giovedì 8 maggio 2008

la cgil lettera a sansonetti

Caro Sansonetti,

l'accordo tra CGIL CISL UIL sul nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro per quanto scontato è stupefacente. Si triennalizza il contratto nazionale e lo si riduce ad una larva a vantaggio della contrattazione territoriale. Un modo surrettizio per reintrodurre le gabbie salariali Si arriverà presto alla contrattazione per lavorazione di fase di prodotto e poi anche agli accordi di carattere personale. Si poteva predicare da anni la fine della classe operaia senza annullarne il suo più importante strumento di coesione e di identità? No. Naturalmente siamo immersi nel mondo della menzogna quando si parla di fine della classe operaia dal momento che venti milioni di lavoratori nè tanto di più nè tanto di meno di quanti fossero venti o trentanni fa sono ancora li magari a chiedersi perchè l'Italia sia l'unico Paese al mondo in cui i Sindacati anzicchè "dare" diritti ne tolgono.
Non a caso un Bonanni tronfio e volgarissimo annunziava il primo maggio quasi la nascita di un nuovo Sindacato. Con Sacconi al Lavoro a fare di sponda Confindustria Governo e Sindacati CGIL Cisl Uil cancelleranno le tracce della grande stagione dei
diritti conclusasi nel 1993.
La minoranza della CGIL non potrà che modificare insignificativamente la strategia concordata dai tre segretari confederali. Appellarsi al Congresso della CGIL è inutile.
La CGIL è irriformabile. Il suo corpo è costituito da funzionari che obbediscono ad una logica di "centralismo democratico".La Fiom sarà normalizzata al più presto e comunque non più tardi della scadenza del mandato di Rinaldini, grande galantuomo ma oramai una noce nel sacco.
Pietro Ancona

http://pietro-ancona.blogspot.com/

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