martedì 15 gennaio 2008

un calcolo sbagliato

Un errore politico grave
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Ha sbagliato il Papa a rinunziare ad andare alla Sapienza. Ha calcolato occhiutamente che i vantaggi di una ben orchestrata campagna vittimistica sarebbero stati maggiori degli inconvenienti di una presenza comunque contestata all'Ateneo. Tutti coloro che sono stati contestati alla Sapienza ne hanno ricevuto una ferita difficile da rimarginare. Luciano Lama
ne ebbe un vulnus nel suo rapporto con gli studenti e le nuove generazioni.
Il Papa ha calcolato che la rinunzia avrebbe spinto Prodi, la destra, il centro-sinistra ha chiudere in un cerchio di odio l'area ribelle della laicità italiana. Le definizioni in negativo si sprecano: ignoranti, intolleranti, faziosi, nazisti rossi, etcc..
Una parte cospicua di ciò che fu la sinistra italiana prende la distanza dai valorosi difensori della libertà e si mostra contrita e pronta a cedere altre cospicue regalie al Papato: esenzioni fiscali? un pezzetto di 194? Dichiarare per legge l'embrione intoccabile per sempre?
Ma il calcolo vaticano è miope e di corto respiro. Il Papa è innanzitutto una figura internazionale. Non è Ruini: Sul piano mondiale, la rinunzia del Papa alla visita lede molto il suo prestigio di grande leader universale. Più del vittimismo prevale la sconfitta politica. E le sconfitte politiche si pagano. Per questo a mio parere mentre la rinunzia del Papa per l'Italia sarà deleteria e portatrice di eventi illiberali e di r5afforzamento del ratzingerismo sul piano internazionale rimpicciolisce la già non gigantesca figura di Benedetto XVI.
Avrebbe fatto meglio a fidarsi di Amato e della saggezza dei laici che lo hanno contestato ed andare.
Ora dalla vicenda può distillare soltanto odio verso i laici italiani e non è un grande traguardo, un risultato positivo ed incoraggiante verso il futuro!



Pietro Anconawww.spazioamico.ithttp://medioevosociale-pietro.blogspot.com/http://pietro-ancona.blogspot.com/

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