Come succede sempre nel bel Paese con la scusa della modernizzazione si commettono nefandezze inimmaginabili dovunque.
Dalla legge Bassanini (mi auguro che la Francia mantenga intatto il suo ordinamento e non accetti proposte dalla voluta da Sarkozy)
in poi, si sono aperte grandi fenditure alla nostra amministrazione pubblica attraverso le quali passano i sottopancia, gli amici personali, dei politici per occupare i posti di maggiore rilievo
con impressionante aggravio di costo (qualcuno di questi emeriti signori è pagato centinaia di migliaia di euro) ed effetto devastante e di frustrazione per la struttura pubblica violentata.
Il caso dei consulenti d'oro e dei dirigenti del Comune di Milano non è isolato. E' uno dei tantissimi casi riscontrabili in tutti gli enti pubblici italiani anche in piccoli centri.
Chi sono i grandi managers, i superesperti? A volte candidati bocciati nelle competizioni elettorali, sempre organici agli apparati di potere
del politico che li propone.
Sarebbe opportuna una indagine del Parlamento sull'uso della spoil sistem in Italia, sugli effetti prodotti, sui danni enormi arrecati non soltanto in termini economici ma in termini di svilimento delle strutture amministrative. La piramide per la quale attraverso il merito e l'anzianità si conquistavano riconoscimenti e direzioni non esiste più: esiste un campo devastato aperto a tutti con una massa grigia di burocrazia malpagata e scontenta e una dirigenza esposta alle incursioni piratesche del politico di turno.
Anche il tema delle privatizzazioni e delle esternalizzazioni andrebbe analizzato minuziosamente. Si constaterebbe come i servizi "privatizzati" o "esternalizzati" siano diventati assai più costosi, come le bollette degli utenti siano state appesantite dagli stipendi da nababbi degli amministratori delle aziende municipali e comunali. Il tutto a danno dell'efficienza invocata appunta per privatizzare.
Ma questo governo non ha alcuna intenzione di mettere mano a questi brucianti problemi dove si consumano risorse in quantità tali da rendere impossibile il finanziamento dei rinnovi contrattuali. Il suo esempio, il suo faro sembra essere la Regione Calabria dove il processo di privatizzazione e l'accaparramento padronale della pubblica amministrazione ha raggiunto livelli da codice penale.
Non escludo che ci sia un obiettivo politico assai ambizioso in tante operazioni che sembrano soltanto clientelare: "ammazzare la bestia" come diceva Reagan, distruggere, destrutturare, ventrare lo Stato per renderlo più debole più in balia delle multinazionali ,dei poteri forti della borghesia liberista.
Pietro Ancona
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