giovedì 13 maggio 2010

Vecchi e giovani

lettera al conduttore di prima pagina radio tre


Caro Fobini,

i giovani stanno male perchè sono stati intrappolati dalla mostruosa legge trenta o legge Biagi che permette alle aziende o a chi li assume di tenerli sotto permamente ricatto con i contratti a termine,
di eludere i loro diritti con il fumus delle collaborazioni "autonome", di renderli invisibili con le agenzie interinali che li collocano in posti dove loro sono e resteranno sempre dei perfetti estranei (giuridicamente) e di praticare salari bassissimi. E' normale il caso di laureati in ingegneria pagati anche 700 euro al mese.
Ma lei ripete la vecchia trita e ritrita propaganda del conflitto generazionale dal momento che in questo paese esistono ancora lavoratori a tempo indeterminato. Propaganda rivolta ad indebolire
il lavoro stabile a favore di quello precario.
Sei milioni di giovani sono incatenati dalla legge Biagi. Anche nel suo giornale ci saranno giornalisti non priviligiati come lei che accede anche a Radio Tre e si beccherà un bel gettone di presenza per le sue conversazioni mattutine, ma giovani anche di valore pagati a trenta euro al pezzo. Usa e getta! Debbo pensare che è lei il colpevole della situazione del suo collega precario schiavizzato? Io non lo penso, ma lei lo ripete pappagalescamente da Monti in poi.
Pietro Ancona

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