metalmeccanica con quasi due milioni di addetti. Concedeva la pensione a talune categorie di persone
ed aveva un tesoro pari al sessanta per cento di tutti gli altri stati italiani messi insieme. Dopo l'annessione ai Savoia fu impoverito rapidamente. Dopo la lunga resistenza armata dei contadini (brigantaggio) riprese vigore l'emigrazione. Circa cinque milioni di disperati salparono per le Americhe.
Insomma, prima dell'unità stavamo meglio dei padani!!
Penso che potremmo dividerci in pace. Come hanno fatto i cechi e gli slovacchi. La borghesia settentrionale ha rotto tutti i patti col resto del Paese. Non vedo perchè dovremmo costringerla a stare insieme.
Pietro Ancona da Palermo
Sotto la spinta del secessionismo padano hanno ripreso vigore studi sul Risorgimento che hanno praticamente distrutto la versione idealistica, romantica e patriottica che abbiamo appreso a Scuola.
Abbiamo appreso che dopo il 1860 centoventimila soldati piemontesi che parlavano il francese delle alpi hanno occupato l'Italia meridionale, depredandola dei suoi beni ed imponendo col terrore della legge Pica
l'ordine nuovo.
Il Generale Govoni torturava le famiglie dei renitenti alla leva fin quando non si arrendevano. Solo in Sicilia fece fucilare diecimila persone e ne tenne in prigione oltre trentamila.
Il Regno delle due Sicilie era la terza potenza industriale d'Europa. Aveva la seconda flotta navale del mondo. La prima ferrovia. Una industria metalmeccanica con quasi due milioni di addetti. Concedeva la pensione a talune categorie di persone
ed aveva un tesoro pari al sessanta per cento di tutti gli altri stati italiani messi insieme. Dopo l'annessione ai Savoia fu impoverito rapidamente. Dopo la lunga resistenza armata dei contadini (brigantaggio) riprese vigore l'emigrazione. Circa cinque milioni di disperati salparono per le Americhe.
Insomma, prima dell'unità stavamo meglio dei padani!!
Penso che potremmo dividerci in pace. Come hanno fatto i cechi e gli slovacchi. La borghesia settentrionale ha rotto tutti i patti col resto del Paese. Non vedo perchè dovremmo costringerla a stare insieme.
Pietro Ancona da Palermo
garibaldi pieno di rimorsi
Garibaldi pieno di rimorsi
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scrivendo ad una nobildonna sua amica, Garibaldi espresso profonda amarezza per il comportamento dei piemontesi In Sicilia e nell'ex regno borbonico, spogliato di tutte le sue ricchezze, annesso senza tanti complimenti agli avidi montanari del Nord.
Per ridurre alla ragione il Sud fu fatta una legge eccezionale (altro che l'emergenza di Maroni) la legge Pica, una legge contro il "brigantaggio" (il brigantaggio è l'equivalente del terrorismo di oggi cioè la criminalizzazione della lotta patriottica e sociale).
Centoventimila soldati piemontesi (parlavano praticamente francese) occuparono il Sud e lo ridussero in miseria. Il famigerato generale Govoni in Sicilia imprigionò trenta mila contadini. Era suo metodo sequestrare le famiglie e torturarle per costringere i latitanti a presentarsi......
http://www.promemorianews.org/dossier/brigantaggio
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scrivendo ad una nobildonna sua amica, Garibaldi espresso profonda amarezza per il comportamento dei piemontesi In Sicilia e nell'ex regno borbonico, spogliato di tutte le sue ricchezze, annesso senza tanti complimenti agli avidi montanari del Nord.
Per ridurre alla ragione il Sud fu fatta una legge eccezionale (altro che l'emergenza di Maroni) la legge Pica, una legge contro il "brigantaggio" (il brigantaggio è l'equivalente del terrorismo di oggi cioè la criminalizzazione della lotta patriottica e sociale).
Centoventimila soldati piemontesi (parlavano praticamente francese) occuparono il Sud e lo ridussero in miseria. Il famigerato generale Govoni in Sicilia imprigionò trenta mila contadini. Era suo metodo sequestrare le famiglie e torturarle per costringere i latitanti a presentarsi......
http://www.promemorianews.org/dossier/brigantaggio
Non abbiamo voglia di lavorare........
meridionali e la voglia di lavorare.....
