domenica 14 agosto 2011

fari trasiri u scecc u pa cuda - fare entrare l'asino per la coda (erga omnes)


Fari trasiri u sceccu pa cada (fare entrare l'asino per la coda"- Erga Omnes

Modo di dire siciliano per esprimere meraviglia per qualcosa di forzato, di sbagliato, di contrario al buon senso. L'asino si fa entrare in stalla accompagnandolo per la cavezza e non certo prendendolo per la coda. Mi sono ricordato di questo modo di dire leggendo la levantina norma del decreto sulla manovra, decreto approvato da Napolitano a tamburo battente come il nostro Presidente usa fare quando vuole lanciare un forte segnale di appoggio incondizionato al governo. La norma che mi ha fatto trasecolare è la possibilità di fare diventare "erga omnes" (valido per tutti) i contratti aziendali. Dentro questa mostruosità giuridica se ne scopre un'altra: la negoziabilità a livello aziendale dell'art.18 dello Statuto. Le parti in azienda possono fare un accordo in deroga al contratto collettivo nazionale di lavoro ed in questo accordo inserire una norma con la quale si abroga l'art.18. Estendendo questo accordo a livello nazionale con il meccanismo erga omnes si estende automaticamente anche l'abrogazione dell'art.18 per tutti i lavoratori interessati. Quale finissimo capolavoro di logica giuridica! Quali mente volpine, quali legulei topi di tribunali del lavoro hanno assistito il Ministro Sacconi nella sua missione di lotta senza quartiere ai diritti dei lavoratori! Ministro Sacconi che negli anni in cui si è occupato del lavoro italiano ha fatto di tutto per trasformare la razionale costruzione del diritto del lavoro fatto da grandi maestri come Donat Cattin e Gino Giugno in un labirinto in cui i lavoratori per cavarsela senza troppi danni dovrebbero essere assistiti da stuoli di fior fiore di giuristi.
Ministro Sacconi che usa agire dietro l'angolo, a tradimento, come ha fatto quando ha modificato le pensioni assieme ai "complici" nel silenzio generale e come ha sempre fatto introducendo peggioramenti ed ostacoli all'accesso alla giustizia per i lavoratori n elle finanziarie o nel cosidetto collegato lavoro nascondendo il veleno e le trappole nel mare magnum di normative le più diverse.
Osservo prima di tutto che un contratto aziendale non può derogare in pejus dal contratto nazionale. Il contratto aziendale non può essere esteso a tutti i lavoratori del settore appunto per la sua natura particolaristica e non universalistica. Le condizioni dalle quali scaturisce il contratto aziendale non sono eguali e quelle in cui operano quanti agiscono nel settore fuori da quella specifica azienda. C'è quindi una contraddizione tra la natura dalla quale nasce la contrattazione aziendale e la sua applicabilità e validità generale.
Osservo ancora che la legge erga omnes è stata dichiarata anticostituzionale sin dal 1960. La legge erga omnes nacque in un momento di grande civiltà giuridica dei governi e del Parlamento italiano e voleva assegnare a milioni di lavoratori sprovvisti di contratto per ragioni legate alla storia economica e sociale del territorio un diritto aggiuntivo a quello riconosciuto dalla Costituzione. La finalità della erga omnes era elevatissima e faceva parte di quella cultura della coesione e della solidarietà che univa cattolici a comunisti. Ezio Vigorelli fu un grande ministro del Lavoro, socialdemocratico, uomo della resistenza.
Ma la Corte Costituzionale bocciò la proposta erga omnes perchè in carenza dell'applicazione dell'art.39 della Costituzione (tuttora carente)-
Ma ora il Ministro Sacconi, indecente epigone di una tradizione illustre che ha onorato il Ministero del Lavoro, vorrebbe usare l'erga omnes per colpire non per migliorare la condizione dei lavoratori: Il contratto aziendale erga omnes diventerebbe un contratto "nazionale" e ne usurperebbe la funzione, il dominio. Una cosa grottesca scaturita da menti avvelenate dall'odio di classe che pensano soltanto per danneggiare e non per migliorare la civiltà di questo paese.
Napolitano conosce la storia dell'erga omnes perchè in politica attiva durante il Ministero Vigorelli. Si è esposto alla brutta figura di approvare un decreto che,nella parte che ho richiamato, è illegale, è grottesco.
Non ho dubbi che Napolitano farà pressioni sulla CGIL perchè non faccia lo sciopero generale. Queste pressioni sarànno forse condivise dal PD il quale vorrebbe incassare il lavoro sporco fatto dal governo Berlusconi e succedergli. Sono certo che Cisl ed Uil non faranno una sola ora di sciopero. Tuttavia credo non si possa fare rivivere dopo mezzo secolo l'erga omnes allo scopo truffaldino di abolire l'art.18 che non si vuole affrontare a viso scoperto. Spero che qualcuno faccia sapere alle alte sfere del potere che non tutto si può manipolare nonostante squadre di "giuristi" si prestino a fare da guastatori al servizio di Sacconi e della Marcegaglia. Chi lo ricorda alla signora Camusso che l'erga omnes è incostituzionale?
Pietro Ancona
già sindacalista CGIL, già membro del CNEL










http://it.wikipedia.org/wiki/Decreti_Vigorelli

3 commenti:

Anonimo ha detto...

http://www.agoravox.it/Hanno-ucciso-lo-Statuto-dei.html?pagina=1

Anonimo ha detto...

http://www.mentecritica.net/lo-spettro-dellarticolo-18/informazione/democrazia-e-diritti/comandante-nebbia/17031/

Anonimo ha detto...

da leggere:

http://www.agoravox.it/Verso-il-berlusconismo-senza.html?debut_forums=0#forum37057