Non so in che cosa consista realmente il lascito di Umberto Eco forse il più grande intellettuale italiano.Certo non ha denunziato la deriva oscurantista imposta al mondo dall'impero americano e le guerre in corso provocate proprio dall'espansionismo imperiale.
Certo non ha denunziato lo sdradicamento della politica dalle sue basi contenute nella Costituzione oramai ripudiata apertamente e storpiata dalle leggi di un Parlamento di nominati dai partiti anzi dalle oligarchie.
Il fatto che non pubblicherà i suoi libri con quello che chiama Mondazzoli e cioè il monopolio editoriale di Berlusconi non basta a farne un campione di libertà intellettuale.
Non ci ha aiutati a reagire alla crescente inquietante incertezza
della nostra esistenza. Mi domando quale è stata l'utilità sociale della
sua opera di scrittore che ha ignorato il tempo in cui è vissuto.
12.02.2016
Nemici dell'umanità
pare che anche la interminabile guerra di Siria si concluda. Gli USA che hanno sostenuto le forze mercenarie di aggressione ad Assad al grido "Assad se ne deve andare" ne escono sconfitti. La Russia si è dimostrata nazione saggia pacificatrice e paladina di cause giuste. Si è schierata con il legittimo rappresentante della Siria sostenendo il principio che ogni popolo ha diritto di scegliersi i governanti che vuole e che gli USA non hanno alcun diritto ad interferire nella vita degli altri popoli. Principio che risale ad Immanuele Kant assieme ad altri fondamenti filosofici della politica di pace.
Gli USA masticano amaro e meditano di fare pagare alla Russia assai caro il
suo intervento magari scatenando l'Ucraina nazista. Ma non è detto che nella
stessa Ucraina come è già accaduto in Crimea la maggioranza della gente non
si schieri con Putin e con la Russia.
Guardate nella carta del globo i terribili danni causati all'umanità
dagli USA durante la loro esistenza di potenza imperiale : non c'è paese
dove sono stati i suoi eserciti ed i suoi droni che non sia stato
destabilizzato e non sia diventato una fornace di morte di sofferenza di
sidi distruzione: Libia, Somalia, Iraq, Afghanistan, Siria sono da anni in
preda alla falce della morte che agita la bandiera a stelle e strisce. Al
grido: Gheddafi se ne deve andare, Sadam se ne deve andare, Assad se ne deve
andare sono stati aggredite milioni di persone che sono state precipitate
nell'inferno,.
Cinquanta milioni di derelitti cacciati dalle loro case dalle nombe Usa e della Nato premono sull'Europa e chiedono rifugio.
La Nato risponde mandando tre navi da guerra nel mare Egeo nel tentativo di fermare il flusso migratorio. Una risposta meschina, anacro nistica, stupida che le si rtorcerà contro.
La belva USA deve avere gli artigli tagliati. Gli Usa sono una centrale di distruzione del mondo.
Manovrano eserciti e borse per aggredire i suoi stessi alleati. La maggiore banca tedesca sta subendo cannonate da Wall Street.
Il mondo non può e non deve continuare ad essere governato da una potenza che lavora soltanto per la guerra e per distruggere le nazioni a vantaggio suo e della cricca israeliana.
Esiste un DNA dello Stato? Probabilmente esiste ed è costituito dalla memoria dei comportamenti che nel corso degli anni si sono avuti.Nel DNA dello Stato italiano non c'è la Resistenza e la lotta di liberazione perchè Resistenza e lotta di Liberazione gli sono stati estranei. Lo Stato collaborava con i tedeschi e co ntro i partigiani. E' il ricordo di questo che troviamo oggi nel suo DNA piuttosto che Bella Ciao.
Nel DNA dello Stato c'è l'antimeridionalismo ed il pregiudizio verso le popolazioni del sud. La memoria è quella dei bersaglieri che rastrellavano i paesi del sud e nel ventennio successivo al 1860 lo misero a ferro e fuoco.
Nel DNA dello Stato c'è la cultura amministrativa dell'Italia piemontese e della burocrazia fascista e dei suoi prefetti.