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Noi "sudisti" non abbiamo voglia di lavorare! Siamo indolenti
come tanti zingari o negrazzi o messicani che poltriscono all'ombra del loro
sombrero. ( quelli stessi che ogni notte tentano di scavalcare il
Muro dei Bianchi Nordamericani a loro superiori in tutto per andare
a fottersi ben tre dollari l'ora nei campi di angurie...o di cotone)
Preferiamo suonare lo scacciapensieri all'ombra dei fichidindia!!
Portiamo sempre con noi un grosso coltello a serramanico e abbiamo
le basette che ci arrivano a metà guancia!! Alle nostre donne che ci
debbono obbedire mettiamo la cintura di castità in occasione dei
nostri viaggi di piacere...
Siamo ignoranti assai di più dei figli di Bossi che hanno
ereditato l'ignoranza ( si sa è una malattia genetica) dalla madre
agrigentina...Haa se fossero prevalsi i geni paterni del grande
Bossi che fino alla tenera età di cinquanta anni pur non essendo
meridionale si faceva mantenere dalla moglie commessa alla
Rinascente....
Siamo gelosi e spesso uccidiamo le nostre donzelle sospette di
usare con altri l'organo genitale.... Ma suoniamo divinamente il
mandolino e facciamo serenate al chiar di luna favolose.....
- > ps_ dimenticavo: siamo quasi tutti mafiosi o camorristi e abbiamo il bruttissimo vizio anche di vincere concorsi per cui purtroppo i più importanti posti nella Pubblica Amministrazione del Nord sono ricoperti da meridionali....
Ce ne scusiamo.......
>
canzone siciliana di schiffarati ( oziosi)
CIURI CIURICiuri ciuri, ciuri di tuttu l’annuL’amuri ca mi dasti ti lu tonnuCiuri ciuri, ciuri di tuttu l’annuL’amuri ca …………………..Ciuri di rosi russi a lu sbucciariAmara l’omu ca, fimmini cridiAmara cu si fa, supranniariLustru di paradisu nun ni vidiCiuri di gersuminu abbraccicantiTu nun mi passi mancu pi la mentiTutti li notti passu ca davantiPi fariti dispittu eternamentiSi troppu dispittusa tu cu mmiaSi brutta ni la facci e ni lu coriCascu du littu si, mi sunnu a tiaAmara a cu ti piglia pi muglieriLu sabatu si chiama…allegracoriBeatu cu avi bedda la muglieriCu l’avi bedda ci porta i dinariCu l’avi brutta ci, mori lu coriSi troppu dispittusa tu cu mmiaSi brutta ni la facci e ni lu coriCascu du littu si, mi sunnu a tiaAmara a cu ti piglia pi muglieriLu sabatu si chiama….allegracoriBiatu cu avi bedda la muglieriCu l’avi bedda ci porta i dinariCu l’avi brutta ci, mori lu coriMori lu coriMori lu cori...>
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Ultima modifica di pietro936 : 01-08-2008 alle 15:43.
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Noi "sudisti" non abbiamo voglia di lavorare! Siamo indolenti
come tanti zingari o negrazzi o messicani che poltriscono all'ombra del loro
sombrero. ( quelli stessi che ogni notte tentano di scavalcare il
Muro dei Bianchi Nordamericani a loro superiori in tutto per andare
a fottersi ben tre dollari l'ora nei campi di angurie...o di cotone)
Preferiamo suonare lo scacciapensieri all'ombra dei fichidindia!!
Portiamo sempre con noi un grosso coltello a serramanico e abbiamo
le basette che ci arrivano a metà guancia!! Alle nostre donne che ci
debbono obbedire mettiamo la cintura di castità in occasione dei
nostri viaggi di piacere...
Siamo ignoranti assai di più dei figli di Bossi che hanno
ereditato l'ignoranza ( si sa è una malattia genetica) dalla madre
agrigentina...Haa se fossero prevalsi i geni paterni del grande
Bossi che fino alla tenera età di cinquanta anni pur non essendo
meridionale si faceva mantenere dalla moglie commessa alla
Rinascente....
Siamo gelosi e spesso uccidiamo le nostre donzelle sospette di
usare con altri l'organo genitale.... Ma suoniamo divinamente il
mandolino e facciamo serenate al chiar di luna favolose.....
- > ps_ dimenticavo: siamo quasi tutti mafiosi o camorristi e abbiamo il bruttissimo vizio anche di vincere concorsi per cui purtroppo i più importanti posti nella Pubblica Amministrazione del Nord sono ricoperti da meridionali....
Ce ne scusiamo.......
