domenica 21 febbraio 2016
L'utero in affitto è un crimine del capitalismo
I bambini non sono giocattoli a disposizione di chi ha i mezzi per procurarseli.
Le madri non sono mucche da ingravidare per ottenere il vitellino da portare via.
I bambini hanno diritto alla madre naturale. Il legame di sangue è importante perchè esiste una vita ed alcuni sostengono anche una memoria prenatale che non possono essere ignorati.
Le madri hanno diritto al loro bambino. Io non credo alla esistenza di una sola madre disposta a privarsi del proprio bambino se non fosse per una necessità di sopravvivenza. Se una madre non ha i mezzi per nutrire il suo bambino la si aiuti finanziariamente.
Le "esigenze" delle coppie omosessuali non possono essere prevalenti sui diritti di madre e bambini che non possono essere separati.
Le madri che affittano il loro corpo per procreare per conto terzi subiscono una indicibile violenza, uno sfruttamento maggiore di coloro che vendono un rene o un occhio per pagare un usuraio al quale si debbono soldi.
Il sistema capitalistico basato sulla mercificazione di tutto e quindi anche della maternità e sulla disparità sociale che obbliga qualcuno a vendere se stessi e mette altri nella condizione di comprare un bambino è abietto e cerca di fare passare la cessione come un diritto.
Non credo proprio che una società comunista permetterebbe la pratica della cosidetta maternità surrogata.
Fare un bambino per cederlo a terzi dovrebbe essere considerato un crimine.
Gli omosessuali non hanno il diritto di comprarsi il bambino che non possono procreare. Se vogliono un bambino lo adottino tra i tanti abbandonati negli orfanotrofi che purtroppo esistono in tutto il mondo.
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