Che questo DNA generi oggi le violenze poliziesche che di tanto in tanto si scatenano nelle caserme e nelle carceri contro cittadini indifesi è senza dubbio possibile. Se poi accostiamo questo alle "istruzioni" che vengono dai corpi di polizia USA con i quali il nostro Stato è in contatto per ragioni di comunanza ideologica e politica abbiamo un risultato del quale certamente non possiamo andare orgogliosi. La polizia USA uccide una media di 1000 persone l'anno senza alcuna ragione.
L'Italia non avrà un Parlamento disponibile ad introdurreb il reato di tortura nei prossimi anni. Pessimismo? Può darsi.
14.12.2015
http://www.nientedipersonale.com/2015/12/14/cose-oggi-il-pse-e-la-negazione-del-socialismo/
Pietro Ancona
Il PSE è composto da partiti che non sono più socialisti da molto tempo. Essere socialisti significa essere diversi ed alternativi ai liberali ed ai liberisti, stare dalla parte dei lavoratori ed identificare nelle loro rivendicazioni e nel loro moto in avanti non solo interessi di parte, ma interessi generali della collettività. Essere socialisti è essere laici, per una scuola pubblica, per un regime di assistenza sanitario per tutti, per una politica estera anticolonialista e di cooperazione con tutti i Paesi del mondo. Essere socialisti signifiica promuovere l’eguaglianza delle opportunità e mettere i più deboli socialmente nella condizione di potere cambiare radicalmente la loro condizione umana e sociale. Insomma essere socialisti è stare dalla parte dei deboli per farli diventare forti quanto tutti gli altri.
Il PSE (Partito Socialista Europeo) non ha mai fatto una politica di promozione del socialismo in Europa. Ha sempre avuto come preoccupazione fondamentale quella di farsi accettare dalle classi dirigenti e di cancellare ogni traccia che potesse essere considerata di sovversivismo sociale dalla sua politica. Ha sempre collaborato in maniera culturalmente subalterna ai popolari.
L’alleanza Schultz-Merkel in Germania ed in Europa ha funzionato per creare l’Europa ingiusta che abbiamo imparato a conoscere a nostre spese in questi anni. Il PSE ha avuto un’occasione per tornare a fare rivivere i valori del socialismo ed essere se stesso, ma l’ha persa e l’ha usata per ottenere risultati opposti. Quanto Tsipras resisteva al diktat della Troika poteva schierarsi dalla sua parte ed avrebbe cambiato la natura della Unione Europea umanizzandola rendendola più giusta e più civile. Invece ha messo tutto il suo peso accanto a quello dei popolari per schiacciare Sirizà e corromperla facendola diventare quella che oggi è in Grecia: un passacarte della Oligarchia Europea.
Nel passato del socialismo europeo ci sono persone di grande spessore morale e politico che hanno fatto avanzare davvero i lavoratori da plebe sfruttata a cittadini consapevoli capaci di incidere nelle politiche dello Stato. Abbiamo avuto grandi statisti come Willy Brand, fautore della ostpolitich verso l’URSS che ebbe il coraggio di inginocchiarsi al ghetto di Varsavia per chiedere scusa al popolo ebraico. Abbiamo avuto grandi primi ministri come Schmidt e Schroder, che hanno assicurato un ottimo status sociale ai lavoratori ed alla popolazione tedesca. Abbiamo avuto anche carogne come Tony Blair che hanno fomentato tragedie mondiali come le guerre mediorientali in combutta con gli americani e con i francesi e che hanno cancellato la civiltà laburista adottando il tatcherismo come politica di Stato.
In Francia abbiamo i socialisti di Hollande che sono tra i più feroci colonialisti. Ora non c’è cosa più lontana dal socialismo delle guerre coloniali anche se oggi sono tutte mascherate dalla caccia al terrorismo. Il terrorismo non esisterebbe se non ci fosse l’imperialismo. E’ la risposta asimmetrica dei popoli meno armati. Ma i socialisti come i popolari si ostinano a parlare di terrorismo forse non rentendosi conto che è il “nemico” Bau Bau creato dall’imperialismo in sostituzione del comunismo che non c’è più, anche se teme ancora di vederlo transustanziati nella Russia di Putin e nella Cina iperindustrialista di oggi.