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CIURI CIURICiuri ciuri, ciuri di tuttu l’annuL’amuri ca mi dasti ti lu tonnuCiuri ciuri, ciuri di tuttu l’annuL’amuri ca …………………..Ciuri di rosi russi a lu sbucciariAmara l’omu ca, fimmini cridiAmara cu si fa, supranniariLustru di paradisu nun ni vidiCiuri di gersuminu abbraccicantiTu nun mi passi mancu pi la mentiTutti li notti passu ca davantiPi fariti dispittu eternamentiSi troppu dispittusa tu cu mmiaSi brutta ni la facci e ni lu coriCascu du littu si, mi sunnu a tiaAmara a cu ti piglia pi muglieriLu sabatu si chiama…allegracoriBeatu cu avi bedda la muglieriCu l’avi bedda ci porta i dinariCu l’avi brutta ci, mori lu coriSi troppu dispittusa tu cu mmiaSi brutta ni la facci e ni lu coriCascu du littu si, mi sunnu a tiaAmara a cu ti piglia pi muglieriLu sabatu si chiama….allegracoriBiatu cu avi bedda la muglieriCu l’avi bedda ci porta i dinariCu l’avi brutta ci, mori lu coriMori lu coriMori lu cori...>
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primati preitaliani
I Primati dei regni di Napoli e delle due Sicilie:
1735: Prima Cattedra di Astronomia, in Italia, affidata a Napoli a Pietro De Martino
1751: Il più grande palazzo d’Europa a pianta orizzontale, il Real Albergo dei Poveri
1754: Prima Cattedra di Economia, nel mondo, affidata a Napoli ad Antonio Genovesi
1762: Accademia di Architettura, una delle prime e più prestigiose in Europa
1763: Primo Cimitero italiano per poveri (il "Cimitero delle 366 fosse", nei pressi di Poggioreale a Napoli, su disegno di Ferdinando Fuga)
1781: Primo Codice Marittimo nel mondo (opera di Michele Jorio)
1782: Primo intervento in Italia di Profilassi Anti-tubercolare
1783: Primo Cimitero in Europa ad uso di tutte le classi sociali (Palermo)
1789: Prima assegnazione di "Case Popolari" in Italia (San Leucio presso Caserta).
Prima istituzione di assistenza sanitaria gratuita (San Leucio)
1792: Primo Atlante Marittimo nel mondo (Giovanni Antonio Rizzi Zannoni, Atlante Marittimo delle Due Sicilie. (vol. I) elaborato dalla prestigiosa Scuola di Cartografia napoletana)
1801: Primo Museo Mineralogico del mondo
1807: Primo "Orto botanico" in Italia a Napoli di concezione moderna,
Per approfondire, vedi la voce Orto botanico di Napoli.
1812: Prima Scuola di Ballo in Italia, annessa al San Carlo
1813: Primo Ospedale Psichiatrico italiano (Reale Morotrofio di Aversa)
Dopo la restaurazione (Regno delle Due Sicilie) [modifica]
1818: Prima nave a vapore nel mediterraneo "Ferdinando I"
1819: Primo Osservatorio Astronomico in Europa a Capodimonte
1832: Primo Ponte sospeso (il Ponte "Real Ferdinando" sul Garigliano), in ferro, in Europa continentale
1833: Prima Nave da crociera in Europa "Francesco I"
1835: Primo istituto italiano per sordomuti
1836: Prima Compagnia di Navigazione a vapore nel Mediterraneo
1837: Prima Città d'Italia ad avere l'illuminazione a gas
1839: Prima Ferrovia italiana, tratto Napoli-Portici, poi prolungata sino a Salerno e a Caserta e Capua.
1839: Prima galleria ferroviaria del mondo
Prima Illuminazione a Gas di una città italiana (terza in Europa dopo Londra e Parigi) con 350 lampade
1840: Prima Fabbrica Metalmeccanica d'Italia per numero di operai (1050) a Pietrarsa presso Napoli
1841: Primo Centro Vulcanologico nel mondo presso il Vesuvio.
Primo sistema a fari lenticolari a luce costante in Italia
1843: Prima Nave da guerra a vapore d'Italia (pirofregata "Ercole"), varata a Castellammare.
Primo Periodico Psichiatrico italiano pubblicato presso il Reale Morotrofio di Aversa da Biagio Miraglia
1845: Prima Locomotiva a Vapore costruita in Italia a Pietrarsa.
Primo Osservatorio Meteorologico italiano (alle falde del Vesuvio)
1848: Primo esperimento di illuminazione a luce elettrica d'Italia a Lecce, per opera di mons. Giuseppe Candido. Illuminazione dell'intera piazza in occasione della festa patronale.
