lunedì 16 novembre 2009

a proposito del dibattito su Saviano in "che tempo che fa" nella mailing list "lista di sinistra"

Giornalisti, scrittori, magistrati, poliziotti siciliani che conoscono la mafia del vivo hanno scritto negli ultimi trenta anni
diecine e diecine di libri che hanno contribuito a determinare una percezione precisa, realistica, vera e veritiera del fenomeno.

Tra i tanti prendo due libri: "Colletti Sporchi" di Ferruccio Pinotti e Luca tescaroli ed "Cappio" di Enrico Bellavia e Maurizio De Lucia.
Molti degli autori sono costretti a vivere sotto scorta da anni.
Ebbene, alla fine di ognuno di questi libri, c'è un lungo elenco di nomi. La maggior parte sono mafiosi in carne ed ossa. Queste persone non hanno fatto la lotta alla Mafia ma ai mafiosi che la impersonano.

Se notate, in fondo a Gomorra, non c'è alcun elenco. Non un solo nome. Saviano ha descritto in modo iperrealistico come io ho scritto gli scenari ed i meccanismi della camorra.
Io non sottovaluto l'importanza di descrivere gli scenari ed i contesti. Indubbiamente Gomorra ha avuto il grande merito di sdoganare presso l'opinione pubblica grande la questione camorra che giaceva soltanto dentro le cronache giudiziarie della campania.,

Ma trattasi di approccio diverso da quello che tantissimi giornalisti o magistrati hanno fatto. La Sicilia ha tantissimi giornalisti uccisi dalla mafia perchè avevano denunziato fatti e situazione circostanziandole. Desidero ricordare tra gli ultimi il papà di Sonia Alfano.
Nella storia della repubblica manca un ricordo, un punto fermo, che è dato da tantissimi eroi dell'informazione che hanno perduto la vita
nell'assolvimento di un dovere di cronaca e di verità spesso eseguito nell'indifferenza e financo nel tradimento....
Non voglio sottovalutare il contributo di Saviano alla lotta contro la criminalità ma contestualizziamolo nella realtà di una lunghissima scia di dolore, di sangue, ma anche di parole che sono diventate parte della nostra coscienza.....


http://www.democrazialegalita.it/bonofiglio/bonofiglio_giornalisti%20Uccisi%20dalla%20MAFIA=01agosto2007.htm

http://www.archivio900.it/it/libri/lib.aspx?id=303

http://www.giornalismoblog.it/blog/2009/04/12/la-giornata-della-memoria-a-napoli-il-ricordo-dei-giornalisti-uccisi-da-mafia-e-terrorismo/
http://giuseppe51.blogspot.com/2009/01/30-anni-dalluccisione-di-mario-francese.html

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ti riporto un commento a un post di Fulvio Grimaldi:

"Gent. Grimaldi, innanzitutto grazie. Ci vuole.
Aproposito di fenomeni acclamati...che ne pensa dell'opera di e del personaggio Roberto Saviano?
Gomorra è un buon libro, ottimo direi, lui rischia davvero la pellaccia, ci mette la faccia, denuncia, sputtana a destra e a sinistra. ok.
Ma..l'ha visto in tv al programma di Fazio? Neda l'iraniana, Anna la russa e quell'incessante espressione "regime comunista, i comunisti qui, i comunisti là", senza contestualizzare, spiegare, definire per lo meno lo sfondo, per lui che attribuisce alla Parola un valore quasi salvifico...mah.
Che sia un bravo guaglione, buon giornalista ma incline a "bersene qualcuna" anche lui?
che ne dice?
Buon lavoro
edoardo"

e la sua risposta:

"Quanto a Edoardo e ai suoi rilievi su Roberto Saviano c'è da appurare se questo ottimo attivista anticamorra non penda dal filo di qualche burattinaio, come il suo filoisraelismo e le propagandistiche sparate (stile Cia, Mossad, NED, Freedom House, ecc.) su Neda, Politovskaja, comunismo ecc. fanno sospettare fortemente. Il nemico fa questi giochetti: fa in modo che qualcuno diventi un mito, un'icona, un venerando maestro, per poi infilare nella schiena dei creduloni il pugnale avvelenato della propaganda padronale e imperialista. Difficile che un investigatore accanito come Saviano non ne sia consapevole. La sua sovraesposizione, anche da parte di un ambiguone come Fazio, giustifica ogni sospetto."