mercoledì 12 agosto 2009

la velina e la grancassa dell'impero

la velina e la grancassa dell'Impero
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Stamane compro "La Repubblica" come quasi ogni giorno. La sua prima pagina, la seconda e la terza pagina sono tutte dedicate alla sentenza del tribunale birmano che condanna la signora Aung ad altri diciottomesi di arresti domiciliari. Arresti da scontare nella sua abitazione, con l'assistenza di due collaboratrici e del suo partito che non le fa mancare attenzioni e delicatezze . La sentenza è stata originata dal fatto che la signora ha ospitato nella sua casa un americano per almeno due giorni. L'americano afferma di avere sognato che la signora Aung era in pericolo ed era quindi accorso per avvertirla. Bisognerebbe avere l'anello al naso per dare credito a simile fandonia eppure i massmedia dell'Occidente l'hanno accreditato come naturale. L'ineffabile Obama, che tuttora ha le mani in pasta nella faccenda Honduras e nella provocazione della base militare in Colombia e che trama con Israele come attaccare l'Iran e con quale tipo di bombe, ha strillato come un'aquila, ha provocato una riunione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU (lo stesso che non ebbe mai il tempo di riunirsi durante i trenta giorni di bombardamenti del Libano e poi durante i bombardamenti della striscia di Gaza). L'Unione Europea minaccia le più dure sanzioni contro la Birmania. Tutti i massmedia sono mobilitati in un a campagna corredata anche da posters che mostrano la signora dietro il filo spinato (dove non è mai stata) e incitano l'opinione pubblica occidentale alla più viva riprovazione nei confronti dei "cattivoni" del governo militare birmano che osano sfidare l'Impero e la sua agguerrita popolazione democratica.
Io non ho alcuna simpatia per i generali birmani. Non sono diversi da quelli che hanno governato il Pakistan con l'appoggio Usa e dai generali colombiani con i quali gli Usa hanno stipulato una intesa che prevede l'installazione di una base militare a Bagotà. Non li confronto neppure ai generali cileni capeggiati da Pinochet e amici intimi di Kissinger. Ma non ho alcun dubbio nel ritenere che se la signora Aung fosse contro la colonizzazione delle multinazionali del suo Paese non avrebbe alcun sostegno dagli Usa e dai suoi satellliti occidentali. Questa signora è una sorta di icona dell'occidente tale e quale come la Betancoourt. E' premio nobel per la pace e la Betancourt fu proposta allo stesso premio che è una sorta di laurea in occidentalismo. Gli americani non sopportano di non avere alcuna base militare in Birmania da aggiungere alle altre novecento o mille che hanno sparso per il pianeta. Vorrebbero una Birmania "libera" disposta a schierarsi contro la Cina nel conflitto già programmato da Pentagono per i prossimi anni.
Nel pianeta terra, tutti coloro che non hanno accettato di vivere in regime di sovranità limitata, sono in pericolo. Gli americani hanno conquistato la supremazia mondiale dopo la caduta dell'URSS ma non accettano l'indipendenza della Russia, della Cina, dell'India. Non ci si può sbagliare: tutti i paesi che non hanno basi militari USA sono oggetto di attente cure di destabilizzazione e magari di annientamento. Gli Usa si servono di tutto, dalle rivoluzioni colorate alle proteste dei monaci tibetani, agli oligarchi dell'Honduras.
Sono certo che se la carta Aung dovesse scadere o diventare inutile, gli Usa troveranno subito un altro modo per molestare la Birmania. Così come dopo il fallimento della sommossa di Rafsanjani e Mousavi cercheranno e troveranno un altro modo per combattere l'Iran magari per cancellare dalla faccia della terra la sua grande ed antichissima civiltà.
L'impero USA fondato ad Hiroshima e Nagasaki con il terrorismo nucleare è diventato unico dominatore del mondo dopo la disintegrazione dell'URSS e non tollera nessuna civiltà diversa dalla sua. Finora, secondo Gore Vidal, ha provocato un centinaio di guerre e diecine e diecine di milioni di morti. Ma non cambierà linea. Non accetta la pace se non con la sottomissione di tutti alla sua ideologia. L'ideologia che fa del capitalismo e della diseguaglianza sociale il fondamento della sua esistenza.
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it


http://www.sisde.it/sito/Rivista25.nsf/ServNavigE/34

3 commenti:

AnnaSerenity ha detto...

Caro Pietro, ho trovato il tuo commento al mio post su "dietrolacattedra". Mi ha fatto molto piacere riscontrare che abbiamo molte idee in comune. Lo spazio "dietrolacattedra" è per me un secondo blog. Quello su cui puoi trovare altre opinioni personali è http://serenity48.myblog.it/ perchè è il mio blog "storico". Spero di ritrovarti presto. Complimenti per i tuoi scritti, Anna

Anonimo ha detto...

Cara Anna,

ringrazio per la stima che ricambio.Ho visto il tuo blog. E' una scrittura apparentemente lieve ed ironica ma assai più difficile di quella c he comunemente usiamo.
Complimenti.

Pietro

Anonimo ha detto...

Non è facile trovare una concentrazione di così tanta conoscenza estera e di coì tanto coraggio.
Diffuso con piacere.
saluti
ila
http://mujeres_libres.blog.tiscali.it/