domenica 14 settembre 2008

nel paese di Pulcinella, Arlecchino e Ballanzone

Nel Paese di Pulcinella, Arlecchino, Ballanzone.......

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el Paese di Pulcinella, Arlecchino, Ballanzone.......

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Prima c'è stata una lunga predicazione sulla fine della classe operaia. Ci hanno spiegato tutti i pennivendoli del Regime ma sopratutto tutti coloro che dall'opposizione agognavano a traghettarsi dall'altra parte che la rivoluzione tecnologica intervenuta nel processo produttivo aveva azzerata la "classe" ed aveva generato nuove figure professionali (in verità il processo produttivo non c'entra niente: le nuove figure di disgraziati del lavoro sono state create dal pacchetto Treu e poi dalla legge Biagi con seguito degli accordi di luglio 2007 sul walfare.
Vado a controllare i dati Istat e la classe lavoratrice italiana è più o meno quella di venti anni fa o addirittura di quaranta anni fa. Si tratta di circa ventiduemilioni di persone. Non a caso abbiamo importato circa quattro milioni di lavoratori dall'estero.All'interno di questa, oltre la naturale fisiologica evoluzione del settore dei servizi e del cosidetto quaternario,
i settori fondamentali dell'industria sono rimasti più o meno gli stessi. Quanti sono i metalmeccanici oggi? Più o meno quanto erano prima. Quindi nessuna scomparsa della classe operaia. Semmai sono scomparsi i sindacati ed i partiti che si richiamavano ai suoi valori. I sindacati confederali dagli accordi di concertazione del 1993 sono diventati praticamente parastatali, un pezzo della macroeconomia, un puntello della Confindustria. Dal 1993 ad oggi l'impoverimento dei lavoratori è un dato costante inghiottito dai pitoni della triplice Cgil,Cisl,Uil:

Da alcuni anni a questa parte, questa classe operaia scomparsa è sottoposta ad un bombardamento quotidiano da parte dei pennivendoli pagati da Berlusconi e dalla Confindustria: sono fannulloni, lazzaroni, assenteisti, ignoranti.... Brunetta si è financo inventato dati falsi per parlare di tassi di assenteismo. Coloro che si azzardano a difendere il pane quotidiano come i dipendenti Alitalia sono profittatori, parassiti, mangia pane a tradimento..... Statali, professori, dipendenti pubblici tutti alla Gogna Mediatica organizzata dal Cavaliere e dai suoi solerti amici alla quale non si sottraggono pezzi autorevoli della "sinistra" che hanno fatto del liberismo la religione con la quale hanno sostituito il comunismo dalla loro mente.

Mi domando: in Italia ci sono oltre venti milioni di mangiapane a tradimento di gente che vive sulle tasse pagate dai "contribuenti" e della rendita del lavoro a tempo "indeterminato" (altro scandalo dei benpensanti che vorrebbero tutti precari..) Chi si salva in questo Paese?

A parte i giornalisti che producono (con ricchi sostentamenti statali) i loro pezzi di odio sociale quotidiano, in questo Paese si salvano i bottegai,
i commercianti, i farmacisti, gli avvocati, i notai, gli industriali insomma le categorie "autonome" che parlano di mercato in un Paese a prezzi controllati ed amministrati da un oligopolio feroce e rapace. Avete provato a comprare una aspirina a Parigi? Costa un terzo che in Italia!
Tutte queste brave persone che tengono in piedi l'Italia hanno creato un sistema rigidissimo di costi che stringono come un cappio al collo le famiglie: energia, assicurazioni, banche, affitti di case, acqua, trasporti..
Ma tutto questo non basta: è necessario criminalizzare tutto il mondo del lavoro dipendente italiano ed immigrato. Meno contano socialmente i lavoratori e meno costano alle imprese! Meno soldi ci sono per scuola e sanità e più soldi ci saranno per la nuova Casta che non è fatta solo di politici ma anche dei managers più ingordi del mondo e da una imprenditoria che è sempre vissuta sulle pubbliche commesse (come la banda che si è radunata nella Cai di Colanino)....

Pietro Ancona
www.spazioamico.it

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