lunedì 28 luglio 2008

lettera a commento dell'articolo di Pasquino su l'Unità "nessuna rifondazione"

Caro Pasquino,

lei ha scritto "La inaspettata, ma meritata, scomparsa dal Parlamento degli esponenti di quello che fu soltanto un cartello elettorale è stata decretata, non dal terremoto provocato dal «voto utile» etcc....
E' un giudizio ingeneroso e, mi consenta, maramaldesco
dal momento che lei milita nello schieramento che ha scomunicato la sinistra "radicale" ed ha dichiarato che mai si sarebbe unita a questa....Minaccia che ha indotto una parte dell'elettorato di sinistra a votare obtorto collo PD. Persone che io conosco, di sinistra, hanno votato turandosi il naso PD appunto per la preoccupazione di esprimere un voto utile....

Il personale politico della sinistra espulso dal Parlamento è quanto di meglio abbia espresso la cultura politica e le lotte sociali. Certamente migliore degli avvocati di Berlusconi e dei confindustriali squali di Veltroni....
Un Parlamento ridotto a votare l'approvazione degli editti di Arcore senza discutere a tamburo battente in una Repubblica il cui Presidente approva una legge grottesca unica al mondo che viola principi non solo della Costituzione ma di tutta la cultura liberale degli ultimi tre secoli.
La crisi di Rifondazione è una conseguenza della tenaglia nella quale era stata posta dal governo Prodi. Se non approvi tutto sei disfattista e fai il bene di Berlusconi. Questa tenaglia ha portato l'elettorato di sinistra che vota soltanto se motivato ad astenersi o dispendersi.
Non dovreste esserne soddisfatti.
Cordiali saluti.
Pietro Ancona

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