I poteri del Generale
Il Generale della Chiesa chiedeva poteri speciali per portare avanti la sua lotta alla mafia siciliana. La sua intenzione era di sdradicarla e questa sua volontà incombeva sulla società siciliana e generava allarme nelle cosche mafiose. Il Generale era giunto a Palermo come Prefetto. Presidente del Consiglio dei Ministro era Giulio Andreotti sospettato da molti di avere un rapporto speciale con la mafia siciliana rapporto mediato a Palermo dall'On.Le Lima e nella sicilia orientale dall'On.le Drago.L'On.le Lima sarebbe stato ucciso dalla mafia nel 1992 uno degli anni horribilis della storia mafiosa di questo disgraziato Paese.
La questione della concessione dei poteri speciali divideva le forze politiche siciliane. C'era chi era favorevole ma anche chi era decisamente contrario. Il segretario regionale della DC era contrario ma non perchè fosse mafioso o intimidito o condizionato dalla mafia. L'On.Le Rosario Nicoletti era contrario perchè riteneva che la lotta alla mafia dovesse condursi senza alterare la normalità dell'ordine costituzionale e dei poteri. Non era convinto della necessità di cedere poteri speciali ad un Prefetto un Generale mandato dallo Stato e certamente pensava che non fosse giusto questa forma impropria di commissariamento della Sicilia. L'On.le Rosario Nicoletti si sarebbe ucciso lanciandosi dalla tromba delle scale della sua abitazione nel novembre del 1984. Un mistero la sua morte che non è mai stato penetrato ma io, avendolo conosciuto, dubito molto che si sarebbe ucciso motu proprio per una propria personale scelta esistenziale. Era persona di grande razionalità e certamente una delle menti più brillanti della politica siciliana. Con Piersanti Mattarella facevano un tandem strepitoso.
Presso l'Assemblea regionale siciliana era costituita una Commissione Antimafia fatta dai partiti dai sindacati regionali e dai rappresentanti delle associazioni industriali ed agricole. La Commissione era presieduta dal Presidente dell'Ars a quel tempo l'On:le Michelangelo Russo. Io ne facevo parte in quanto segretario regionale della CGIL. Luigi Cocilovo e Roberto Franchi vi rappresentavano rispettivamente la Cisl e l'Uil. Il PSI era rappresentato da Salvatore Lauricella e la DC da Rosario Nicoletti.
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