Il PSE non è certo ispirato da Filippo Turati o da Anna Kulisciof. E’ appiattito sulle posizioni degli amerikani ed ha assunto il modello liberista della società USA a proprio modello. I valori principali non sono individuali e sociali, ma statali ed imprenditoriali: si elogiano la produttività e la flessibilità e si condivide con la destra sociale la diffidenza per lo Stato. Si opta per le privatizzazioni diffondendo la menzogna che il privato funziona meglio del pubblico perchè c’è lo stimolo dell’interesse personale.
Il PSE è oggi assolutamente indistinguibile dai partiti conservatori e liberisti. Un consociativismo cieco li tiene insieme e non si rendono conto del fallimento delle politiche colonialiste di guerra e di contenimento dei diritti e dei salari dei lavoratori che genera società depresse ed infelici. Come si può essere felici in una famiglia che vive di uno stipendio che non copre neppure tutte le necessità di primo grado? Come si può essere contenti quando i propri figli laureati hanno avuto le ali spezzate dal precariato e da bassissime umilianti retribuzioi oppure da disoccupazione tanto lunga da farli diventare astenici?
Nella politica estera della UE apparentemente diretta dalla Mogherini si fa soltanto quello che ordinano gli USA. Sanzioni ed ostilità verso la Russia anche se questo danneggia le economie nazionali degli stati della UE, vassallaggio fino alla ruffianeria verso gli USA. Non ci si rende conto che il capitalismo americano è giunto alla fase della demenza senile ed esprime dopo la foglia di fico di Obama gente come Donald Trump, una specie di mandriano violento brutale prodotto di un maltusianesimo sociale spinto all’estremo.
La classe dirigente USA con i neocon esprimono una linea solo filo nazionalista in collisione con gli interessi del mondo. Basta leggere i messaggi all’Unione che sono stati fatti dai Presidenti americani negli ultimi dieci anni. Tutto per gli USA niente per il mondo, anzi gli USA debbono prendere dal mondo quello che a loro serve. Per questo il PSE è un deposito di macerie politiche e non riesce ad essere niente di ciò che pure il socialismo è riuscito ad essere in passato con il PSI di Pietro Nenni in Italia, la grande socialdemocrazia scandinava, il movimento originato da Kauschy in Germania.
Non ha alcun futuro e morirà assieme al liberismo. Merkel e Schultz coleranno a picco insieme.
Cinquanta milioni di derelitti cacciati dalle loro case dalle nombe Usa e della Nato premono sull'Europa e chiedono rifugio.
La Nato risponde mandando tre navi da guerra nel mare Egeo nel tentativo di fermare il flusso migratorio. Una risposta meschina, anacro nistica, stupida che le si rtorcerà contro.
La belva USA deve avere gli artigli tagliati. Gli Usa sono una centrale di distruzione del mondo.
Manovrano eserciti e borse per aggredire i suoi stessi alleati. La maggiore banca tedesca sta subendo cannonate da Wall Street.
Il mondo non può e non deve continuare ad essere governato da una potenza che lavora soltanto per la guerra e per distruggere le nazioni a vantaggio suo e della cricca israeliana.
05.01.2016
Lo Stato ha un DNAEsiste un DNA dello Stato? Probabilmente esiste ed è costituito dalla memoria dei comportamenti che nel corso degli anni si sono avuti.Nel DNA dello Stato italiano non c'è la Resistenza e la lotta di liberazione perchè Resistenza e lotta di Liberazione gli sono stati estranei. Lo Stato collaborava con i tedeschi e co ntro i partigiani. E' il ricordo di questo che troviamo oggi nel suo DNA piuttosto che Bella Ciao.
Nel DNA dello Stato c'è l'antimeridionalismo ed il pregiudizio verso le popolazioni del sud. La memoria è quella dei bersaglieri che rastrellavano i paesi del sud e nel ventennio successivo al 1860 lo misero a ferro e fuoco.
Nel DNA dello Stato c'è la cultura amministrativa dell'Italia piemontese e della burocrazia fascista e dei suoi prefetti.
Che questo DNA generi oggi le violenze poliziesche che di tanto in tanto si scatenano nelle caserme e nelle carceri contro cittadini indifesi è senza dubbio possibile. Se poi accostiamo questo alle "istruzioni" che vengono dai corpi di polizia USA con i quali il nostro Stato è in contatto per ragioni di comunanza ideologica e politica abbiamo un risultato del quale certamente non possiamo andare orgogliosi. La polizia USA uccide una media di 1000 persone l'anno senza alcuna ragione.
L'Italia non avrà un Parlamento disponibile ad introdurreb il reato di tortura nei prossimi anni. Pessimismo? Può darsi.
14.12.2015
http://www.nientedipersonale.com/2015/12/14/cose-oggi-il-pse-e-la-negazione-del-socialismo/
Pietro Ancona
Il PSE è composto da partiti che non sono più socialisti da molto tempo. Essere socialisti significa essere diversi ed alternativi ai liberali ed ai liberisti, stare dalla parte dei lavoratori ed identificare nelle loro rivendicazioni e nel loro moto in avanti non solo interessi di parte, ma interessi generali della collettività. Essere socialisti è essere laici, per una scuola pubblica, per un regime di assistenza sanitario per tutti, per una politica estera anticolonialista e di cooperazione con tutti i Paesi del mondo. Essere socialisti signifiica promuovere l’eguaglianza delle opportunità e mettere i più deboli socialmente nella condizione di potere cambiare radicalmente la loro condizione umana e sociale. Insomma essere socialisti è stare dalla parte dei deboli per farli diventare forti quanto tutti gli altri.
Il PSE (Partito Socialista Europeo) non ha mai fatto una politica di promozione del socialismo in Europa. Ha sempre avuto come preoccupazione fondamentale quella di farsi accettare dalle classi dirigenti e di cancellare ogni traccia che potesse essere considerata di sovversivismo sociale dalla sua politica. Ha sempre collaborato in maniera culturalmente subalterna ai popolari.
L’alleanza Schultz-Merkel in Germania ed in Europa ha funzionato per creare l’Europa ingiusta che abbiamo imparato a conoscere a nostre spese in questi anni. Il PSE ha avuto un’occasione per tornare a fare rivivere i valori del socialismo ed essere se stesso, ma l’ha persa e l’ha usata per ottenere risultati opposti. Quanto Tsipras resisteva al diktat della Troika poteva schierarsi dalla sua parte ed avrebbe cambiato la natura della Unione Europea umanizzandola rendendola più giusta e più civile. Invece ha messo tutto il suo peso accanto a quello dei popolari per schiacciare Sirizà e corromperla facendola diventare quella che oggi è in Grecia: un passacarte della Oligarchia Europea.
Nel passato del socialismo europeo ci sono persone di grande spessore morale e politico che hanno fatto avanzare davvero i lavoratori da plebe sfruttata a cittadini consapevoli capaci di incidere nelle politiche dello Stato. Abbiamo avuto grandi statisti come Willy Brand, fautore della ostpolitich verso l’URSS che ebbe il coraggio di inginocchiarsi al ghetto di Varsavia per chiedere scusa al popolo ebraico. Abbiamo avuto grandi primi ministri come Schmidt e Schroder, che hanno assicurato un ottimo status sociale ai lavoratori ed alla popolazione tedesca. Abbiamo avuto anche carogne come Tony Blair che hanno fomentato tragedie mondiali come le guerre mediorientali in combutta con gli americani e con i francesi e che hanno cancellato la civiltà laburista adottando il tatcherismo come politica di Stato.
In Francia abbiamo i socialisti di Hollande che sono tra i più feroci colonialisti. Ora non c’è cosa più lontana dal socialismo delle guerre coloniali anche se oggi sono tutte mascherate dalla caccia al terrorismo. Il terrorismo non esisterebbe se non ci fosse l’imperialismo. E’ la risposta asimmetrica dei popoli meno armati. Ma i socialisti come i popolari si ostinano a parlare di terrorismo forse non rentendosi conto che è il “nemico” Bau Bau creato dall’imperialismo in sostituzione del comunismo che non c’è più, anche se teme ancora di vederlo transustanziati nella Russia di Putin e nella Cina iperindustrialista di oggi.
Il PSE non è certo ispirato da Filippo Turati o da Anna Kulisciof. E’ appiattito sulle posizioni degli amerikani ed ha assunto il modello liberista della società USA a proprio modello. I valori principali non sono individuali e sociali, ma statali ed imprenditoriali: si elogiano la produttività e la flessibilità e si condivide con la destra sociale la diffidenza per lo Stato. Si opta per le privatizzazioni diffondendo la menzogna che il privato funziona meglio del pubblico perchè c’è lo stimolo dell’interesse personale.
Il PSE è oggi assolutamente indistinguibile dai partiti conservatori e liberisti. Un consociativismo cieco li tiene insieme e non si rendono conto del fallimento delle politiche colonialiste di guerra e di contenimento dei diritti e dei salari dei lavoratori che genera società depresse ed infelici. Come si può essere felici in una famiglia che vive di uno stipendio che non copre neppure tutte le necessità di primo grado? Come si può essere contenti quando i propri figli laureati hanno avuto le ali spezzate dal precariato e da bassissime umilianti retribuzioi oppure da disoccupazione tanto lunga da farli diventare astenici?
Nella politica estera della UE apparentemente diretta dalla Mogherini si fa soltanto quello che ordinano gli USA. Sanzioni ed ostilità verso la Russia anche se questo danneggia le economie nazionali degli stati della UE, vassallaggio fino alla ruffianeria verso gli USA. Non ci si rende conto che il capitalismo americano è giunto alla fase della demenza senile ed esprime dopo la foglia di fico di Obama gente come Donald Trump, una specie di mandriano violento brutale prodotto di un maltusianesimo sociale spinto all’estremo.
La classe dirigente USA con i neocon esprimono una linea solo filo nazionalista in collisione con gli interessi del mondo. Basta leggere i messaggi all’Unione che sono stati fatti dai Presidenti americani negli ultimi dieci anni. Tutto per gli USA niente per il mondo, anzi gli USA debbono prendere dal mondo quello che a loro serve. Per questo il PSE è un deposito di macerie politiche e non riesce ad essere niente di ciò che pure il socialismo è riuscito ad essere in passato con il PSI di Pietro Nenni in Italia, la grande socialdemocrazia scandinava, il movimento originato da Kauschy in Germania.
Non ha alcun futuro e morirà assieme al liberismo. Merkel e Schultz coleranno a picco insieme.
Un uomo piccolo e meschino
Ieri Hollande ha mostrato al mondo tutta la sua meschinità di piccolo uomo in preda all'odio ed all'isterismo.Il modo con il quale ha reagito alla strage di Parigi è stato a dire poco indadeguato, aggressivo, furibondo. Il padre di Valeria è stato molto ma molto più statista di lui e le parole che ha detto erano quelle giuste per giudicare e guardare al futuro.
Il Presidente francese alla cerimonia di ricordo delle vittime si è assiso su una sedia a distanza di almeno cinque metri da tutti gli altri partecipanti. In un momento di dolore nazionale tanto intenso i suoi consiglieri di immagine avrebbero dovuto suggerirgli di stare assieme a tutti gli altri. Inoltre ha annunziato subito la sospensione dei diritti umani lo stato di emergenza nazionale e si è fatto un giro di capi di stato per sollecitare il loro impegno ad intervemire subito accanto alla Francia in guerra costringendo la riluttante Merkel a mandargli soldati in Mali ed aerei in Siria dove la Francia è immersa in un mare di sangue per le sue pretese coloniali di sempre. Ha ordinato alla portaerei francese di dirigersi subito davanti le coste della Siria ed ha intensificato i bombardamenti.
Ma il punto che ci fa vedere la sua pochezza e dovrebbe allarmarci per averlo come importante capo di Stato di una nazione influente è quello che che riguarda i terroristi. Li ha definiti "orda di assassini" ed ha promesso ai francesi di sterminarli tutti.
