domenica 20 dicembre 2009

la tredicesima scippata?

Lettera alla Professoressa Chiara Saraceno a proposito di una sua proposta pubblicata da repubblica


Cara Dottoressa,

il suo ragionamento sulla tredicesima non tiene conto della situazione "data" dei lavoratori italiani. I salari sono inferiori a quelli medi europei di circa il trenta per cento e sono diventati talmente miseri
da impedire consumi prima assolutamente normali come prendere il caffè in un bar o comprarsi una cravatta o roba di questo genere. Quando una persona guadagna attorno a 1100 euro al mese deve stare attenta a quanto spende per mangiare, vestirsi, muoversi....Deve dequalificare tutti i suoi consumi a cominciare da quelli alimentari. Scordarsi delle belle bistecche che si poteva permettere anche se saltuariamente fino agli accordi di concertazione del 93..
Spalmare, come mi pare lei proponga, la tredicesima nelle mensilità normali significherebbe abolirla nel giro massimo di quattro-cinque anni se non prima. Infatti i datori di lavoro ne terrebbero conto per non concedere aumenti salariali ed in questo sarebbe agevolati dagli assai collaborativi sindacati italiani, compresa la CGIL, che si guardano bene dal chiedere qualcosa e si limitano a mendicare qualche spicciolo allo Stato chiedendo detassazioni della tredicesima o del premio di produzioni. Miserie!! Sarebbe usata come alternativa a miglioramenti salariali che, peraltro, non vengono neppure chiesti....

In quanto a tutto il settore pubblico la situazione va vista in modo diverso per il chirurgo che prende tre o quattro mila euro in più a seconda del suo stipendio e l'impiegato medio che si trova più o meno nella condizione dei suoi colleghi del privato.
Lei parla poi di possibili risparmi dopo la spalmatura della 13. Provi a risparmiare guadagnando mille euro al mese aumentati a millecento....... Risparmia chi ha uno stipendio superiore a quello del mero costo di mantenimento. In atto la condizione media di milioni di persone è tale che se hanno un incidente automobilistico o una spesa straordinaria entrano in crisi e si indebitano.
Semmai, se ci preoccupiamo della destinazione consumistica della tredicesima, eroghiamola in un mese diverso da quello di Natale. Ma, su questo, i commercianti farebbero barricate....
Con molta stima
Pietro Ancona

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