sabato 11 giugno 2011

lettera al prof.Sabatucci che a prima pagina criticava la rigidità nel lavoro

Caro Sabatucci,

lei, piuttosto che deprecare e chiedere la fine del precariato che ha già rovinato una generazione che sta incanutendo da precaria senza futuro, se la prende con i sindacati colpevoli di avere difeso la rigidità del lavoro a tempo indeterminato. Un argomento vecchio e fasullo falsamente difensivo dei giovani che abbiamo già sentito tante volte.
Spero che lei non abbia figli che lavorano a quattrocento euro al mese come un paio di giornalisti che io conosco e che si convinca che la rigidità al contrario della precarietà è un valore. L'Italia, prima dell'avvento politico del precariato, stava molto meglio e tutti avevano un futuro.
Detesto i giornalisti politicanti che riecheggiamo cose alle quale non credono magari solo per schierarsi da una parte, nel suo caso dalla parte degli editori e della confindustria.
Pietro Ancona

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