venerdì 25 dicembre 2009

del finto perdono e del resto

Del finto perdono e del resto

Berlusconi ha perdonato Tartaglia e nello stesso tempo ha invitato i giudici ad essere molto severi.
Insomma in una richiesta vendicativa ha inserito la parola-ingrediente "perdono" perchè la batteria massmediatica al suo servizio potesse usarla, come di fatto l'ha usata, per lodarne la magnanimità. I giudici che si occupano del caso Tartaglia debbono stare molto attenti. Se useranno le attenuanti per le misere condizioni psichiche dell'imputato rischiano grosso, magari l'accusa di non rendere giustizia al Presidente. Intanto non vengono presi in considerazione gli arresti domiciliari e si delineano, per il futuro, soltanto alternative tra la detenzione "normale" e quella in manicomi giudiziari. Se verrà chiuso in uno dei sei ospedali psichiatrici giudiziari correrà il rischio di non uscirne più dal momento che l'internamento può essere prorogato a tempo indeterminato. Accade che persone condannate per reati di nessuna rilevanza chiuse in manicomio criminale possano restarci anche per tutta la vita con penosissime esperienze di letti di contenzione ai quali vengono legati per tanto tempo anche per diecine di anni. In Italia, se si viene ghermiti dall'ingranaggio della giustizia può succedere di finire suicidi dopo anni di clausura per un reato di "oltraggio a pubblico ufficiale". E' accaduto. Della gente chiusura nelle carceri non si occupa quasi nessuno oltre i parenti e gli addetti ai lavori. Di quelli chiusi nei manicomi criminali non se ne parla in nessun luogo. Non viene fatto niente per migliorarne la condizione. Si discute da anni e tra gli esperti che almeno la metà potrebbero essere recuperati ad una quasi normalità. La condizione di segregazione peggiora la loro
condizione. Ma non se ne fa niente dal momento che, come per la legge Basaglia, nessuno pensa di creare alternative protette che possano favorire la liberazione.
L'Oligarchia che abita il Parlamento si tiene lontana dai luoghi terribili della detenzione psichiatrica. Soltanto la pattuglia radicale ha fatto qualcosa, ha denunziato, ha proposto modifiche. Purtroppo le cose non sono cambiate e tendono a peggiorare. Il Parlamento si occupa delle leggi che servono al Presidente del Consiglio per sfuggire ai tanti processi cominciati quando era soltanto un imprenditore
Ora si vuole riformare l'ordinamento giudiziario, ma soltanto per accrescerne il controllo politico più che il controllo sociale e democratico. Come per gli infortuni mortali sul lavoro ci si è adattati alla media mostruosa di quattro morti al giorno e di decine di migliaia di feriti, mutilati, malati l'anno, per le carceri ci si adatta ad una media di 70 suicidi l'anno. Dovremmo domandarci quali patologie celano queste cifre. Della gente chiusa e dimenticata nei manicomi criminali non ne parla nessuno. Quasi dieci anni fa la senatrice Finocchiaro fece una proposta ma a quanto pare è rimasta senza alcun seguito.
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it


http://www.overlex.com/leggiarticolo.asp?id=1932
http://www.opgaversa.it/il_manicomio_giudiziario_di_aversa.html
http://www.osservatorioantigone.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1182&Itemid=2

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