1852: Primo Telegrafo Elettrico in Italia (inaugurato il 31 Luglio).
Primo Bacino di Carenaggio in muratura in Italia (nel porto di Napoli).
1853: Primo Piroscafo nel Mediterraneo per l'America (Il "Sicilia" della Società Sicula Transatlantica di Salvatore De Pace: 26 i giorni impiegati).
Prima applicazione dei principi Scuola Positiva Penale per il recupero dei malviventi
1856: Primo Premio Internazionale per la Produzione di Pasta (Esposizione Internazionale di Parigi
premio per il terzo Paese del mondo come sviluppo industriale).
Primo Premio Internazionale per la Lavorazione di Coralli (Mostra Industriale di Parigi)
Primo Sismografo Elettromagnetico nel mondo costruito da Luigi Calmieri
1859: Primo Stato Italiano in Europa produzione di Guanti (700.000 dozzine di paia ogni anno)
1860: Prima Flotta Mercantile d'Italia (seconda flotta mercantile d'Europa) e prima Flotta Militare (terza flotta militare d'Europa).
Prima nave ad elica (Monarca) in Italia varata a Castellammare.
Più grande Industria Navale d'Italia per operai (Castellammare di Stabia 2000 operai)
Primo tra gli Stati italiani per numero di Orfanotrofi, Ospizi, Collegi, Conservatori e strutture di Assistenza e Formazione.
Istituzione di Collegi Militari (La Scuola Militare Nunziatella il più antico Istituto di Formazione Militare d'Italia, ed uno dei più antichi del mondo
Prime agenzie turistiche italiane
La più bassa percentuale di mortalità infantile d'Italia.
La più alta percentuale di medici per abitanti in Italia.
Prima città d'Italia per numero di Teatri (Napoli), il Teatro San Carlo il più antico
teatro operante in Europa, costruito nel 1737
Prima città d'Italia per numero di Conservatori Musicali (Napoli).
Primo "Piano Regolatore" in Italia, per la Città di Napoli.
Prima città d'Italia per numero di Tipografie (113, in Napoli).
Prima città d'Italia per numero di pubblicazioni di Giornali e Riviste.
Primi Assegni Bancari della storia economica (polizzini sulle Fedi di Credito)
La più alta quotazione di rendita dei titoli di Stato (120% alla Borsa di Parigi).
Il Minore carico Tributario Erariale in Europa.
Maggior quantità di Lire-oro nei Banchi Nazionali (dei 668 milioni di Lire-oro, patrimonio di tutti gli Stati italiani messi insieme, 443 milioni erano del regno delle Due Sicilie).
Monopolio mondiale dello zolfo, avendo oltre 400 miniere di zolfo, copriva circa il 90% della produzione mondiale di zolfo e affini
http://it.wikipedia.org/wiki/Primati...le_Due_Sicilie
1735: Prima Cattedra di Astronomia, in Italia, affidata a Napoli a Pietro De Martino
1751: Il più grande palazzo d’Europa a pianta orizzontale, il Real Albergo dei Poveri
1754: Prima Cattedra di Economia, nel mondo, affidata a Napoli ad Antonio Genovesi
1762: Accademia di Architettura, una delle prime e più prestigiose in Europa
1763: Primo Cimitero italiano per poveri (il "Cimitero delle 366 fosse", nei pressi di Poggioreale a Napoli, su disegno di Ferdinando Fuga)
1781: Primo Codice Marittimo nel mondo (opera di Michele Jorio)
1782: Primo intervento in Italia di Profilassi Anti-tubercolare
1783: Primo Cimitero in Europa ad uso di tutte le classi sociali (Palermo)
1789: Prima assegnazione di "Case Popolari" in Italia (San Leucio presso Caserta).
Prima istituzione di assistenza sanitaria gratuita (San Leucio)
1792: Primo Atlante Marittimo nel mondo (Giovanni Antonio Rizzi Zannoni, Atlante Marittimo delle Due Sicilie. (vol. I) elaborato dalla prestigiosa Scuola di Cartografia napoletana)
1801: Primo Museo Mineralogico del mondo
1807: Primo "Orto botanico" in Italia a Napoli di concezione moderna,
Per approfondire, vedi la voce Orto botanico di Napoli.
