giovedì 24 luglio 2008

ergastolo per chi uccide un poliziotto

Napolitano ha firmato a tamburo battente il lodo Alfano. Non ha voluto prendersi neppure quarantootto ore di tempo di riflessione,ha voluto con tale velocità di promulgazione far credere che fosse al corrente della legge che mette se stesso, Berlusconi ed i Presidenti delle due camere al disopra della legge, una anomalia in assoluto tra tutte le democrazie anche se qualcuno vuol fare credere che non siamo soli e che anche altri prevedono simili immunità. Certamente non per il Presidente del Consiglio e delle Camere.
La firma di Napolitano apposta senza resistenza a voler essere benevolissimi si può interpretare così: vediamo se questo Paese può avere un pò di pace dal momento che Berlusconi non sarà ossessionato da una possibile condanna giudiziaria! Purtroppo non è così. Il centro destra va avanti nell'opera di demolizione ed introdurrà altre gravissime lesioni in tutto il comparto giustizia diventato un cantiere aperto.La data è il prossimo autunno.
Intanto, la legge sulla sicurezza introduce elementi inquietanti di discriminazione tra i cittadini. Se un delitto viene commesso da un clandestino la pena viene aumentata di un terzo, se si uccide un poliziotto la pena prevista è l'ergastolo. Una norma che vuole collocare la figura del tutore dell'ordine al disopra di quella di tutti i cittadini e che cer+ una risposta di alterigia alle pur blande condanne di Genova. La legge sulla sicurezza approvata è una miniera di discriminazioni, di violazioni della Costituzione. Munisce l'esecutivo di poteri sempre più forti, introduce surrettiziamente correttivi all'obbligatorietà dell'azione penale quando stabisce ordine di priorità dei processi.
A questo punto non so quale sia la responsabilità più grave nello sfascio della Costituzione e dei diritti tra Berlusconi e Napolitano. Penso che Napolitano se avesse voluto avrebbe potuto fermare l'opera demolitoria di Berlusconi. Non l'ha fatto ed anzi ha aiutato a trovare le soluzioni di maquillage per indorare le amare pillole a quella che fu la democrazia italiana.
Pietro Ancona
www.spazioamico.it
http://pietro-ancona.blogspot.com/
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/

Nessun commento: