venerdì 13 novembre 2009

iNTERVISTA ALL'AVV.LUIGI FICARRA CHE HA PROVOCATO LA SENTENZA SUL CROCIFISSO

L'avvocato Luigi Ficarra: abbiamo perso due battaglie ma vinto la guerra finale


Vedi anche Sentenza sul crocefisso (n. 1110/05 DEL TAR del Veneto) Una scelta ideologica di Luigi Ficarra http://urlin.it/16889




Il Mattino di Padova 4 novembre 2009
(http://mattinopadova.gelocal.it/dettaglio/lue-boccio-le-radici-cristiane/1769439)
"L'Ue bocciò le radici cristiane"
L'avvocato Luigi Ficarra: abbiamo perso due battaglie ma vinto la guerra finale
PADOVA. L’artefice principale del vittorioso ricorso sul crocefisso a scuola inoltrato alla Corte europea dei diritti umani è l’avvocato padovano Luigi Ficarra che, con il collega Nicolò Paoletti di Roma, ha condotto per anni una battaglia di principio, iniziata con il ricorso rigettato sia dal Tar Veneto che dal Consiglio di Stato. «Abbiamo perso due battaglie ma vinto la guerra» commenta.

Quali sono i punti più qualificanti presentati alla Corte Europea?
«Nella tesi sostenuta nella sentenza del Tar Veneto si sancisce che il crocifisso costituisce il «simbolo della laicità dello Stato e dei principi che innervano la nostra Carta costituzionale», per cui «sarebbe paradossale escluderlo da una struttura pubblica in nome di una laicità, che ha una delle sue fonti lontane proprio nella religione cristiana».

Da quale fondamento trae origine l’assunto?
«Non certo dall’ordinamento costituzionale vigente, bensì da una scelta di carattere politico-culturale, che ha oggi parecchi sostenitori in Italia anche fra i cosiddetti ”atei devoti” i quali si richiamano alle scelte dei neocons degli Usa. Significativo è il dotto richiamo fatto nella sentenza al famoso saggio «Perché non possiamo non dirci cristiani» del filosofo idealista Croce. In particolare dove afferma che ”continuatori effettivi dell’opera religiosa del cristianesimo furono gli uomini dell’umanesimo e del rinascimento; i fondatori della scienza fisico-matematica; gli assertori del diritto naturale e della tolleranza, prodromo delle ulteriori concezioni liberali; gli illuministi della ragione trionfante, che riformarono la vita sociale e politica fugando fitte tenebre di superstizioni e di pregiudizi; i rivoluzionari che dalla Francia estesero la loro efficacia nell’Europa tutta; ed i filosofi Vico e Kant e Fichte e Hegel, i quali inaugurarono la concezione della realtà come storia».

Cosa contestate?
«Ci sentiamo molto lontani da questo afflato religioso del Croce e dalla sua visione idealistica della storia d’Italia e d’ Europa, trovandoci invece vicini alla concezione espressa dal materialista Leopardi che nella sua più alta poesia, La ginestra, critica fermamente coloro che, abbandonato il pensiero dei lumi, e «volti addietro i passi», si rifugiano nell’illusione religiosa. Così la definirà e chiamerà ne «L’avvenire di un’illusione» un altro grande pensatore: Freud».

La Corte europea ha accolto appieno le vostre argomentazioni...
«Parla da solo il dibattito che ha attraversato il Consiglio europeo e la Convenzione all’uopo istituita, circa l’i nserimento o meno nel preambolo della Costituzione Europea di un riferimento alle radici cristiane del continente. Si è decisa l’e sclusione nella Costituzione Europea di tale riferimento».

(04 novembre 2009)
vedi anche:
Sentenza sul crocefisso (n. 1110/05 DEL TAR del Veneto) Una scelta ideologica di Luigi Ficarra
http://www.spazioamico.it/Luigi%20Ficarra%20Note%20sentenza%20sul%20crocefisso.htm


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