1812: Prima Scuola di Ballo in Italia, annessa al San Carlo
1813: Primo Ospedale Psichiatrico italiano (Reale Morotrofio di Aversa)
Dopo la restaurazione (Regno delle Due Sicilie) [modifica]
1818: Prima nave a vapore nel mediterraneo "Ferdinando I"
1819: Primo Osservatorio Astronomico in Europa a Capodimonte
1832: Primo Ponte sospeso (il Ponte "Real Ferdinando" sul Garigliano), in ferro, in Europa continentale
1833: Prima Nave da crociera in Europa "Francesco I"
1835: Primo istituto italiano per sordomuti
1836: Prima Compagnia di Navigazione a vapore nel Mediterraneo
1837: Prima Città d'Italia ad avere l'illuminazione a gas
1839: Prima Ferrovia italiana, tratto Napoli-Portici, poi prolungata sino a Salerno e a Caserta e Capua.
1839: Prima galleria ferroviaria del mondo
Prima Illuminazione a Gas di una città italiana (terza in Europa dopo Londra e Parigi) con 350 lampade
1840: Prima Fabbrica Metalmeccanica d'Italia per numero di operai (1050) a Pietrarsa presso Napoli
1841: Primo Centro Vulcanologico nel mondo presso il Vesuvio.
Primo sistema a fari lenticolari a luce costante in Italia
1843: Prima Nave da guerra a vapore d'Italia (pirofregata "Ercole"), varata a Castellammare.
Primo Periodico Psichiatrico italiano pubblicato presso il Reale Morotrofio di Aversa da Biagio Miraglia
1845: Prima Locomotiva a Vapore costruita in Italia a Pietrarsa.
Primo Osservatorio Meteorologico italiano (alle falde del Vesuvio)
1848: Primo esperimento di illuminazione a luce elettrica d'Italia a Lecce, per opera di mons. Giuseppe Candido. Illuminazione dell'intera piazza in occasione della festa patronale.
1852: Primo Telegrafo Elettrico in Italia (inaugurato il 31 Luglio).
Primo Bacino di Carenaggio in muratura in Italia (nel porto di Napoli).
1853: Primo Piroscafo nel Mediterraneo per l'America (Il "Sicilia" della Società Sicula Transatlantica di Salvatore De Pace: 26 i giorni impiegati).
Prima applicazione dei principi Scuola Positiva Penale per il recupero dei malviventi
1856: Primo Premio Internazionale per la Produzione di Pasta (Esposizione Internazionale di Parigi
premio per il terzo Paese del mondo come sviluppo industriale).
Primo Premio Internazionale per la Lavorazione di Coralli (Mostra Industriale di Parigi)
Primo Sismografo Elettromagnetico nel mondo costruito da Luigi Calmieri
1859: Primo Stato Italiano in Europa produzione di Guanti (700.000 dozzine di paia ogni anno)
1860: Prima Flotta Mercantile d'Italia (seconda flotta mercantile d'Europa) e prima Flotta Militare (terza flotta militare d'Europa).
Prima nave ad elica (Monarca) in Italia varata a Castellammare.
Più grande Industria Navale d'Italia per operai (Castellammare di Stabia 2000 operai)
Primo tra gli Stati italiani per numero di Orfanotrofi, Ospizi, Collegi, Conservatori e strutture di Assistenza e Formazione.
Istituzione di Collegi Militari (La Scuola Militare Nunziatella il più antico Istituto di Formazione Militare d'Italia, ed uno dei più antichi del mondo
Prime agenzie turistiche italiane
La più bassa percentuale di mortalità infantile d'Italia.
La più alta percentuale di medici per abitanti in Italia.
Prima città d'Italia per numero di Teatri (Napoli), il Teatro San Carlo il più antico
teatro operante in Europa, costruito nel 1737
Prima città d'Italia per numero di Conservatori Musicali (Napoli).
Primo "Piano Regolatore" in Italia, per la Città di Napoli.
Prima città d'Italia per numero di Tipografie (113, in Napoli).
Prima città d'Italia per numero di pubblicazioni di Giornali e Riviste.
Primi Assegni Bancari della storia economica (polizzini sulle Fedi di Credito)
La più alta quotazione di rendita dei titoli di Stato (120% alla Borsa di Parigi).
Il Minore carico Tributario Erariale in Europa.
Maggior quantità di Lire-oro nei Banchi Nazionali (dei 668 milioni di Lire-oro, patrimonio di tutti gli Stati italiani messi insieme, 443 milioni erano del regno delle Due Sicilie).
Monopolio mondiale dello zolfo, avendo oltre 400 miniere di zolfo, copriva circa il 90% della produzione mondiale di zolfo e affini
http://it.wikipedia.org/wiki/Primati...le_Due_Sicilie
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