Ora il Presidente della Francia non può ignorare che i terroristi erano tutti cittadini francesi nati e cresciuti in Francia. Non può ignorare che si sono fatti saltare in aria pagando con la vita la loro scelta. Avevano tutti meno di trentanni.La loro scelta terrorista è un fallimento terribile della Francia,.
La Francia si deve chiedere quale enorme ragione li ha portati a compiere una scelta di morte. Giovani più fortunati dei loro genitori perchè non erano stati costretti ad emigrare.
Anche loro sono vittime come i ragazzi e le ragazze che hanno ucciso. Vittime di una situazione che hanno giudicato inaccettabile fino al punto di uscire dalla legge e dalla società uccidere e poi immolarsi.
Certo non lo hanno fatto per denaro come i mercenari reclutati dalla Clinton attraverso l'Arabia Saudita. Lo hanno fatto per una convinzione che può essere certamente sbagliata ma che viene da un ideale di giustizia per quanti come loro vivono in una Francia che per loro è matrigna quanto non è estranea che opprime il mondo arabo al quale appartengono le loro famiglie e vi sono le loro radici.
Piuttosto che schiumare di rabbia e digrignare i denti Hollande dovrebbe chiedersi se la sua reazione è convincente per i cinquantatremilioni di musulmani che vivono in Europa. La repressione il rigetto la criminalizzazione oppure l'invito a prosternarsi in ginocchio per chiedere perdono e per riconoscere la giustezza delle politiche coloniali non sono certamente la strada giusta. Non si può chiedere nè ai musulmani nè agli europei di accettare la guerra che sembra l'unica possibile politica dello Occidente sotto la guida del sanguinario Obama.
Anche nei confronti delle vittime e delle loro famiglie il discorso del Presidente Hollande è stato sbagliato irricevibile e non può essere soltanto quello del "vi vendicheremo"e della militarizzazione della Francia e dell'Occidente. Tutta la retorica dello stile di vita che gli islamici hanno voluto colpire è stupida e sbagliata. Gli islamici non si divertono come i parigini non perchè non amino la musica l'arte ma semplicemente perchè stanno quasi sempre sotto i bombardamenti occidental e vivono in guerra da almeno trenta anni, anzi da oltre un secolo se consideriamo che la Francia è presente in Siria dal 1916 e che ne ha avuto il protettorato per venti anni dal 26 al 46 sel secolo scorso. Perchè i giovani musulmano non dovrebbero amare il divertimento e lo stile di vita dei giovani occidentali e di tutto il mondo. Forse nei periodi di pace a Teheran,a Damasco, a Tripoli calava la sera il coprifuoco e tutti a casa? In ogni caso non tutto lo stile di vita occidentale è accettabile. Non credo che i locali notturni che a volte sono veri e propri posti in cui si commercia sesso e si vende cattivo champagne a 200 euro la bottiglia siano uno stile di vita proponibile,.
Siamo al vecchio pregiudizio della superiorità della cultura e dello stile di vita occidentale. Siamo alla propaganda della ignoranza.
Per fortuna in Francia gli intellettuali non sono tutti come il miliardario mangiamusulmani Henry Lewi. C'è gente che ha alzato la vita contro la sospensione dei diritti umani ed ha ammonito a non fare della Francia un'altra Guantanamo
Ieri Hollande ha mostrato al mondo tutta la sua meschinità di piccolo uomo in preda all'odio ed all'isterismo.Il modo con il quale ha reagito alla strage di Parigi è stato a dire poco indadeguato, aggressivo, furibondo. Il padre di Valeria è stato molto ma molto più statista di lui e le parole che ha detto erano quelle giuste per giudicare e guardare al futuro.
