sabato 4 agosto 2012

Due randellate in testa

Due randellate in testa

In meno di una settimana abbiamo ricevuto due randellate in testa dalle quali sarà difficile riaversi in breve tempo. La prima ci è stata inferta da Vendola che ha dato a Bersani la disponibilità a fare con lui e con l'UDC di Casini una alleanza politica. Ora è già abbastanza difficile da accettare che un partito proveniente da rifondazione comunista si allei con il PD che è nato ripudiando il socialismo e che ha un programma "moderato" e sostiene il governo Monti. Per garantire la genuinità della sua adesione politica a questa alleanza Vendola ha detto peste e corna di Di Pietro rimproverandogli che non avrebbe mai dovuto attaccare Napolitano e questo mentre Di Pietro accentuava la sua opposizione a Monti e presentava in Cassazione la sua proposta per l'art.18 e l'art.8. L'apertura di Vendola ha suscitato perplessività timori contrarietà tra i militanti di SEL.Ma non dubito che non ne susciterà nel gruppo dirigente del suo partito tutto di fede bertinottiana agognante ad un ritorno il più rapido possibile al governo che ebbe modo di assaggiare con Prodi e di gustarne la bontà... Ma la reazione della base è stata troppo negativa ed a tratti dura e quindi dal cilindro della prestigitazione della politica ecco apparire la soluzione per fare negando mentre si fa. UDC fa sapere che si presenta per conto suo e che, ad elezioni avvenute, se ne parlerà. Insomma ha messo una buona dose di lubrificante per fare digerire gradualmente l'indigeribile. Come andrà lo vedremo nelle prossime settimane. Una cosa è certa è che l'asticina del salto a destra si abbassa sempre di più. Mai la destra aveva imbarcato tanta gente e di tanti colori. Se la politica fosse una nave affonderebbe per lo squilibrio che si è creato tra destra e sinistra. Non parliamo di centro che non è mai esistito se non quando c'era la DC.

L'altra terribile randellata ci è stata inferta di Maurizio Landini, Segretario Generale della Fiom, che si è lasciato andare ad affermazioni sconcertanti ed inaccettabili per il loro razzismo. Ha detto che una parte sia pure minoritaria dei lavoratori dellla Ilva di Taranto vuole la chiusura della fabbrica perchè non vuole lavorare ma vuole vivere di sussidi statali! Ha detto questo di gente che lavora in una delle fabbriche più inquinanti e malate d'Italia dove la regolare prestazione di servizio per anni, per decenni, comporta di per sè una morte per cancro o per gravi malattie respiratorie, destino accettato con rabbia da chi deve pur dare da mangiare alla famiglia. Landini si era recato a Taranto per farvi un comizio assieme ai tre segretari confederali Cgil Cisl Uil che la gente identifica come corresponsabili delle sofferenze inferte dalla crisi e dalla perdita di diritti come l'art.18.
Dire che i lavoratori di Taranto preferiscono vivere di sussidio piuttosto che lavoro è come dichiararsi leghista, seguace di Bossi. Significa contraddire quanto la Fiom gli ha insegnato in tanti anni di dure battaglie. Significa rinnegare la cultura operaia e fare del qualunquismo che la destra italiana non mancherà di sfruttare.

E' un vero peccato che vengano meno alla "sinistra" italiana due persone come Vendola e Landini. Ma entrambi debbono sapere che la loro "gloria", il loro spessore politico era dovuto alla identificazione in loro degli ideali dei progressisti italiani. Venuta meno questo la loro personalità politica si sgretola nel politicantismo dei tanti frequentatori del Palazzo. Il cantiere di Vendola raccoglierà calcinacci e rovine. La Fiom rischia di fare la fine dei palestinesi collaborazionisti che non ottengono niente in cambio da Israele. Non è detto poi che tutta la Fiom si getti nelle braccia della Camusso di Bonanni e di Angeletti assieme a Landini.
Pietro Ancona

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1 commento:

*Dioniso*777* ha detto...

... seguo il blog e mi piace, ma di questi cialtroni di politici non parliamone nemmeno, non sono nessuno, non decidono niente, fanno solo la figura di guadagnare dodici stipendi in un mese: SMETTERE di lavorare e di consumare, questa è la svolta.
Io ho iniziato da dopo un anno dall'arrivo dell'euro ...