mercoledì 7 maggio 2014

CGIL: un congresso umiliato

CGIL : u n Congresso umiliato e fallito. Sindacato delegittimato.

Ho sentito stanotte a Radio Radicale tre o quattro interventi al Congresso Nazionale della CGIL. Interventi di quadri provinciali o locali di quelli che in un congresso sono la grande massa dei delegati. A parte un toscano che parlando di Renzi (senza nominarlo) parlava dell'arroganza che "a Firenze conosciamo fin troppo bene" nessuno ha preso posizione sul punto fondamentale del ruolo del sindacato che viene negato dal Governo e nessuno ha avanzato una proposta di merito sulla crisi italiana. Ho sentito un gran parlare di "confederalità" e di "territorio" insomma del sesso degli angeli. Il grido di dolore che sale dal paese non l'ho avvertito ed ho sentito un gran burocratismo in discorsi che erano capolavori dell'arte di "quartiarsi" per arrivare senza pronunziarsi su niente alla fine dei dieci minuti concessi ad ogni oratore.
Un Congresso umiliato dal Capo del Governo che lo snobba apertamente dicendo che non riconosce alcun ruolo al sindacato.Poletti, l'emissario di Renzi presente al Congresso ha fatto lo sbruffone sostenendo il diritto del governo di decidere da solo. Siamo molto oltre la cultura del berlusconismo, molto oltre Sacconi e la Ferrero eppure la reazione che si registra nella massima organizzazione sindacale italiana è solo di rimessa. Non una proposta, niente di niente.
Landini si è guardato bene dal difendere il diritto del sindacato a decidere sulle questioni riguardanti il salario ed i diritti dei lavoratori. Si è guardato bene dall'attaccare Renzi e si è costituito come alternativa alla Camusso apparentemente criticandola da sinistra ma in effetti tirando la volata all'azione al progetto di Renzi di un sindacato collaborativo ma senza voce in capitolo.
Lo strappo compiuto da Renzi umiliando la CGIL e teorizzando la fine del sindacato come corpo intermedio della democrazia ha inferto una ferita profonda alla democrazia italiana. Naturalmente non avrà risposta e aprirà una fase di crisi interna di delegittimazione dei gruppi dirigenti. Insomma la CGIL è stata commissariata dal Governo ed il PD dovrà provvedere ad una diversa dirigenza.

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