Il Presidente francese alla cerimonia di ricordo delle vittime si è assiso su una sedia a distanza di almeno cinque metri da tutti gli altri partecipanti. In un momento di dolore nazionale tanto intenso i suoi consiglieri di immagine avrebbero dovuto suggerirgli di stare assieme a tutti gli altri. Inoltre ha annunziato subito la sospensione dei diritti umani lo stato di emergenza nazionale e si è fatto un giro di capi di stato per sollecitare il loro impegno ad intervemire subito accanto alla Francia in guerra costringendo la riluttante Merkel a mandargli soldati in Mali ed aerei in Siria dove la Francia è immersa in un mare di sangue per le sue pretese coloniali di sempre. Ha ordinato alla portaerei francese di dirigersi subito davanti le coste della Siria ed ha intensificato i bombardamenti.
Ma il punto che ci fa vedere la sua pochezza e dovrebbe allarmarci per averlo come importante capo di Stato di una nazione influente è quello che che riguarda i terroristi. Li ha definiti "orda di assassini" ed ha promesso ai francesi di sterminarli tutti.
Ora il Presidente della Francia non può ignorare che i terroristi erano tutti cittadini francesi nati e cresciuti in Francia. Non può ignorare che si sono fatti saltare in aria pagando con la vita la loro scelta. Avevano tutti meno di trentanni.La loro scelta terrorista è un fallimento terribile della Francia,.
La Francia si deve chiedere quale enorme ragione li ha portati a compiere una scelta di morte. Giovani più fortunati dei loro genitori perchè non erano stati costretti ad emigrare.
Anche loro sono vittime come i ragazzi e le ragazze che hanno ucciso. Vittime di una situazione che hanno giudicato inaccettabile fino al punto di uscire dalla legge e dalla società uccidere e poi immolarsi.
Certo non lo hanno fatto per denaro come i mercenari reclutati dalla Clinton attraverso l'Arabia Saudita. Lo hanno fatto per una convinzione che può essere certamente sbagliata ma che viene da un ideale di giustizia per quanti come loro vivono in una Francia che per loro è matrigna quanto non è estranea che opprime il mondo arabo al quale appartengono le loro famiglie e vi sono le loro radici.
Piuttosto che schiumare di rabbia e digrignare i denti Hollande dovrebbe chiedersi se la sua reazione è convincente per i cinquantatremilioni di musulmani che vivono in Europa. La repressione il rigetto la criminalizzazione oppure l'invito a prosternarsi in ginocchio per chiedere perdono e per riconoscere la giustezza delle politiche coloniali non sono certamente la strada giusta. Non si può chiedere nè ai musulmani nè agli europei di accettare la guerra che sembra l'unica possibile politica dello Occidente sotto la guida del sanguinario Obama.
Anche nei confronti delle vittime e delle loro famiglie il discorso del Presidente Hollande è stato sbagliato irricevibile e non può essere soltanto quello del "vi vendicheremo"e della militarizzazione della Francia e dell'Occidente. Tutta la retorica dello stile di vita che gli islamici hanno voluto colpire è stupida e sbagliata. Gli islamici non si divertono come i parigini non perchè non amino la musica l'arte ma semplicemente perchè stanno quasi sempre sotto i bombardamenti occidental e vivono in guerra da almeno trenta anni, anzi da oltre un secolo se consideriamo che la Francia è presente in Siria dal 1916 e che ne ha avuto il protettorato per venti anni dal 26 al 46 sel secolo scorso. Perchè i giovani musulmano non dovrebbero amare il divertimento e lo stile di vita dei giovani occidentali e di tutto il mondo. Forse nei periodi di pace a Teheran,a Damasco, a Tripoli calava la sera il coprifuoco e tutti a casa? In ogni caso non tutto lo stile di vita occidentale è accettabile. Non credo che i locali notturni che a volte sono veri e propri posti in cui si commercia sesso e si vende cattivo champagne a 200 euro la bottiglia siano uno stile di vita proponibile,.
Siamo al vecchio pregiudizio della superiorità della cultura e dello stile di vita occidentale. Siamo alla propaganda della ignoranza.
Per fortuna in Francia gli intellettuali non sono tutti come il miliardario mangiamusulmani Henry Lewi. C'è gente che ha alzato la vita contro la sospensione dei diritti umani ed ha ammonito a non fare della Francia un'altra Guantanamo
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