lunedì 4 febbraio 2008

l'autocandidatura Bertinotti

Autocandidatura Bertinotti
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Mentre Annibale alle porte affila le armi pronto a riprendersi il potere che a gran malincuore ha dovuto lasciare a Prodi e Veltroni lavora al perfezionamento del Partito "autosufficiente" mobilitando ufficialmente Ichino ed altri per la cancellazione dei residui diritti del lavoro ed impegnandosi a ridurre lo spazio pubblico in economia affidando alle "Autority l'osservazione dei fenomeni ma senza interferire realmente (vedi situazione ferrovie), a sinistra l'Idea sulla quale si apre il dibattito è l'autocandidatura di Bertinotti alla guida della
sinistra arcobaleno per proporsi come premier in finta competizione con Berlusconi e Veltroni.

Credo che si tratti di una proposta sbagliata, narcisistica, di nessuna utilità per la sinistra arcobaleno e per l'elettorato fortemente deluso dall'operato e dalle omissioni del governo Prodi .

Bertinotti è stato Presidente della Camera e come tale è stato attentissimo alla salvaguardia delle sue prerogative istituzionali. Credo che come Presidente della Camera ha fatto bene nel senso che è riuscito a garantire sicurezza a tutte le forze politiche. Non ho tuttavia gradito la difesa di Mastella (avrebbe fatto addirittura risparmiare lo Stato con il suo viaggio a Monza in aereo presidenziale) e la teoria della "riduzione del danno," una grottesca giustificazione dei cedimenti della sinistra di governo su terreni essenziali ed identitari come il welfare e la legge sulla sicurezza laddove tutto l'impegno della sinistra del quale si è vantato il ministro Ferrero è stato quello di non concedere ai Sindaci quanto è stato concesso ai Prefetti come se questo non costituisse già una grave lesione del diritto motivo di rimproveri della Unione Europea.
Bertinotti, inoltre, non garantisce sul piano della laicità dello Stato e dei diritti degli omosessuali avendo aspramente rimproverato il deputato che aveva collocato la coppia gay nel Presepio (i gay sono indegni di stare al cospetto di Gesuù Bambino), il viaggio tra i monaci antifemmina di Monthe Athos e la proposta di creare dentro Montecitorio una stanza a disposizione delle tre religioni monoteiste. Aggiungo che Bertinotti ha giustificato gli elevatissimi emolumenti e privilegi dei parlamentari italiani confrontandoli a quelli dei managers dell'industria italiana come se questo dovesse essere il punto di riferimento e non lo stipendio medio dei lavoratori italiani. Nè lui nè la sua famiglia costituiscono un modello da proporre ai nostri giovani ed alle famiglie in difficoltà. Uno stile di vita fatto di mondanità oligarchiche.
Il gruppo dirigente della sinistra arcobaleno farebbe bene invece a pensare ad un programma elettorale che copra tutto lo spazio di sinistra lasciato libero dal veltronismo, che accentui le caratteristiche laiche anche e sopratutto sul piano culturale, che avanzi proposte concrete per una drastica riduzione del costo della politica e della parapolitica e sopratutto che riveda i danni provocati dalla demagogia regionalistica e federalistica che ha creato in Italia dei veri e propri ducati e principati e dove con le privatizzazioni si sono create nuovi balzelli su beni essenziali come l'acqua.Vedi disastri ambientali ed umani in Campania e Calabria.
Bisognerebbe ridurre di almeno il cinquanta per cento il costo dei parlamentari (Camera e Senato costano tre miliardi) e sforbiciare di molto gli stipendi dei consiglieri regionali oggi tutti al disopra dei dieci mila euro al mese. Non più di duemila euro al mese per i consiglieri regionali e di tremila euro per gli assessori.

Penso che se proprio si debba dare una espressione fisica unitaria alla sinistra arcobaleno una candidatura potrebbe essere
di area sinistra-democratica, un'area più idonea a dialogare con i socialisti ed i radicali e mantenere vivi gli ideali del socialismo e della resistenza che nessuna "modernizzazione" può cancellare nel momento in cui il liberismo di Bush e dell'Occidente hanno portato al mondo soltanto catastrofi guerre miseria e morte per milioni di persone.,
In ogni caso, la scelta più importante da fare è un programma di non più di dodici punti
estremamente chiaro capace di parlare al cuore al sentimento di giustizia al bisogno di sicurezza degli italiani che non significa più migranti in galera ma meno precarietà e servizi migliori ed accessibili.
Pietro Anconawww.spazioamico.ithttp://medioevosociale-pietro.blogspot.com/http://pietro-ancona.blogspot.com/

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