Discorso del buon moderato
Ho sentito tutto il discorso di Bersani trasmesso in diretta da rainew24, discorso fatto ad una piazza della quale non ho capito il colore delle bandiere ma che certamente non era rosso. Piazza pacifica contrapposta alla piazza del 15 ottobre violenta con inarrivabile cattivo gusto rafforzato da un ringraziamento alla Polizia che sembrava una presa di posizione, uno schierarsi contro i giovani del 15 ottobre. Il discorso è stato decoroso fatto da una persona perbene schifata e stanca delle intemperanze berlusconiane e delle volgarità della destra italiana. Discorso di attacco quasi inaspettato alla Merkel ed a Sarcozy ma che non ha detto una sola parola di critica per il cosidetto "mercato" e per la necessità di imbrigliare la speculazione. Non ha parlato di responsabilità internazionali sulla crisi italiana che viene strumentalizzata per rovinare l'Italia e decuplicare il debito. Bersani ha assunto impegni seri per la riforma della politica ed impegni generici verso i giovani per i quali non è stata proposta alcuna seria misura contro la precarizzazione. La legge Biagi non è stata nominata. Avrebbe potuto proporre un plafonamento in basso dei salari con il Salario Minimo Garantito e non lo ha fatto. Ha proposto una alleanza del PD-Sel-Idv al terzo polo di Casini. Tutta la politica a sinistra del suo schemino di governo viene ignorata. Come se non esistesse. Fatto nuovo la presenza dei socialdemocratici tedeschi e dei socialisti francesi. Ma sono socialisti come Bersani è comunista, cioè "lo furono". In effetti non ha preso le distanze dal catalogo ingiunto dalla BCE all'Italia tranne una generica cosa detta a proposito dei licenziamenti che non si è capita molto bene. Insomma un discorso del buono ed onesto moderatismo contrapposto a quello degli sguaiati e volgari cortigiani di Berlusconi.
Pietro Ancona
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