giovedì 22 novembre 2007

chiudere la rai tav

gridare allo scandalo mostrandosi sorpresi per quanto è venuto alla luce dalla sentina Rai è del tutto ipocrita. La sinistra alla Rai (debbo continuare a chiamare sinistra o si offende?) si è preoccupata soltanto di ritagliare la sua parte di fetta consistente in grande parte in assunzioni e forse appalti. Per il resto ha partecipato al banchetto generale prima con la DC e poi con la destra. Trenta anni di complicità: non si è mai permesso ad un solo giornalista senza tessera di partito di accedervi! Sono stati immessi soltanto i fedelissimi dei partiti, anzi dei politici in quel dato momento più forti. Oer molti anni gli accordi per le assunzioni venivano trattati direttamente dal PCI e dalla DC. Prima dell'ingresso del PSI al Governo ai socialisti davano soltanto delle bricioline!
La sinistra non si è mai posta il problema della qualità della Rai TV (era migliore di oggi negli anni di dominio DC) e di come si spendono quattro miliardi di lire per dodicimila dipendenti imbottiti di soldi fino alle orecchie.
Quanti direttori e managers mantiene la Rai? C'è da vergognarsi a difendere un simile baraccone succhiasangue unico al mondo con il consiglio di amministrazione presieduto dall'ambiguo Petruccioli più pagato del mondo.
Dobbiamo continuare a mantenere questo circo equestre per permettere ad una ventina di nevrotici proprietari dei partiti italiani di esibirsi in tutti i programmi?
Dovremmo avere il coraggio di separare l'Italia da simile tumore maligno! Abolire il canone ed affidare la raitv ad una cooperativa di dipendenti! Vediamo come se la cavano da soli!

Pietro

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